エピソード
-
Raffaela Carrà, nome d’arte di Raffaella Maria Roberta Pelloni, nasce il 18 giugno 1943 a Bologna. Viene cresciuta da nonna Andreina e da mamma Iris, una donna che prende la coraggiosa scelta di dividersi dal marito. A soli 8 anni per Raffaella cè il debutto al cinema. Il suo vero sogno, però, è fare la coreografa di balletto classico. È nonna Andreina a sostenere e spingere Raffaella a iscriversi a scuola di danza. Ma con i primi durissimi anni di studio all’Accademia Nazionale di Danza a Roma arriva anche il primo ostacolo: Raffaella ha le caviglie troppo piccole per la danza, o almeno così le dicono. Si iscrive e si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia e così, negli anni '60, prende finalmente il via la carriera da attrice. Dopo le prime esperienze sul grande schermo e in radio arriva anche una nuova identità. Il nome "Carrà" compare per la prima volta sulla locandina del film "Il Colonnello Von Rayan" in cui recita insieme a Frank Sinatra. Negli anni '70 dice addio alla recitazione per concentrarsi sul nuovissimo fenomeno della televisione. Le basta pochissimo: l’ombelico scoperto, un caschetto biondo, un sorriso smagliante… e quel furore dolce che la anima, sempre. Nessuna è mai stata come lei, fino a quel momento.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Mentre la tv italiana acquista finalmente colore, Raffaella Carrà si afferma come showgirl e icona. Simbolo di una nuova libertà del corpo, di un cambiamento culturale e sociale che sta coinvolgendo generazioni di italiani, diventa una delle prime "icone gay". Vende milioni di dischi, le sue canzoni sono tradotte in molte lingue e la sua fama esce dai confini nazionali. All’inizio degli anni '80 consolida il suo status di signora della tv. Nel 1983 va in onda lo show della reinvenzione: "Pronto, Raffaella?". É l'inizio di una nuova era per la tv italiana. "Pronto, Raffaella?" esalta il format del talk show e gli ospiti che vi partecipano. Il successo è strepitoso e lo show viene amato anche a livello internazionale. Nel 1987 avviene un passaggio controverso, ma non inspiegabile. La Carrà passa dall'essere il volto della RAI all'essere una delle punte di diamante di Mediaset. "Carramba! Che sorpresa" arriva nel 1995. Raffaella gioca con il suo nome, con la sua popolarità nei paesi di lingua spagnola e con la sua empatia verso il grande pubblico. Il 2001 è l'anno di Sanremo, un momento critico che, però, non le farà perdere l'affetto degli spettatori ma che anzi riafferma la sua forza e il suo carisma. Raffaella Carrà ci lascia il 5 luglio del 2021, dopo una malattia di cui non ha mai parlato. Ci sono stelle che brillano per un po’, e stelle che brillano per sempre.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
エピソードを見逃しましたか?
-
L’impegno di Letizia Battaglia si fa sempre più forte, decide di dedicarsi ad altri strumenti per dimostrare il proprio impegno civile e sociale. Entra in politica e, insieme a Leoluca Orlando, si fa portavoce di una cultura antimafia che vuole investire anche i meccanismi della politica. Gli anni 90, con la morte di Falcone e Borsellino però segnano un duro colpo per Letizia, che tenta di reagire come può. Si dedica alla rivista Mezzocielo, alla casa editrice che fonda, eppure sente di dover lasciare Palermo, almeno momentaneamente. Si trasferisce brevemente a Parigi, continuando a vincere premi e, una volta tornata nella sua città, impiega le sue energie in una fase di rielaborazione artistica. Non è solo una fotografa contro la mafia, ma molto altro, nel 2017 Letizia inaugura il Centro Internazionale di Fotografia e vince il Nobel della fotografia. Nel 2021, insieme ai nipoti Marta e Matteo Sollima, apre il suo Archivio, che dal 2022 custodisce e gestisce il suo lascito.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Letizia Battaglia nasce a Palermo il 5 marzo 1935, in una grande famiglia. Vive in diverse città, sin da piccola, sia in Italia che all’estero, eppure Palermo sarà per lei fondamentale. Trascorre lì la gran parte della sua vita, tra ambizioni e tempi difficili, alla costante ricerca della propria autonomia. Una figura paterna ingombrante e poi il matrimonio, da giovanissima, fanno sì che Letizia desideri la libertà ardentemente e che trova pienamente attraverso la fotografia. Prima come necessità e poi come passione, la fotografia diventa il mezzo per esprimersi e testimoniare la guerra di mafia che sta dilaniando Palermo e che lei vede da vicino, lavorando come fotoreporter per il giornale L’Ora. Le sue fotografie, coraggiose e brutali, le valgono anche la vittoria del premio Eugene Smith per la fotografia sociale, è la prima donna europea a conquistarlo.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
