Episódios
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Quali sono le leggende metropolitane più diffuse nel mondo del true crime? Sono soltanto "urban legends" oppure dietro c'è qualcosa di vero? In questa nuova puntata di TRUE CRIME DIARIES Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro provano ad esplorare un terreno scivolosissimo, quello delle leggende metropolitane. Tra storia e leggenda, tra ricordi personali e fatti di cronaca, questa nuova puntata del podcast firmato da LA CASE Books propone agli ascoltatori uno spaccato della nostra società, capace di creare e moltiplicare leggende metropolitane partita chissà dove e chissà quando, magari soltanto a causa di una notizia travisata da qualche giornale locale.
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Il racconto esclusivo di un testimone oculare dell'attentato di Unabomber del 30 settembre 1995 a Pordenone. Gianluca Zago, che oggi vive a Los Angeles, negli Stati Uniti, all'epoca fu il primo a chiamare i soccorsi dopo che Anna Pignat venne gravemente ferita dall'ordigno esplosivo di Unabomber. Oggi, per la prima volta, racconta la sua storia a Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro.
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Estão a faltar episódios?
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Dopo MONSTERS, la serie Netflix dedicata al caso dei fratelli Menendez, la procura sembra intenzionata a rivedere il caso dei fratelli americani condannati per aver ucciso i genitori. La serie di Netflix infatti presenta i due fratelli Menendez come vittime di abusi da parte dei genitori, dettaglio che getterebbe una nuova luce sul caso. Ma, è bene ricordarlo, stiamo parlando di un prodotto di fiction, con una sceneggiatura, una scelta autoriale, una regia, delle interpretazioni... insomma, un prodotto televisivo che tale dovrebbe restare. La realtà impatta su Netflix ma ora è Netflix ad avere conseguenza sulla realtà... Si è definitivamente rotta la barriera tra fiction e mondo reale? È giusto basarsi sul lavoro di sceneggiatori, artisti e creativi per intervenire su un caso giudiziario? Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro si interrogano su queste questioni spinose in una nuova puntata di True Crime Diaries che affronta tematiche sempre più centrali nella nostra quotidianità.#monsters #truecrime #truecrimediaries #netflix #processi #coldcase #fiction #jacopopezzan #giacomobrunoro #podcast #lacasebooks
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Ancora una volta Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro tornano ad occuparsi del caso del Mostro di Firenze. Questa volta si parla della cosiddetta pista del "Rosso del Mugello", pista investigativa elaborata da Paolo Cochi che ha sparigliato le carte nel mondo della mostrologia. Si tratta infatti di una teoria che, pur inserendosi all'interno della macro-categoria della teoria del serial killer unico, individua un sospettato di cui fino ad ora non si era mai parlato. Rispetto ad altre teorie quella del Rosso del Mugello sembra essere basata su indizi e, eventualmente, prove, falsificabili, ovvero che possono essere dimostrate o smentite attraverso esami concreti. Da parte della procura però non ci sono risposte attive ma il solito muro di gomma che annacqua i tempi e fa cadere tutto nel dimenticatoio.#mostrodifrienze #rossodelmugello #paolocochi #truecrime #true crimediaries #truecrime #coldcase #podcast #jacopopezzan #giacomobrunoro #firenze
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Dopo le bizzarre dichiarazioni di Elan, cantante e ballerina messicana, che ha detto di essere scappata da una festa a casa di DiCaprio perché dalle 20:00 in poi gli ospiti si trasformavano in vampiri, si torna a parlare delle feste a casa delle star di Hollywood (del resto siamo o non siamo a Halloween?). Dopo quello che è successo con Sena Combs (Puff Daddy) e Kanye West adesso è il turno di DiCaprio? Sembrerebbe di no, visto che la stampa non si è accanita con la stella di Titanic e di tanti altri grandi film hollywoodiani, ma quello che è certo è che ormai lo star system americano trema. Una puntata di True Crime Diaries diversa dal solito, in cui si parla anche di una possibile secret party natalizio negli studi di LA CASE Books...
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Estratto della puntata live con il pubblico che si è tenuta il 10 ottobre al St. John's Pub di Padova: partendo da 4 elementi fissi scelti a caso dal pubblico, Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro provano a costruire una teoria mostrologica che abbia un senso.
TRUE CRIME DIARIES è il podcast di Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro pubblicato da LA CASE Books.
