Episódios
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Se avete letto il numero 36 di alvento, avrete letto un servizio diverso dal solito.
Per la prima volta, ci siamo messi in viaggio per un vero e proprio reportage, e si è trattato di un viaggio lungo.
C'è voluto più di un anno per completare questa mappatura che completa non è, perché l'ultrasecolare storia dei velodromi italiani continua a cambiare giorno dopo giorno.
Venite a scoprirla con noi, attraverso le voci di chi i velodromi li vive e li anima.
Per concludere la stagione #4 di Parole alvento, partiamo per un Giro di piste.
Interviste: Filippo Cauz
Sound design: Brand & Soda
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L'ultima tappa del nostro Far West sardo ci porta lungo i 130 chilometri da Sant'Antioco a Cagliari, seguendo una delle strade più belle che abbiamo mai visto, prima di abbandonarci per un'ultima volta ai sapori della cucina sarda. Un'avventura ricca di diversità, di colori, di odori, di accoglienza, di voglia di tornare al più presto per imparare altri modi nuovi di vedere le cose.
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«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).
Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".
Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.
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Estão a faltar episódios?
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La gioia di una tappa più breve delle altre dura poco, quando ci rendiamo conto che da Guspini a Carloforte ci toccano 1300 metri di dislivello, a cui dovremo aggiungere qualche problema di traghetti e di digestione. Ma ogni complicazione svanisce davanti alla meraviglia di queste strade e di questo mare.
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«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).
Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".
Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.
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Da Bosa a Guspini, 125 chilometri e 950 metri di dislivello, si pedala chiacchierando di fortune, cene di pesce, cavalli da traino e surf. Aspettando pazientemente l'onda giusta.
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«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).
Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".
Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.
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Il nostro viaggio può partire. Dopo una nottata in traghetto, e un'abbondante colazione, eccoci in sella per 150 chilometri e 1700 metri di dislivello sulle ali del vento, e dei grifoni.
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«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).
Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".
Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.
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«La propria destinazione non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose» (Henry Miller).
Pedalare in Sardegna è un modo per imparare uno sguardo diverso sul mondo. Parole Alvento parte per un viaggio a puntate, alla scoperta di uno dei percorsi raccontati nel nuovissimo "Destinations - Italy Unknown #3".
Un insieme di 'Polaroid sonore', raccolte sulla strada che segue la costa mediterranea da Porto Torres a Cagliari, il Far West della Sardegna.
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Episodio 01
Partiamo dunque dal chilometro zero, dal momento in cui questo viaggio è stato immaginato e dalla traversata in traghetto fino alla nostra America: Sardegna, stiamo arrivando.
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Gaiole in Chianti è un piccolo paese di collina, l’antico mercato e punto di incontro dei nobili dei vicini Castelli. A mettere Gaiole al centro delle mappe non ci hanno pensato le leghe medievali, ma l'idea di un gruppo di appassionati di campagne e di biciclette, che nel 1997 diedero vita all’Eroica, una manifestazione oggi nota in tutto il mondo ciclistico, ma che ha il suo ombelico, come ama definirlo Giancarlo Brocci, ancora in questo paese di 2500 abitanti. Tanto che il cartello stradale che segna l'ingresso nell’abitato recita proprio così: Gaiole in Chianti, paese dell'Eroica.
Siamo andati a farci un giro all’Eroica di quest’anno per raccogliere le voci di chi questa storia la conosce da sempre: i gaiolesi, nativi o adottivi, i volontari e il fondatore Giancarlo Brocci. Abbiamo passeggiato per le strade di Gaiole nei giorni in cui si affollavano i 9mila partecipanti di quest’edizione e il giorno successivo, quando L'Eroica era passata ma Gaiole rimane.
Un viaggio di pochi passi, di poche strade, non solo bianche.
Interviste: Filippo Cauz, Gino Cervi
Sound design: Brand & Soda
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Quando Marco Ballestracci presenta un libro, si inventa sempre un nuovo spettacolo. Così, in occasione della ristampa di "Imerio - Romanzo di dannate fatiche", l'ultima uscita di Pagine alvento, ha ripreso la parabola di Imerio Massignan per farla incontrare con le canzoni di Paolo Conte e le vicende delle decine di migliaia di contadini che lasciarono il Veneto per andare a cercare fortune all'estero.
Questa puntata di Parole alvento è la riproposizione dello spettacolo tenuto da Marco Ballestracci, accompagnato dalla chitarra di Massimo Zemolin, a Bikefellas (Bergamo). Un po' come andare a vedere uno spettacolo, ma a occhi chiusi.
