Episodes
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Da quando Putin ha cambiato strategia e l’obiettivo della guerra è diventato la “liberazione del Donbas”, i suoi soldati cercano di conquistare tutto l’oblast di Donetsk e quello di Lugansk. Lì ci sono Lyman, Avdiivka, Pisky e Severodonetsk: le città e i villaggi sulla linea del fronte che abbiamo raccontato nelle ultime puntate. Ma l’offensiva nell’est procede troppo lentamente e i russi potrebbero essere costretti a fermarsi all’inizio dell’estate. Putin il 9 maggio - la festa nazionale in cui si celebra la vittoria sovietica sui nazisti - non sa nemmeno se potrà vantare la conquista definitiva di Mariupol.
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François Mauld d'Aymée è un cantante lirico francese che non ha avuto molto successo in patria. Così, la fama è andato a cercarla in Ucraina, dove da anni combatte al fianco dei separatisti russi. Oltre a cantare e recitare, François è molto attivo sui social network, e adesso che si trova a Mariupol il suo account Facebook è un book fotografico di lui in posa tra le macerie.
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Missing episodes?
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Ad Avdiivka in russi sono a quattrocento metri e dalle trincee si spara direttamente con i kalashnikov. Qui la guerra non è una novità degli ultimi mesi: “per noi il 24 febbraio è arrivato otto anni fa, a vivere in un bunker e spostarci sotto il rumore dei colpi siamo abituati”. La nuova guerra però è più pericolosa perché dall’altra parte non ci sono i separatisti male equipaggiati, ma i soldati russi.
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Alex ha 18 anni e con la sua famiglia si è nascosto in cantina fino a quando un colpo d’artiglieria è precipitato nel suo giardino, nel villaggio ormai distrutto di Rubizhne. Quel giorno si sono trasferiti nei sotterranei della scuola elementare insieme a molte altre persone. C’è anche un uomo brizzolato sulla quarantina, da quando è arrivato sembra che la scuola sia diventata il primo target dei missili russi. Quell’uomo è una spia e trasformerà l’evacuazione di Alex in una trappola per soldati ucraini.
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Lyman è esattamente sulla linea del fronte dell’offensiva russa nell’est, in uno dei punti più caldi del Donbas. La metà della popolazione è scappata, e chi resta è costretta a correre nei bunker a ogni nuovo attacco dell’artiglieria russo. Tutti i cellulari qui vengono messi in “modalità aereo” perché chiunque venga intercettato può diventare un bersaglio. A chi ha perso tutto qui in città interessa poco di chi avrà la meglio, quello che adesso desiderano è che smettano i colpi dell’artiglieria.
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Igor Volobuev è nato in Ucraina ma lavora da 30 anni alla Gazprombank, la banca russa controllata dalla Gazprom, il gas di Stato di Mosca. E’ partito dal basso e ha fatto carriera, fino a diventare vicedirettore dell’area comunicazione. Viveva in Russia e guadagnava bene, poi è sparito. Adesso è ricomparso in Ucraina per combattere nei gruppi di difesa territoriale “fino alla vittoria”.
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La capitale dell’Indonesia sta sprofondando: il terreno su cui è costruita affonda ogni anno di qualche centimetro, e a questo si aggiunge l’innalzamento del mare causato dai cambiamenti climatici. Secondo gli esperti, la città potrebbe finire sott’acqua prima del 2050. Per questo il presidente indonesiano Joko Widodo vuole creare la nuova capitale, nel Borneo. Sarà una “smart city nella foresta”, almeno secondo i progetti che per ora però restano solo sulla carta perché per costruire la nuova città servono 30 miliardi di euro. Il governo non li ha, le banche si sono tirate indietro e un ministro ha avanzato un’ipotesi di crowdfunding, chiedendo alla popolazione di partecipare con quello che può. Il rischio è che la nuova capitale diventi un’enclave dei ricchi e che il resto della popolazione di Giacarta sprofonderebbe insieme alla vecchia città.
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La Spianata delle moschee, che gli arabi chiamano Al Haram al sharif e gli ebrei Monte del tempio è un posto importante per Gerusalemme, perché quello che succede ad Al-Aqsa si ripercuote sempre in tutto il Paese. E quello che sta succedendo in queste settimane è che nel complesso di Al-Aqsa ci sono stati più di 200 feriti tra i palestinesi solo nella scorsa settimana.
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L’uomo più ricco del mondo si compra Twitter per 44 miliardi di dollari, ma questa non è solo una gigantesca operazione finanziaria: è molto di più. Musk dice che Twitter è l’agorà pubblica ma che così com’è non va bene perché adesso ci sono troppe regole. Lui invece vorrebbe più risse e meno diplomazia.
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La vittoria di Macron è l’esito più probabile delle elezioni di domenica, ma questa volta per lui le cose sono meno semplici di quanto non fossero cinque anni fa. Perché in questi ultimi anni sono successe varie cose (gilet gialli, pandemia, guerra) ma anche perché - secondo un sondaggio - il 70 per cento dei francesi è “ostile o indifferente” al presidente definito “gelido”.