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Cosa rischia Puff Daddy dopo le dichiarazioni del Procuratore dello Stato di New York? La situazione si fa ingarbugliata e si inizia a discutere di quali potrebbero essere le strategie processuali dell'accusa e della difesa in quello che potrebbe diventare il processo spettacolo del secolo. Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro, alla luce delle dichiarazioni del procuratore cercano di capire a che punto è il caso al di là dei gossip, concentrandosi sui fatti e sui crimini che potranno poi essere provati in aula alla luce del sistema giudiziario americano.#puffdaddy #seancombs #diddy #truecrime #truecrimediaries #podcast #jacopopezzan #giacomobrunoro
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Ormai il "dissing" è diventato una chiave interpretativa della realtà. Nessuno può sfuggire a questa regola, dai cantanti hip hop ai politici. Ecco allora che qualche settimana fa Rita Dalla Chiesa ha aperto un dissing contro la famiglia Andreotti, lanciando accuse pesanti (anche se mai esplicite). Secondo la celebre presentatrice tv infatti a ordinare l'assassinio di suo padre, ucciso in un attentato mafioso il 3 settembre 1982 a Palermo insieme alla moglie e agli uomini della scorta, fu addirittura l'On. Giulio Andreotti. Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro, ma ancora una volta si apre un interrogativo inquietante: in che modalità lo Stato italiano ha dialogato con la Mafia? Sì perché ormai non ci si domanda più "se" lo Stato italiano ha dialogato con la Mafia, ma "come"... In tutto questo le parole di Stefano Andreotti, figlio dell'On. Giulio Andreotti, stridono come una excusatio non petita. In questo nuovo episodio di True Crime Diaries Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro affrontano un tema delicato ma che non ha mai smesso di far discutere, come un fiume carsico che attraversa la storia italiana continuando a turbare gli animi e le coscienze.
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Davide Cannella, investigatore e criminologo, racconta a Jacopo Pezzan e a Giacomo Brunoro le sue verità sul caso del Mostro di Firenze. Cannella, che è stato consulente della difesa di Pacciani, Vanni, Lotti e della famiglia Vinci, conosce come pochi il caso del Mostr. Attualmente è consulente della famiglia Vinci e sta coordinando con la procura le operazioni di riesumazione del cadavere di Francesco Vinci per appurare se, quello sepolto nel cimitero di Montelupo Fiorentino, è effettivamente il cadavere di Vinci. Una chiacchierata a 360° sul caso del Mostro per capire come le indagini siano arrivate a questo punto ma, soprattutto, quali possono essere gli sviluppi futuri di quello che ormai è diventato un caso infinito.
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Il caso del Mostro di Firenze potrebbe essere arrivato a una svolta? Ne è convinto Paolo Cochi, reporter e documentarista, che da anni indaga sulla vicenda. Cochi, ben noto a tutta la comunità dei mostrologi, è infatti convinto che ci sia finalmente la possibilità di mettere in relazione diretta il suo sospettato (il famigerato "Rosso del Mugello") con l'attività del Mostro. Per farlo bisognerebbe però comparare alcune lettere anonime giunte in procura negli anni '80, lettere da sempre ritenute autentiche, con una vecchia macchina da scrivere usurata che Cochi ha acquistato direttamente dai parenti del sospettato. Il caso del Mostro è finalmente arrivato a una svolta, o si tratta dell'ennesima "non-notizia"?
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Durante la puntata live di True Crime Diaries al St. John's Pub di Padova Jacopo Pezzan ha parlato a lungo della sua esperienza negli States. In vent'anni vissuti negli Stati Uniti, infatti, Pezzan ne ha viste di cotte e di crude. In questa puntata abbiamo voluto provare a riassumere queste esperienze per raccontare una società che è molto più violenta di quanto si possa credere, e che troppo spesso viene ridotta stereotipi televisivi o cinematografici. Una serie di storie vere e di consigli molto utili per chi ha intenzione di visitare gli Stati Uniti, ma anche soltanto per chi volesse conoscere un po' meglio la realtà americana.
La puntata è stata registrata giovedì 10 ottobre durante la diretta di Aperitivo Criminale, la versione live con la partecipazione del pubblico di TRUE CRIME DIARIES, il podcast di Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro pubblicato da LA CASE Books.
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Un gioco da tavola sul caso del Mostro di Firenze? Oppure è un gioco di carte? Oppure è un gioco sul true crime e basta? Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro presentano "Scopri il Mostro", ovvero il gioco nato come esperimento sociologico che sta spopolando non solo sul web. Partendo da 4 indizi, scritti rigorosamente a caso e senza nessun collegamento, è possibile infatti arrivare a costruire una teoria mostrologica (o su qualsiasi altro cold case). L'obiettivo è quello di far capire come sia relativamente facile creare teorie criminologiche molto eleganti a tavolino, il problema è poi confrontarsi con i dati, con la realtà. Comunque se siete curiosi di provare a giocare a "Scopri il Mostro" potete scriverci a [email protected] vi spediremo le card esclusive in anteprima. Ciao!
