Episódios
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Parliamo di benessere di coppia e genitorialità.
Quando una relazione di coppia non funziona, ci si sente un po' "sulle uova", si reprime la propria spontaneità e si evita di dire certe cose per non generare discussioni infinite.
E tutti questi freni si accumulano generando stress.
La nostra sopportazione non è infinita e, quando siamo già in pieno sovraccarico, la gestione dei figli diventa particolarmente pesante.
Quando poi arrivano le richieste o i capricci, facciamo sempre più fatica a gestire certe situazioni perché partiamo già con un carico troppo ingombrante.
Altra storia quando siamo state bene fino a un certo momento e arriva la crisi, la sregolazione o il pianto da gestire con il giusto spazio mentale.
È un argomento molto complesso e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate: avete vissuto relazioni più funzionali e meno funzionali? Come vi sentivate? -
Parliamo del silenzio.
Quante volte diciamo ai nostri figli: "Stai in silenzio", "Stai zitto", "Non rispondere"? E quante volte siamo noi a restare in silenzio, ci sentiamo offese, non riusciamo a parlare?
Ma perché questo mezzo comunicativo, anche se sembra assenza di comunicazione, in realtà è così potente?
Provo a descrivere alcune situazioni in cui il silenzio viene usato in modi diversi.
E voi? Quando avete utilizzato il silenzio e in che modo? Quando l'avreste apprezzato?
P.S.: è un argomento molto interessante che mi è stato proposto da una mamma della mia community, La psicologa nel Taschino, un gruppo di genitori che lavorano con me e si confrontano quotidianamente su temi educativi. ➡️ https://www.lapsicologasilvia.it/lapsicologaneltaschino -
Estão a faltar episódios?
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Comportamenti ripetitivi, rigidi e un po' ossessivi, chiamiamoli così, fin dalla tenera età.
Da cosa sono causati?
Può capitare che i bambini piccoli insistano nel voler fare le cose sempre allo stesso modo e che si agitino quando una certa sequenza o routine non viene rispettata.
La flessibilità cognitiva è una funzione esecutiva che matura nel tempo, quindi è possibile che i bambini più piccoli siano un po' inflessibili e vadano in tilt appena qualcosa non segue gli schemi a cui sono abituati.
E basta davvero poco: dal biscotto spezzato alla tazza con un disegno diverso.
Cosa possiamo fare?
Vi è mai successo o avete notato nei vostri bambini degli atteggiamenti un po' rigidi, un po' ossessivi?
P.S.: è un audio divulgativo senza valenza diagnostica. Se notate un livello di malessere che interferisce con le attività, il sonno o l'umore del bambino, consultate un professionista per approfondire. -
Essere genitori di un figlio adolescente vuol dire essere cinture nere di rispostacce...
In questa fascia d'età, più critica di altre, capita spesso che si alzino i toni, ma perché accade?
E soprattutto, come possiamo farci rispettare di più senza subire né entrare in conflitto?
Vediamo alcune soluzioni, tenendo a mente che la ribellione durante l'adolescenza è una delle tappe della crescita. -
Ti è successo di sentirti in trappola?
Uno dei motivi principali per cui i genitori si sentono intrappolati è la mancanza di controllo in situazioni che coinvolgono i figli.
Quando un genitore non riesce a gestire il comportamento del proprio bambino, può provare frustrazione, che frequentemente si traduce in rabbia o nervi a fior di pelle.
Questa sorta di mancanza di controllo crea un forte stato di disorientamento, aumentando di conseguenza il nervosismo e il senso di impotenza.
Se ti rivedi in questa descrizione sappi che è assolutamente normale. Vediamo insieme come riconoscere e gestire questi momenti. -
Il modo in cui parliamo ai nostri figli diventerà il modo in cui parleranno a se stessi.
🤔 Hai mai notato come a volte ci rivolgiamo ai nostri bambini e ragazzi?
Spesso usiamo un tono più brusco con loro che con gli estranei. Paradossale, vero? Proprio con le persone più importanti della nostra vita.
Ma perché succede?
Quando i nostri figli ci fanno perdere la pazienza, il nostro sistema nervoso va in tilt e riconosce solo sfide, provocazioni e mancanza di controllo.