Voce: Marco Ballestracci
Chitarra: Massimo Zemolin
Registrazione: Filippo Cauz
Montaggio e editing: Brand&Soda
Amabile accoglienza: Bikefellas
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Il primo, se di primo si può parlare, fu Tano Belloni, rivale troppo spesso battuto di Costante Girardengo e Alfredo Binda. Il secondo, eternamente secondo, fu Raymond Poulidor, che trovò prima in Jacques Anquetil e poi in Eddy Merckx i suoi irraggiungibili avversari.
Questa puntata di Parole Alvento è dedicata a quei corridori, dal destino cinico, divenuti celebri più per i loro secondi posti che per le loro, non certo rare, vittorie.
Questa è Eterni e secondi, di Marco Pastonesi.
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Questa è la storia di un viaggio, non di un'impresa ciclistica. Un viaggio mosso dal desiderio di conoscere, di incontrare nuove persone ed esperienze, non dalla fame di chilometri.
È la storia dell'esplorazione di una terra splendida ma altresì ricca di contraddizioni. La storia di un viaggiatore e della sua bicicletta, lungo l'intero periplo della Sicilia.
Ci siamo seduti intorno a un tavolo per farci raccontare questo viaggio e le sue meraviglia, per riascoltare qualche voce, per far tornare la voglia di rimettersi in viaggio, un'altra volta.
Questo è Periplus Trinacriae, il nuovo episodio di Parole alvento.
Voci: Filippo Cauz, Gino Cervi
Racconti, registrazioni e pedalate: Michele Pelacci
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Lo scorso maggio a Mestre c'è stato un festival di bici, anzi un festival con la testa sulla bici, come lo definiscono gli organizzatori. Tre giorni di incontri, proiezioni, laboratori e pedalate, in equilibrio tra acqua e terra. Siamo andati a raccogliere un po' di queste voci e di queste storie, perché di storie abbiamo sempre bisogno, così come di festival come PAVÈ.
Interviste: Claudio Ruatti
Sound design: Brand&Soda
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Sono ormai quasi 15 anni che la Val di Sole, in Trentino, ospita una delle tappe della Coppa del Mondo di mountain bike. Un appuntamento che ormai rappresenta una piccola classica, e che, come una classica, si presenta ogni stagione come un grande spettacolo.
Tre giorni di festa e di ciclismo che raccolgono appassionati e grandi campioni.
A metà del mese di giugno, siamo andati anche noi a Daolasa di Commezzadura, per immergerci in questo ambiente allegro, accogliente e temerario.
A pochi giorni dalle Olimpiadi di Parigi, appuntamento culminante per la stagione 2024 della mountain bike, vi presentiamo il nostro racconto delle giornate trentine.
Prendiamo fiato e buttiamoci in una discesa spericolata tra i boschi della Val di Sole. Via!
Voci: Michele Pelacci, Claudio Ruatti
Sound design: Brand & Soda
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Nelle scorse giornate, per la prima volta nella storia, il Tour de France maschile ha preso il via dall'Italia.
Siamo andati a seguirlo, a vivere l'attesa della Firenze di Bartali e Nencini e poi su per l'Appennino e giù in picchiata fino alla Romagna di Pantani. Siamo andati ad ascoltare i tifosi e chi era lì per semplice curiosità, tra l'Emilia e il Piemonte, arrivando a lambire le strade di Coppi a Tortona per poi proseguire a Torino e sulle Alpi, fino al confine francese.
Questa puntata è un racconto di viaggio, è la storia di quattro (e più) giornate sulle strade italiane, attraverso le voci di chi ha seguito la corsa e di chi dalla corsa è stato raggiunto. Una lunga puntata per rivivere un pezzetto di storia, il nostro Tour in Italì.
A cura di: Alessandro Autieri, Filippo Cauz, Michele Pelacci
Montaggio: Filippo Cauz
Sound design: Brand&Soda, Filippo Cauz
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Il prossimo 13 luglio, i corridori del Tour de France maschile, dopo essersi lasciati alle spalle il traguardo volante di Esquieze-Sere, sentiranno la strada impennarsi sotto le loro ruote. Sarà l'inizio di un'ascesa che ha segnato la storia del ciclismo, quella del mitico Col de Tourmalet.
Una montagna talmente simbolica della Grande Boucle da essere stata affrontata ormai in più di 80 occasioni. E' una storia lunga più di un secolo, e come tutte le storie lunghe inizia con dei capitoli assai avventurosi. Prima che il Tour cominci, prima che il Tourmalet torni, ancora una volta, riscopriamola.