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Kanye West, è lui il nuovo mostro? Dopo Puff Daddy anche Kanye West coinvolta in un'inchiesta a luci rosse. Per il momento l'accusa è "soltanto" di st***o, ma da quanto sta emergendo in queste ore anche Kanye West potrebbe essere coinvolto in una situazione a dir poco torbida. Del resto il cantante e guru americano negli ultimi anni aveva dimostrato dimostrato ampiamente di essere un battitore libero, uno difficilmente catalogabile. Protagonista di alcune dichiarazioni molto al di sopra delle righe e di alcune azioni quantomeno discutibili (come quella di qualche anno fa alla Mostra del Cinema che gli è costata il ban a vita da Venezia), West adesso insieme alla moglie Bianca Cesori dovrà difendersi da accuse che sembrano molto pesanti. Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro si interrogano su questa situazione magmatica che sta sconvolgendo lo star system americano e che potrebbe molto presto coinvolgere molti nomi illustri in un pericolosissimo effetto domino.
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La nuova puntata di TRUE CRIME DIARIES, il podcast di Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro pubblicato da LA CASE Books, è tutta giocata sul filo della memoria. Pezzan e Brunoro, infatti, ricordano i casi che nel corso degli anni li hanno messi più in difficoltà, sia emotivamente che da un punto di vista professionale; allo stesso tempo vengono raccontate le indagini fatte sul campo che ha volte hanno prodotto situazioni particolari, per non dire addirittura spiacevoli: dalle ricerche ai viaggi in California sui luoghi della Manson Family, alle spiacevoli sensazioni provate durante lo studio del caso Unabomber; dallo scoop realizzato durante la lavorazione al libro sul caso dell'Olgiata con l'intervista esclusiva a Melanie Uniacke, ai contatti con Ali Agca durante la lavorazione al libro sul caso Orlandi e tanti altri episodi. Una puntata che spazia tra casi diversi e che vuole essere una testimonianza diretta di cosa vuol dire fare True Crime sul campo, senza limitarsi a leggere wikipedia.
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Il cosiddetto "secondo livello" nel caso dei delitti del Mostro di Firenze è stato introdotto dalla sentenza di condanna a Vanni e Lotti come complici di Pacciani (morto innocente in attesa di processo, peraltro). Per giustificare la colpevolezza dei compagni di merende, anche in base a quanto dichiarato dallo stesso Lotti, i giudici misero nero su bianco l'esigenza di trovare un "secondo livello", ovvero i mandanti di quei terribili omicidi. Nel corso dei decenni però le indagini sul secondo livello non hanno mai portato a nulla, se non a un moltiplicarsi di teorie, sospetti, dicerie e vere e proprie leggende metropolitane. Chi erano gli insospettabili? Massoni? Nobili? Una setta misteriosa? Satanisti? Ricchi annoiati? Tante teorie, tanti sospetti ma nessuna prova. Eppure le sentenze parlano chiaro e quindi, finché non verrà individuato il secondo livello, per lo stato italiano il caso del Mostro di Firenze non potrà dirsi chiuso. Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro tornano a confrontarsi con il sancta sanctorum del true crime italiano, il caso dei casi, quello del Mostro di Firenze, cercando di trovare una luce capace di diradare le tante ombre che ancora ci impediscono di vedere la verità.
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Tupac Shakur è ancora vivo, la testimonianza di Jacopo Pezzan che ci racconta di come in quartieri di Los Angeles come South Central, Compton o Inglewood in tanti siano convinti che Tupac Shakur sia ancora vivo. Una testimonianza preziosa perché raccolta direttamente da chi vive in quelle zone e che, sopratutto, ha affermato di aver visto personalmente Tupac Shakur. Siamo di fronte all'ennesima leggenda metropolitana o a una realtà scomoda? Una delle tante teorie del complotto frutto della fantasia di qualche mitomane o una verità da indagare? Oppure Tupac ha simulato la sua morte per sfuggire al tremendo dissing in corso tra i rapper della East Coast e quelli della West Coast, dissing che nel 1997 causò la morte anche di Notorious Big. Dissing che ancora oggi ha ripercussioni pesanti dato che Puff Daddy è stato accusato di aver messo una taglia di 1 milione di dollari sulla testa di Tupac, tanto che la famiglia di Shakur ha appena assunto Alex Sapiro, principe del foto USA, per indagare sugli sviluppi che vedrebbero coinvolto Sean Combs (ovvero Puff Daddy).