Ma è in questi momenti che è necessario cambiare punto di vista e, soprattutto, togliere “gli occhiali da adulto” per ritrovare la calma e trasmettere sicurezza.
Come riuscirci? Trovi alcuni spunti nell'audio di oggi.
E tu, come gestisci questi momenti in cui la pazienza va a farsi un giro?
P.S.: è in promozione fino a esaurimento posto ATLANTIDE, il corso per conoscere le tue emozioni e quelle di chi ti sta vicino. Lo trovi qui: https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni -
Dopo l'audio della settimana scorsa sulla manipolazione, mi avete scritto in molti e molte per dirmi quanto sia stato utile.
Quindi oggi condivido altre tre tecniche manipolatorie, ma soprattutto vediamo insieme cosa possiamo fare per contrastarle.
«Ma, Silvia, come fanno? Studiano da qualche parte?»
Alcune persone imparano queste tecniche e le applicano volontariamente. Altre, invece, le hanno assimilate nel proprio ambiente familiare, dove certi modi di comunicare poco puliti erano all'ordine del giorno, e possono riprodurre questi meccanismi senza neanche rendersene conto, ma ciò non li rende meno devastanti per chi ne è vittima.
«E come ci difendiamo?»
Tutto parte dalle A.A.A.!
P.S.: vi vengono in mente altre forme di manipolazione che avete vissuto o che trovate particolarmente pesanti? -
«Kino escalation...»
«Negging...»
«Harem management...»
«Ma, Silvia, in che lingua ci parli oggi?»
Purtroppo parliamo nella lingua dei manipolatori o delle manipolatrici, perché voglio descrivere tre tecniche di manipolazione psicologica che è importante conoscere per evitarle e proteggersi.
Cerco sempre di diffondere conoscenza e connessione con le proprie emozioni, perché non c'è altro modo di volersi bene.
Diffondete anche voi questo video per evitare che altre persone cadano in questi giochetti e tranelli svalutanti.
E fatemi sapere se vi interessa conoscere altre tecniche comunicative di manipolazione.
P.S.: è ancora in promozione il videocorso ATLANTIDE per conoscere le nostre EMOZIONI e quelle di chi ci sta vicino https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni -
Sai perché alcune emozioni ti sorprendono?
Potrebbe essere il momento di conoscerti davvero.
"Conosci te stessa o te stesso"... Un motto antichissimo, che dovrebbe essere quasi scontato.
Del resto, come possiamo non conoscerci?
In realtà, lo vedo ogni giorno in terapia, e forse lo avrai notato anche tu: a volte, la non conoscenza di sé ci porta a reagire o a provare emozioni inaspettate, che ci colgono di sorpresa.
Vediamo insieme come possiamo capire davvero chi siamo, perché, in fondo, è l'unico modo per migliorare il nostro benessere.
P.S.: "Atlantide, il mondo sommerso delle tue emozioni" è ancora in promozione e può aiutarti a capire un po' di più di te, del partner, dei figli, e rispondere alla domanda "come sono io?". Trovi tutto qui: https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni -
Come riprendere al meglio dopo le vacanze estive e l’inizio della scuola?
Vediamo tre suggerimenti, ma prima partiamo da qui: cerchiamo di essere noi stesse e noi stessi in tutti i diversi contesti che vivremo.
Sono io al lavoro, sono io col mio partner, sono in famiglia, sono io con i miei figli...
La stanchezza mentale arriva quando non siamo davvero noi, portandoci solo a pensare a quando arriveranno le prossime vacanze. Con l'unico desiderio di staccare e allontanarci.
Se ci pensate, evadere lo diciamo come svago, ma anche con riferimento alla prigione.
Cerchiamo di non far diventare una prigione la quotidianità, in modo da non sentire così forte il desiderio di evadere.
Come facciamo a farlo? Dobbiamo conoscerci e conoscere le nostre emozioni che regolano le decisioni che prendiamo.