Questo è L'irrinunciabile Tourmalet, di Marco Pastonesi.
Testo e voce: Marco Pastonesi
Sound design: Brand&Soda
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Il 21 aprile si è corsa la 110° Liegi-Bastogne-Liegi, una gara bidirezionale, che parte e ritorna al punto di partenza. Un'ispirazione. Tanto che il giorno prima, il 20 aprile, si è disputata la prima Piverone-Oropa-Piverone, per gli amici POP, che di competitivo non ha nulla, ma di divertente parecchio.
Abbiamo raccolto le voci di chi ha partecipato e di chi ha organizzato questa giornata di pedalate e allegria. Lo abbiamo fatto in sella, lungo la strada, ma anche e soprattutto al termine, davanti a una griglia rovente e tra tante birre alle porte di Piverone, paese che ospita la sede di alvento.
Questa puntata è un racconto e altresì un invito. L'anno prossimo non perdetevi la seconda POP.
Interviste: Claudio Ruatti
Sound design: Brand&Soda
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Con una volata che rassomiglia a un'opera d'arte, Tim Merlier mette la parola fine sul (primo?) Giro d'Italia di Tadej Pogačar. I titoli di coda della Corsa Rosa sono accompagnati da una puntata extralarge di GIRONIMO, in cui si susseguono classifiche, opinioni, consuntivi e voci. Le nostre quattro voci, ma anche quelle di Domenico Pozzovivo, Larry Warbasse, della maglia nera Alan Riou, di Martin Marcellusi, Madis Mihkels e, in conclusione, di Gino Cervi.
Grazie a tutt* per averci accompagnato in questo viaggio. Ancora una volta, è stato bello.
Ci risentiamo, prima o poi.
GIRONIMO è stato il podcast di alvento sul Giro 2024, realizzato con le voci di Bidon e il supporto di Shimano Italia.
Lo hanno sognato, ideato, realizzato e registrato Marta Bacigalupo, Filippo Cauz, Michele Pelacci e Leonardo Piccione.
Montaggio di Filippo Cauz.
Sound design a cura di Brand&Soda.
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La doppia scalata del Monte Grappa offre a Tadej Pogačar il sesto sigillo del suo sontuoso Giro d’Italia. Ne parliamo con Giulio Pellizzari, ancora una volta protagonista, con Michael Storer, entrato tra i primi 10 all’ultima occasione utile, e con Filippo Fiorelli, leader della classifica Intergiro. Dopo una sosta al Museo Hemingway, infine, conosciamo meglio l’intervistato del giorno, Will Barta (anagramma di W 'l Bartali).
GIRONIMO è il podcast di alvento sul Giro 2024, realizzato con le voci di Bidon e il supporto di Shimano Italia.
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Con un’azione cominciata in discesa e rafforzata in salita, Andrea Vendrame conquista la tappa di Sappada un giorno prima del transito del Giro nella sua terra natia. Ne parliamo con Pelayo Sanchez e Georg Steinhauser, secondo e terzo classificati, poi esploriamo il mondo dei campanili e quello del biathlon. Intervistati del giorno: Davide Piganzoli e Giovanni Aleotti.
GIRONIMO è il podcast di alvento sul Giro 2024, realizzato con le voci di Bidon e il supporto di Shimano Italia.
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Nel suggestivo scenario di Prato della Valle, Tim Merlier brucia in volata un Jonathan Milan rimasto senza treno nel momento decisivo. Ne parliamo insieme a Mikkel Honoré, uno dei fuggitivi di giornata, poi ci interroghiamo su toponimi bizzarri e dialoghiamo con professori padovani. Intervistati del giorno: Stanislaw Aniolkowski e Matteo Trentin.
GIRONIMO è il podcast di alvento sul Giro 2024, realizzato con le voci di Bidon e il supporto di Shimano Italia.
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L’arrivo di Passo Brocon premia la caparbietà di Georg Steinhauser, che dopo averci provato per tutta la tappa riesce a resistere al ritorno della maglia rosa. Ne parliamo con Amanuel Gebreigzabhier, altro fuggitivo di giornata, poi saliamo su un’ammiraglia Shimano e assaggiamo una bevanda energetica locale. Intervistati del giorno: Mirco Maestri e Rafal Majka.
GIRONIMO è il podcast di alvento sul Giro 2024, realizzato con le voci di Bidon e il supporto di Shimano Italia.
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