In ogni caso va detto che Tupac Shakur è sempre stato un artista diverso dagli altri, un artista che all'epoca prese posizioni politiche precise, capace di scrivere testi poetici e densi di significati, legato alla "sua" gente come nessun altro. Ecco allora che di fronte a un personaggio del genere che, ricordiamolo, ufficialmente è stato ucciso a colpi di pistola a Las Vegas nel 1996, ogni teoria può sembrare verosimile, per quanto azzardata sia.
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Il processo contro Puff Daddy non è ancora iniziato ma già si ha il sentore di essere di fronte al caso del secolo. Ora anche 50 Cent ha annunciato che produrrà per Netflix un documentario sulla vicenda giudiziaria deflagrata in seguito a quanto successo durante gli ormai celebri "white party", le feste sfrenate e senza regole organizzate da Puff Daddy nelle sue ville di Miami e Los Angeles. Ma 50 Cent non si è fermato qui perché ha detto pubblicamente che dietro alla mai chiarita morte di Tupac Shakur ci sarebbe proprio Diddy, colpevole all'epoca di aver addirittura messo una taglia di 1 milione di dollari sulla testa di Tupac. Situazione sempre più tesa con notizie e scandalo che ormai saltano fuori a ritmo frenetico e che stanno facendo tremare tutta Hollywood, non solo il mondo dell'hip hop a stelle e strisce (da Beyoncé a Justin Bieber, da Leonardo Di Caprio a Michael Jordan). In questo nuovo episodio di True Crime Diaries Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro tornano ad affrontare questo caso ancora in divenire che affonda le sue radici non solo nella mentalità del ghetto tipica di un certo tipo di hip hop, ma anche in dissing antichi ma mai dimenticati come quello tra Tupac Shakur e Notorious BIG.
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Venerdì 27 settembre il corpo di Francesco Vinci è stato riesumato nel cimitero di Montelupo Fiorentino. Si cerca di capire se il cadavere trovato carbonizzato in un'auto nel 1993 è effettivamente quello di Francesco Vinci, indagato nei primi anni '80 come possibile Mostro di Firenze. Erano gli anni della cosiddetta pista sarda che a lungo interessò tutto il clan dei Vinci, sardi residenti in Toscani e originari di Villacidro. Ma se venisse provato che quello sepolto a Montelupo Fiorentino non fosse quello di Vinci cambierebbe qualcosa per la storia del Mostro di Firenze? Va ricordato infatti che quando morì Vinci era già stato escluso dalle indagini dato che la pista sarda era stata archiviata dalla procura. Di sicuro il risultato di questa analisi genetica farà discutere a lungo il mondo dei mostrologi... Jacopo Pezzan e Giacomo Brunoro tornano ad affrontare il caso del Mostro di Firenze cercando di leggere tra le righe di una vicenda che continua a stupire.
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Quello di Puff Daddy sarà il più grande scandalo della storia della musica? Molto probabilmente sì tanto che c'è tutta Hollywood che se la fa sotto in attesa che inizi il processo. Le accuse da cui si deve difendere Sean Combs (vero nome di Puff Daddy) sono pesantissime, tanto che i giudici hanno negato all'artista e produttore statunitense la possibilità di uscire su cauzione, nonostante Diddy avesse offerto 50 milioni. Il rapper, arrestato lo scorso 16 settembre, è accusato di abusi e violenze su molteplici vittime e di tutta una serie di reati gravissimi. Da quando Puff Daddy è stato arrestato poi si sono moltiplicate le denunce a suo carico e il coinvolgimento di molti personaggi noti. Secondo gli atti di accusa, il rapper, che si continua a dichiarare non colpevole, avrebbe organizzato orge con personaggi famosissimi (e insospettabili!) all’interno delle quali alcune donne erano costrette ad assumere sostanze stupefacenti e avere rapporti sessuali mentre venivano filmate a loro insaputa. Questi i nomi di alcuni dei vip coinvolti: Paris Hilton, Ashton Kutcher, Leonardo Di Caprio, Justin Bieber, Khloe Kardashian, Jennifer Lopez... insomma, prepariamo i popcorn per quello che si preannuncia come il più grande tsunami che abbia mai investito il mondo dello show business americano.
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Mostro di Firenze, Scopeti resta il delitto chiave: si riaprirà il processo? Torniamo ad affrontare il caso del Mostro di Firenze dato che da più parti si è parlato di una perizia che retro-daterebbe il delitto di Scopeti, ovvero quello del 1985. Come tutti gli appassionati sanno la data effettiva di quel delitto è molto discussa perché tutto il processo ai compagni di merende si regge sul fatto che Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili siano stati uccisi la notte tra l'8 e il 9 settembre 1985. Ma queste nuove perizie sulle larve, perizie peraltro non sono una novità perché già in passato ne sono state effettuate almeno due di questo tipo, possono davvero far riaprire il processo?
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