P.S.: per capire un po' di più di noi, del partner, dei figli, e rispondere alla domanda "come sono io?", immergetevi in "Atlantide, il mondo sommerso delle tue emozioni" https://www.lapsicologasilvia.it/atlantide-corso-emozioni -
Da questo luogo, da questo spazio in cui mi sento veramente me stessa, voglio raccontarvi tre cose che ho fatto quando non mi sentivo così.
Tre cose che mi ostinavo a fare in assenza del mio centro, che mi portavano a vivere in modo non coerente con la mia vera natura o con i miei desideri.
Percepiamo la differenza quando iniziamo a fare pace con la nostra persona, con le nostre caratteristiche uniche e singolari, e smettiamo di fare quelle cose che sono lontane dal nostro essere.
Vi riconoscete in una delle situazioni che descrivo nell'audio?
Quali sono le cose che avete fatto in passato o che ancora fate che però non sono proprio da voi?
Un abbraccio,
Silvia -
Alleniamo bambini e ragazzi a mettersi al centro, a volersi bene e a occuparsi delle loro cose, non solo per un mero fatto di autonomia ma proprio per abituarsi a prendere decisioni, sbagliare e riprovare.
In questa seconda parte, insieme a Bruno Garbi, parliamo di cura di sé, ascolto e riconoscimento dei propri bisogni, per imparare a considerarci come qualcosa di prezioso.
(Trovi la prima parte nell'audio della scorsa settimana) -
Alleniamo bambini e ragazzi a mettersi al centro, a volersi bene e a occuparsi delle loro cose, non solo per un mero fatto di autonomia ma proprio abituarsi a prendere decisioni, sbagliare e riprovare.
In questa prima parte, insieme a Bruno Garbi, parliamo di cura di sé, ascolto e riconoscimento dei propri bisogni, per imparare a considerarci come qualcosa di prezioso. -
Crescere come genitore è una grandissima fatica.
Aggiornarsi, leggere, migliorare... Oggi vediamo tre competenze di crescita personale che si affinano lavorando sulla nostra genitorialità.
È proprio così: lavorare sulla propria genitorialità significa anche lavorare su di sé, acquisendo competenze che ci serviranno anche in altri ambiti, personali e lavorativi.
Un abbraccio,
Silvia
📣 Il 19 agosto sarò speaker per un evento fighissimo e innovativo, dedicato a chi gestisce dinamiche complesse, in famiglia e/o sul lavoro. Tutto ciò in una location stupenda, con compagni di viaggio altrettanto stupendi, nel cuore del Salento.
Vieni a "Home Vs Work? - Come surfare nelle complessità senza affogare". L'iscrizione è GRATUITA e puoi prenotare il tuo biglietto su: https://www.eventbrite.it/e/983884574247 -
«Non fare il bagno prima che siano passate almeno tre ore dopo che hai mangiato...»
«Non tirare la sabbia...»
«Non tuffarti...»
«Non fare rumore...»
«Metti la crema solare...»
Oggi forse i bambini hanno qualche regola in meno, ma ci sono delle cose che è necessario fare soprattutto quando siamo in vacanza.
Come fare affinché i nostri bambini rispettino le regole in luoghi pubblici?
Condivido tre suggerimenti, prendendo spunto da una situazione vissuta in tempo reale, mentre pensavo all'argomento da trattare nel video di oggi.
E voi? Quali regole dovevate seguire quando eravate in vacanza da piccoli? -
«Silvia, mio figlio o mia figlia non ha interessi. Io alla sua età tenevo un diario, scrivevo poesie, mi piaceva giocare a pallavolo, facevo un sacco di cose... Ma lui o lei sembra che non abbia proprio voglia di fare niente e che non segua particolari passioni.»
Ecco una delle domande più frequenti che ricevo durante le consulenze con i genitori.
Ma come possiamo stimolare i nostri ragazzi affinché abbiano degli interessi propri?
Nel video di oggi, condivido alcuni indizi che possono causare una mancanza di interessi per capire cosa possiamo fare in certe situazioni.
Indizi da considerare anche quando sogni e passioni ci sono, ma per alcuni preadolescenti o adolescenti diventa davvero difficile seguirli.
Parliamo anche di smartphone, del nostro esempio e dell'eccessivo carico che, anche inavvertitamente, trasferiamo ai nostri figli.