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Dal 1947 ad oggi la Finlandia è stata un esempio da manuale di neutralità in ambito militare. Ma condivide mille chilometri di confine con la Russia e, dopo l'invasione dell'Ucraina, le cose sono cambiate. La premier millennial Sanna Marin, soprannominata la nuova "iron lady", è pronta a presentare domanda per l’adesione alla Nato.
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Mariupol sta per cadere ma la resistenza c’è ancora, anche se disperata – senza munizioni e senza cibo. La conquista di Mariupol sarebbe il primo successo militare che Putin vuole ottenere in questa nuova fase della guerra, che, per Mosca, significa la conquista dell’est, la terra del carbone, dei minerali rari e del gas neon.
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Koh Tao è un paradiso terrestre e per questo è da sempre meta di turisti zaino in spalla. Sull’isola vivono quattromila persone e con molta probabilità tra loro ci sono anche i responsabili di oltre una dozzina di morti sospette di giovani backpacker europei, tutti tra i 22 e i 33 anni. Finora le indagini non hanno portato a niente, soprattutto per i rapporti poco chiari tra la polizia e le famiglie più importanti dell’isola di cui fanno parte i primi sospettati.
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In Germania la polizia è alle prese con i neo nazisti: c’è un gruppo di no-vax che progettava di rapire il ministro della Salute, un altro che pianificava di far saltare la rete elettrica nazionale, un altro ancora che organizzava omicidi politici. L’ossessione di tutti questi gruppi è il “Tag X”, cioè il giorno in cui l'atteso colpo di Stato arriverà e si instaurerà lo Stato völkisch: nazionale e popolare. Ma il problema non è solo nazionale, perché adesso le autorità tedesche hanno paura di ritrovarsi cittadini tedeschi che combattono al fianco dei soldati russi in Ucraina.
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Una delle prime notizie relative a questa guerra riguardava i soldati ucraini che difendevano l’isola del Serpente e, alla richiesta di arrendersi, hanno urlato: “Nave da guerra russa, vaffanculo”. Sono stati i primi eroi ucraini di questa guerra e la loro risposta è diventata il motto della resistenza. Oggi quella nave sta affondando e per gli ucraini è una rivincita, per il Cremlino una figuraccia.
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A Shanghai vivono 25 milioni di abitanti, la città è grande cinque volte Roma ed è la più ricca della Cina. Ci sono oltre 130.000 casi Covid ed è la peggiore crisi sanitaria dai tempi di Wuhan nel paese della politica “zero casi”. Il risultato è un lockdown che ha portato una crisi in città: è difficile trovare cibo e acqua, le famiglie vengono separate e chi è stato chiuso nei centri non sa quando potrà uscire. Per questo Shanghai protesta (sui social), e questa volta le autorità non possono fare finta di niente.
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La missione di Elvira Nabiullina è sempre stata quella di modernizzare la Russia, cioè l’economia russa. Ma questa guerra ha rovinato tutto il suo lavoro. A Mosca gira voce che la banchiera prodigio di Putin abbia presentato le dimissioni ben due volte, e che Putin però non le abbia accettate. Andando contro a tutto quello per cui ha lavorato finora, Nabiullina è riuscita nel miracolo di evitare il crollo verticale del rublo che tutti si aspettavano dopo l’inizio della guerra. È lei che ha in mano i destini economici del Paese.
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Marine Le Pen urla di meno e sorride di più. Si è rifatta l’abito e la sua è una precisa strategia politica: rispetto alle presidenziali del 2017, con una pandemia e una guerra in corso, per vincere bisogna rassicurare. Che possa essere la prossima inquilina dell’Eliseo è comunque improbabile, ma la sua trasformazione è da tenere d’occhio.
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Dopo il massacro di Bucha, gli uomini del colonnello Asanbekovich si sono ritirati in Bielorussia. Adesso, però, stanno per essere riposizionati nell’est. Per questo Zelensky ha invitato gli abitanti del Donbass a scappare, ma decine di quelli che oggi sono corsi in stazione per fuggire sono stati uccisi da un missile russo. Gli ucraini scappano perché sanno che Bucha è un metodo e non un’eccezione, e il timore è che a Mariupol gli uomini di Kadyrov abbiano fatto di peggio.
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Ilya Smetanin ha 35 anni ed è ucraino. Fa il violinista, anche se il suo desiderio è sempre stato fare il pilota. È cresciuto vicino a una base aerea e ha il mito della grande potenza militare sovietica. Ilya è stato arrestato dagli ucraini che lo considerano una spia del nemico e lo accusano di aver passato informazioni militari ai russi prima della guerra. Il video con la sua confessione è stato trasmesso da tutte le televisioni, ma in tempo di guerra il giusto processo è impossibile e la ricerca dei sabotatori mescola realtà e paranoia.
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