La Sampdoria è ambiziosa e riesce in un'impresa che solo pochi anni prima sembrava un sogno irraggiungibile: diventare Campioni d'Italia. Ci riescono il 19 maggio 1991. Nel 1992, si gioca la finale della Coppa dei Campioni. Perdono contro il Barcellona, ma i tifosi blucerchiati ringraziano la squadra e il loro trio delle meraviglie: Vialli, Mancini, Pagliuca. Il '92 è anche l'anno di un addio difficile: Vialli passa alla Juve, chiudendo così la "bella stagione" della Sampdoria. Guida la Vecchia Signora verso la vincita di una Champions League nel 1996. Nel 1998 è pronto a salutare il calcio Italiano e va al Chelsea. L'Inghilterra ama Vialli, Vialli ama l'Inghilterra. è qui, infatti, che a soli 33 anni, diventa il primo italiano a ricoprire il ruolo di allenatore in Premier League. Nella sua vita inglese incontra anche la donna che sarebbe diventata sua moglie, Cathryn White-Cooper, che gli resterà vicino durante gli alti e i dolorosi bassi della vita e della malattia. Dopo aver portato alla vittoria la nazionale italiana agli Europei 2020 come capo delegazione e aver trionfato al fianco del collega e amico Mancini, Vialli muore dopo una lunga lotta con il cancro.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Gianluca Vialli nasce a Cremona il 9 luglio 1964. è il minore di 5 figli e vive con la famiglia a Villagio Po. Il piccolo Gianluca brilla anche sul campetto dell'oratorio Cristo Re, dove a soli nove anni trascina una squadra composta da ragazzi ben più grandi di lui alla vittoria di un torneo. Vialli arriva alla squadra giovanile del Pizzighettone, dove erano giunte le voci del prodigio dell'oratorio. A 14 anni viene comprato dalla Cremonese e a 16 debutta come professionista. Sarà lui uno dei protagonisti della promozione in Serie A della Cremonese nel 1984. A 20 anni, Vialli si trasferisce alla Sampdoria, una squadra alla deriva che non riesce ad uscire dalla Serie B. Supportato dal presidente Mantovani e dal compagno di squadra Roberto Mancini, Vialli riesce a compiere il miracolo e portare i Blucerchiati in Serie A, ma non prima di aver fatto il debutto sui campi da gioco mondiali a soli 21 anni.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Dopo un primo incarico all'Osservatorio di Merate dove i colleghi le mettono spesso i bastoni fra le ruote, Margherita Hack comincia a viaggiare nelle migliori Università per studiare il cielo e le stelle, che ormai la appassionano. Quando vince la cattedra di astronomia all'Università di Trieste e diventa la prima donna a dirigere un Osservatorio astronomico, cambiano le cose. Il suo entusiasmo, la sua generosità e la sua modernità nell'approccio, la portano a diventare la popstar dell'astronomia grazie alla sua intensa attività divulgativa. Il successo però non la fa cambiare, rimane una scienziata immersa nella società. La sua visione laica della vita la porta a combattere diverse battaglie per i diritti umani, tanto che, una volta in pensione, diventa un'attivista. Muore nel 2013 e il marito, che con lei vivrà in simbiosi, la seguirà solo un anno più tardi.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Margherita Hack nasce a Firenze nel 1922 all'angolo di Via Cento Stelle, vicino a Campo di Marte. Coincidenze? Chissà. Cresce in una famiglia particolare per l'epoca, i suoi sono vegetariani e, dopo aver abbandonato le rispettive fedi religiose, aderscono alla teosofia. Margherita viene cresciuta nel rispetto dell'altro e della libertà. Il fascismo è quanto di più distante da lei, anche se, per meriti sportivi, verrà scelta per fare il giuramento fascista nel 1941 durante i Littorali a Firenze. Lo sport è la sua grande passione. Sceglie fisica all'università non per particolari inclinazioni, ma perchè fra le varie materie del liceo, è quella che le piaceva di più. In quegli anni incontra il marito, Aldo De Rosa. Si laurea nel 1945 preparando la tesi all'Osservatorio astronomico di Arcetri e comincia da lì la sua carriera scientifica, ostacolata spesso da vecchie dinamiche accademiche che non lasciavano spazio alle donne.