Episódios
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L'accordo stragiudiziale tra Wada, l'agenzia mondiale antidoping, e Jannik Sinner ha chiuso giuridicamente un caso che si trascinava da quasi un anno. Tre mesi di sospensione, che scadono appena in tempo per permettere al numero uno del mondo di partecipare al Master 1000 di Roma.
Più ancora della sostanza dell'accordo, è la presenza di commenti sbilenchi (di giocatori e giornalisti) a intossicare il dibattito su una questione che è troppo tecnica per essere lasciata al "buon senso comune" o all'opinione del pubblico: non si può andare a voti o a maggioranza, quando si trattano casi complicati. Nello sport e anche altrove.
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Estão a faltar episódios?
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In questa nuova sessione di Q&A, cinque domande che passano dalle misure dei tornei (che diventano sempre più lunghi, addirittura uno Slam con inizio al sabato e neppure la domenica!) ai giocatori più alti e più bassi della storia.
Con un paio di digressioni sul Sudamerica e sui gusti personali in tema di trasferte.
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Jannik Sinner è tornato dall'Australia come re del tennis, scatenando il tripudio nazionale. Non si è presentato all'udienza con il presidente della Repubblica, per riposare.
Ora: esiste una posizione che non sia schierata tra la santificazione di un campione e il moralismo un tanto al chilo? E se fosse, semplicemente, che un tennista è (deve essere?) un egocentrico, per funzionare al meglio?
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Questa puntata è un duetto con Riccardo Bisti, firma e voce nota agli appassionati di tennis. Con lui abbiamo affrontato, nel rush finale degli Open d'Australia, tre argomenti:
1) L'odio-amore dei tifosi nei confronti di Novak Djokovic
2) La faccenda Goat, ora che anche la carriera del serbo si avvia a conclusione
3) La vicenda del tennis in chiaro: è giusto che tutti possano vedere Sinner gratis? Se sì, dove e quando?
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La prima settimana dello Slam di gennaio ha portato con sé una lista di nomi notevoli tra i ragazzi under 21: tra loro Michelsen, Mensik, Tien, Basavareddy, Fonseca.
Ne parlo con Marco Bucciantini, voce del calcio di Sky e del tennis per Eurosport - e socio d'avventura in GonzoTennis.
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In questa prima puntata del 2025 rispondo ad alcune vostre domande, compresa la querelle Kyrgios-Sinner, i giornalisti social (e a-social), il doppio e...
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Con il tennis fermo, un raccontino natalizio delle peripezie di un giovane giornalista che si occupa di tennis e, dalla campagna, approda in città - per poi tornare in campagna. Tra gente che, al supermercato, lo scambia per un promoter Sky, antennisti interdetti, direttori di banca basiti e imprenditori locali che considerano TeleCupole il massimo approdo cui aspirare.
Per approfondire: il profilo agritennistico di Instragram di EffeEffe
Parlare al silenzio - La mania di raccontare il tennis
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In questa puntata vi parlo di un capitolo del mio libro, "Parlare al silenzio - La mania di raccontare il tennis" dedicato al prossimo giro del mondo che già inizia a fine dicembre: il tennis australiano commentato da Milano. Tra hotel rumorosi, dormite improvvide in metropolitana, afonie, maratone, palpebre calanti al quinto set e spalle tecniche più e meno virtuose.
Una citazione d'onore per colei che mi sta salvando fiato e corde vocali, la straordinaria Daniela Caggiano, oste-voice coach che mi ha raccolto da terra le corde vocali e risvegliato il dormiente diaframma.
https://www.addeditore.it/catalogo/federico-ferrero-parlare-al-silenzio/
https://www.instagram.com/daniela.caggiano/
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In questa puntata rispondo alle vostre domande sul nuovo pubblico del tennis (e i nuovi cosiddetti esperti), Federer mancino (sì, proprio così), le affinità e divergenze tra giurisprudenza e il tennis e sulla ripetibilità di una impresa che, nel tennis maschile, manca dal 1969.
Se volete leggere il mio ultimo libro:
https://www.addeditore.it/catalogo/federico-ferrero-parlare-al-silenzio/
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Cosa chiedere di più al 2024? Un viaggio segnato dai momenti più belli del tennis della stagione, con l'Italia protagonista dappertutto. E un ricordo personale di una partita non tra le più citate dell'anno, vista da bordocampo...
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Con Fabio Colangelo, compagno di telecronache, coach di Lorenzo Sonego, milanese di nascita e torinese di adozione abbiamo parlato dell'effetto Sinner in Italia (anche nei circoli), della gara nella gara per le Finals da qui al 2030 tra Torino e Milano, della Coppa Davis e della prossima stagione con il suo pupillo, che sta per arrivare all'età della maturità.
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Luciano Darderi è uno dei newcomer del 2024, passato dalla 130esima posizione mondiale a febbraio a un best ranking di numero 32 ATP. Ha vinto un titolo nel Tour maggiore, ha fatto le prime esperienze nei tabelloni principali Slam, ha sfidato Sasha Zverev a Roma... Di tutto questo - e di tanto altro - ha parlato in questa puntata, intervistato dall'host del podcast Federico Ferrero
La colonna sonora di Sete di tennis è tratta da:
https://uppbeat.io/t/moire/new-life
License code: FKZGOZX7MUIAMJQY
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La passione per il tennis (e per Roger Federer), la serie "Una squadra", la folle idea di comprarsi Il Tennis Italiano, i film e le biografie tennistiche, il (ri)boom del tennis in Italia con Sinner. Il tutto con Domenico Procacci, produttore, editore, fan del nostro sport e tanto altro. Enjoy!
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La domanda più strana di questa puntata me l'ha fatta Alessandro: esiste una questione mimetismo nel tennis? Si parla anche dei dolori del ritirato Thiem, degli Slam di Sinner e del pubblico francese del tennis (e sì, pure di quello italiano).
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In questa puntata parliamo dell'esibizione Six Kings Slam: che valore ha? Ha ragione chi la considera come un qualunque grande torneo? O chi la denigra perché è costruita solo sul denaro?
Rispondo poi a un paio di altre vostre domande: chi avrebbe meritato di vincere uno Slam tra i grandi giocatori del recente passato "bloccati" dai Big Three? E qual è il colpo del tennis che amo di più?
La colonna sonora di Sete di tennis è tratta da:
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Questa puntata è dedicata, sulla scorta del successo di Jannik Sinner a Shanghai e della certezza di chiudere l'annata al numero uno del mondo, al concetto di grandezza nel tennis.
La colonna sonora di Sete di tennis è tratta da:
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Questa puntata è dedicata a Lea Pericoli, morta a Milano a 89 anni, donna che sia nel tennis - soprattutto nazionale, per i risultati, ma internazionale per altri versi - sia nel giornalismo ha abbattuto molte barriere.
La seconda parte è una risposta alla boutade di Mats Wilander, secondo cui il tennis di Alcaraz e Sinner supera quello di Federer, Nadal e Djokovic.
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Dopo il weekend di Laver Cup e la vittoria di Team Europe, qualche considerazione sullo stato di salute della competizione: il ruolo dei capitani, il senso di Europa contro Resto del mondo, la presenza - e assenza - dei migliori.
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Sperando di aver sistemato i guai microfonici, una puntata dedicata ad alcune domande che ho ricevuto in questi giorni. Si è appena chiusa la fase settembrina di Coppa Davis (funziona? Piace? Va ri-riformata?), incombe la Laver Cup (priva delle stelle delle prime edizioni) e non manca molto alle Finals di Torino (dichiarate un non-obiettivo da Djokovic).
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