E voi? Che interessi avete? Quali sono le vostre passioni? -
«Ma se gliele dai tutte vinte, come farà a rispettarti più avanti?»
Questa domanda si collega alla percezione di forza e autorevolezza nelle relazioni tra genitori e figli.
«Vinci tu o vinco io. Tu mi chiedi una cosa, ma io non cedo e non te la do vinta.»
La prima cosa che, come genitori, dovremmo fare è proprio questa: evitare di entrare in una mentalità di competizione costante, di una battaglia o contesa da non mollare di un centimetro.
Un approccio di questo tipo ci porta a scendere nell'arena, dimenticando che il vero obiettivo dovrebbe essere quello di gestire le dinamiche relazionali da una posizione di equilibrio e comprensione.
Non serve a niente "dominare" ogni disputa, ma è molto più importante mantenere una visione più ampia, anche con la capacità di cambiare idea, di ammettere nuove prospettive senza perdere l'efficacia nel proprio ruolo genitoriale.
P.S.: per essere un genitore faro, una guida, ho creato un percorso che aiuta a diventarlo. Il corso PERCHÉ NON MI ASCOLTA è in promozione fino al 28 luglio e lo trovi qui https://www.lapsicologasilvia.it/perche-non-mi-ascolta -
"Non c'è piùùùù rispettooooo" 🎵🎶🎵
Come possiamo insegnare ai nostri figli a rispettarci?
In realtà, il rispetto non si insegna direttamente, ma si può ispirare attraverso il nostro comportamento, distinguendolo dalla paura.
Se vogliamo costruire un legame solido con i nostri figli, provare a imporre timore per farsi rispettare non farà altro che allontanarli da noi.
Nell'audio, provo a "svecchiare" tre concetti, datati ma purtroppo ancora presenti, che possono portare a una sorta di competizione nociva tra genitore e figlio.
Spoiler: non c'è nessuna "coperta corta" da tirare...
🔴 P.S.: giovedì 18 luglio alle 18.00 ci sarà il webinar GRATUITO, PERCHÉ NON MI ASCOLTA, per farsi ascoltare dai propri bambini. Puoi iscriverti a questo link:
https://www.lapsicologasilvia.it/prenotazionewebinar -
Vi capita mai di non capire certe scelte o alcuni comportamenti dei vostri figli?
È normale che accada, soprattutto perché non siamo solo esseri "portatori di bisogni", ma persone pensanti, con motivazioni, scopi e desideri che cambiano nel tempo.
E questo vale anche per i nostri figli preadolescenti e adolescenti.
Possiamo allenare come genitori la capacità di guardare sotto l'iceberg che ci impedisce di comprendere appieno atteggiamenti e modi di fare.
Sotto la superficie dell'acqua, nella parte sommersa, c'è un mondo da scoprire che si nasconde dietro azioni che ci sembrano senza senso.
Non abbiamo la bacchetta magica e non sappiamo sempre tutto quello che gli passa per la testa, ma possiamo dare tempo e spazio a qualcosa che si agita e ribolle sotto la superficie.
Che ne pensate? Ci sono dei comportamenti dei vostri figli che vi hanno portato a pensare: "Ma perché fa così!?!"?
Un abbraccio,
Silvia -
«Quando parlo con mio figlio o mia figlia adolescente, la sensazione è quella di essere di fronte a un muro.»
Come possiamo comunicare in modo efficace con loro?
Nell'età della preadolescenza e dell'adolescenza iniziano a formarsi il senso di sé, la personalità e il carattere.
Immaginate una piantina un po' fragile dalla quale inizia a spuntare qualche fogliolina. Non può reggere le stesse cose di una pianta ormai grande e ha bisogno di supporto e cure adeguate a questa fase di sviluppo.
Per riuscire a comunicare meglio con loro, vediamo come mettere in pratica una sorta di Google Translate dal nostro linguaggio a quello adolescenziale.
Senza dimenticare una parola chiave che vi aiuterà a togliere quei muri...
Mi rivolgo a chi ha figli e figlie in questa età critica, c'è un momento che ricordate come particolarmente significativo nel vostro dialogo con loro?
Un abbraccio,
Silvia - Mostrar mais