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Agli inizi degli anni Sessanta Monica Vitti è la musa e la compagna di un grande regista come Michelangelo Antonioni che, con la trilogia dell'incomunicabilità, la proietta nell'olimpo del cinema internazionale. Vitti è un'attrice diversa anche fisicamente dalle dive italiane dell'epoca, eppure si ritaglia il proprio spazio. Nel 1969 arriva l'opportunità di mostrare la sua vis comica nel film di Mario Monicelli "La ragazza con la pistola". La commedia le si addice, ha tempi comici perfetti. Lavorerà con i più grandi, ma la sua paura di volare le impedirà di avere una carriera negli Stati Uniti. Negli anni 2000 le viene diagnostica una malattia degenerativa che provoca disturbi gravi dell’attenzione, della parola, delle facoltà motorie: la demenza a corpi di Lewy. Vitti si chiuderà nel silenzio e passerà gli utlimi anni lontana dalle scene, insieme al marito Roberto Russo. Morirà il 2 febbraio del 2022.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Maria Luisa Ceciarelli, in arte Monica Vitti, nasce il 3 novembre del 1931. Scopre il suo amore per la recitazione da bambina, nei rifugi sotterranei di Napoli, durante la seconda guerra mondiale, dove gioca col fratello Giorgio a fare il teatro, mentre in città suonano le sirene del coprifuoco. Poco prima della fine della guerra la sua famiglia si trasferisce a Roma, è qui che avrà l'opportunità di diplomarsi all'Accademia Silvio D'Amico e diventare attrice. L'accademia sarà un vero spartiacquae nella sua vita. Il teatro è la sua casa e al cinema arriva in un primo momento come doppiatrice, per quella sua voce così caratteristica. L'incontro col regista Michelangelo Antonioni alla fine degli anni Cinquanta la consacra diva del grande schermo a tutti gli effetti interpretando soprattutto ruoli drammatici. Ma la sua comicità innata spinge per venire alla luce.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Il 1948 è l’anno dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, delle prime elezioni dell’Italia repubblicana, della fondazione dell’Organizzazione mondiale della sanità. Ma è anche l’anno di nascita di Gino Strada, in una casa di via Lacerra a Sesto San Giovanni. Un’infanzia serena, il liceo pieno di ardore giovanile e infine l’università, medicina, vuole fare il chirurgo. Dopo un viaggio con la Croce Rossa a Quetta, in Pakistan, dove incontra per la prima volta gli orrori della guerra, comincia a pensare a un’organizzazione per aiutare i feriti di guerra, per lo più civili purtroppo. E nel 1994, quando in Ruanda si compie l’ennesima barbarie dell’uomo, decide di agire.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
È il 1994, Gino Strada con la prima moglie Teresa Sarti organizza una raccolta fondi fra amici in un ristorante a Milano per dare corpo a un sogno: fondare un’organizzazione che aiuti i feriti delle guerre nel mondo, che sono per lo più civili. Deve partire per il Ruanda dove si sta compiendo un massacro. Maurizio Costanzo lo invita in trasmissione e da allora Emergency prende davvero corpo. Una visione che diventa realtà, supportata dal grande carisma di Gino e dall’aiuto prezioso di tutti i suoi collaboratori. 13 milioni le persone aiutate in tutto il mondo dall’anno della fondazione. E ancora molto da fare. Gino Strada muore il 13 agosto del 2021, ma il suo messaggio vive: abolire la guerra è possibile.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices -
Chi sono le italiane e gli italiani più importanti degli ultimi 50 anni? Che cosa li ha resi "icone", esempi da seguire, fonti di ispirazione? Natascha Lusenti, giornalista e conduttrice, racconta la storia delle figure determinanti della storia recente del nostro paese, con il supporto della voce di chi le ha conosciute direttamente.
Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices