Episódios
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Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con l’aiuto prezioso di Dario Nesci.
Questo episodio è realizzato in collaborazione con buddybank powered by UniCredit.
La Morgana di questo episodio è Suzanne Noël, medica brillante e pioniera della chirurgia plastica, che nella Francia a cavallo tra ‘800 e ‘900 rivendicò il diritto di essere giovani e belle. Fu la prima a intuire l'importanza che il ruolo della chirurgia estetica poteva rivestire nella vita di una donna, nel suo percorso di autodeterminazione e affermazione di sé. -
Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con l’aiuto prezioso di Dario Nesci.
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La nuova Morgana è Amanda Lear, arriva dal paese di molto lontano e per diventare regina ha attraversato le porte più magiche del Novecento, innovando l’immaginario della moda, della musica, della tv e dell’erotismo. Con il suo corpo ha vissuto una fiaba postmoderna: quella che c’era una volta e che c’è ancora. -
Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con l’aiuto prezioso di Dario Nesci.
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La Morgana di questo episodio è Elena Ferrante. La scrittrice de "L'Amica Geniale" ha portato via il suo corpo dal discorso pubblico e ha impedito in ogni modo, con costanza pluridecennale, che la sua realtà fisica diventasse una gabbia o una chiave univoca di lettura della sua esistenza. Rompendo il dogma dell’apparire a tutti i costi, ha stabilito che l’unico corpo che vuole esporre è quello del suo testo. -
Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con l’aiuto prezioso di Dario Nesci |
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Nelle storie delle sorelle Wachowski puoi essere tutto ciò che vuoi.
Pensiamo a Matrix, che Lilly stessa ha definito come un’allegoria/manifesto dell’esperienza di non riconoscersi nel proprio sesso biologico, dicendo “È una saga nata dalla furia contro ogni forma di oppressione. E quella furia irrequieta era relativa al fatto che io per prima mi sentivo oppressa. Mi forzavo di reprimere me stessa”. È anche grazie a Lana e Lilly se oggi possiamo reprimerci sempre meno. -
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Com'è riuscita una ragazza di 25 anni a tracciare le fondamenta di un mondo che poi abbiamo abitato in tantissimi, scrivendo una saga che ha venduto cinquecento milioni di copie e che le ha permesso di essere la prima persona a diventare miliardaria grazie ai suoi libri?
Ci è riuscita aspettando un treno in ritardo. I treni, nella vita di J.K. Rowling, sono fondamentali.
E di treni, magie e identità parliamo con Drusilla Foer, nostra ospite. -
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In una Francia in cui il codice napoleonico considera le donne “affette da debolezza fisica e intellettuale”, negando loro i diritti civili e politici, una vedova di 27 anni ha creato il suo regno, partendo da poche bottiglie di champagne, e ha attraversato la Rivoluzione Francese, l'Impero Napoleonico, la Restaurazione e il Secondo Impero, portando fino a noi le sue elegantissime bollicine, firmate Veuve Clicquot.
Di imprenditoria femminile parliamo con Cristina Fogazzi, l'estetista cinica che di imperi se ne intende. -
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Cosa succede quando sei una fabbrica di denaro, ma il padrone della fabbrica non sei tu? Dai potere a una nazione, la fai esistere geograficamente nell'immaginario del mondo, ma non hai la libertà di intestarti ciò che tu stesso produci.
Le Morgane raccontate fino ad ora hanno saputo produrre molto reddito e sono riuscite a goderne. Nadia Comăneci, la più giovane atleta di sempre ad aver vinto un titolo olimpico entrando nella leggenda con il suo 10, ha attraversato una situazione specularmente opposta, perdendo il diritto a essere proprietaria persino del suo corpo.
Con Asia Argento parliamo di cosa vuol dire essere una ragazzina prodigio, di empowerment imprenditoriale femminile e di #MeToo. -
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Ci sono Morgane che si sono poste di fronte al mondo come forze della natura, personalità carismatiche e controcorrente che le hanno fatte riconoscere come le persone più interessanti in ogni stanza in cui sono entrate. Angela Merkel è precisamente il contrario: se si trova lì è perché nessuno l’aveva vista arrivare e, quando si sono accorti di lei, era troppo tardi per provare a fermarla. E intanto la Cancelliera tedesca ha cambiato la Germania, e anche l'Europa.
Ne parliamo con Maria Laura Rodotà. -
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Bey, B., Queen B., Princess of Pop, Yoncé, Queen Bey, Honey B.Oltre a Daenerys Targaryen la spezzatrice di catene – Beyoncé è sicuramente una delle Morgane con più soprannomi, tra quelle che abbiamo raccontato. E lei, come Khaleesi è un’incendiaria, fa bruciare tutto quello che ha attorno, lo accende, ma non si scotta. Beyoncé è, soprattutto, una Morgana politica. Ascoltare per credere.
Ne parliamo insieme a Pietro Turano. -
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La Morgana di questo mese, Francesca Sanna Sulis, partendo da dei bachi da seta e dalla periferia di una colonia monarchica, è stata capace di liberare sé stessa dal ruolo imposto, di dare libertà alle persone a cui aveva insegnato un mestiere e fornito istruzione e persino a contribuire a dare un pezzo di libertà in più alla sua terra. Dalla Sardegna del ‘700 è arrivata, con i suoi fili sottili, a conquistare la Russia e Caterina la Grande, e a immaginare un mondo tessuto dalle donne.
Ne parliamo insieme a Maria Luisa Frisa. -
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La Morgana di questo mese arriva dal West, pioniera secondo le sue regole e prostituta secondo quelle di tutti gli altri. Pearl de Vere - questo è il nome dal suono francese con il quale si è ribattezzata, metà gioiello e metà croissant - ha creato il bordello più costoso e ambito di tutta la West Coast, e lo ha fatto per crearsi soprattutto una vita che le corrispondesse. La storia di Pearl ci è arrivata da Lia Celi: è infatti una delle sue stupende “sporche donnine”, ed è Lia la nostra ospite, per parlare insieme di chi ha rivendicato con fierezza la volontà di declinare il desiderio in modo progettuale, facendone un ricco mestiere. -
Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri |
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La Morgana di questo mese, Helena Rubinstein, è partita da dodici vasetti di crema. Con quelli ha gettato le fondamenta della cosmesi moderna, costruendo un impero mondiale di bellezza, con a capo se stessa.
«Non esistono donne brutte, solo pigre», amava ripetere sempre Helena. Grazie al suo lavoro l’emancipazione femminile è passata anche attraverso la rivendicazione del diritto alla bellezza.
Di indipendenza, meraviglia e beauty parliamo con la make up artist Alessandra Angeli. -
Di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri |
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La Morgana di questo mese, cresciuta sotto una pioggia di bombe e pregiudizi, ha fondato una città - Loppiano - ma questa non è nemmeno la cosa più rivoluzionaria che ha fatto. Perché Chiara Lubich si è divertita a cambiare il mondo, gettando le basi di un nuovo modello dello stare insieme, cambiando nel frattempo anche la Chiesa. Lo ha fatto con i Focolari, giocando la sua partita più importante e innovativa anche in campo economico. Di economia di condivisione, e di molto altro, parliamo con chi di finanza ne sa moltissimo: Guido Maria Brera. -
di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri |
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La Morgana di questo mese è Oprah Winfrey, la prima afroamericana a diventare miliardaria, proprietaria di un canale satellitare, di una casa di produzione e di una casa editrice. Il suo magazine, “O”, vende ogni mese milioni di copie. Il suo programma – l’Oprah Winfrey Show – è stato, per 25 anni, il talk più seguito della tv americana. C’è da prendere appunti ogni volta che parla, Oprah, soprattutto quando dice: “Pensa come una regina, una regina non ha paura di cadere”. E Oprah ha sempre ragione.
Di come si costruisce un’intervista empatica, e altrettanto barbarica, ne parliamo con la nostra ospite: Daria Bignardi. -
di Michela Murgia |
La Morgana di questo mese è Jean Rhys, pseudonimo di Ella Gwendolen Rees Williams, scrittrice britannica di origini caraibiche che conobbe il successo solo a 76 anni, nel 1966, quando fu pubblicato il suo romanzo Il gran mare dei Sargassi, geniale prequel di Jane Eyre di Charlotte Bronte. Il gran mare dei Sargassi diventò un libro di denuncia e un testo fondamentale per la letteratura e per il femminismo, ma Jean Rhys non lo ha scritto per fare la rivoluzione letteraria o quella ideologica. Lo ha scritto perché quella era la sua storia e dare voce alla protagonista era il modo più forte per restituirla anche a se stessa. -
di Michela Murgia | Abbiamo registrato questa puntata di Morgana nelle nostre case, in quarantena. In un momento in cui ci troviamo privati della nostra libertà, serviva qualcuna che fosse più libera di tutte, e che riassumesse in sé tutta la folle anarchia che non ci possiamo permettere ora, per senso di responsabilità e amore reciproco.
Un buon modo per abbattere la paura è seguire chi paura non ce l’ha, per questo abbiamo deciso di affidarci a Pippi Calzelunghe e alla sua creatrice, Astrid Lindgren.
Pippi è la bambina più elettrica del mondo, fortissima, molto bugiarda, semi analfabeta, sfrontata, felice di vivere sola con un cavallo a pois e una scimmietta. E Astrid, è una che è riuscita a far cadere il governo con una fiaba. C’è da imparare molto, da queste due… -
di Michela Murgia | La mia vita professionale è appesa a un filo" diceva Elsa Schiaparelli, la Morgana di questo mese che scappa dall’aristocrazia romana per diventare la regina dei surrealisti e dei dadaisti. Per lei un vestito è un pensiero, territorio per raccontarsi e ridefinirsi, disegnare perimetri per acquistare centimetri, spalle e sicurezza.
Ospite dell'episodio, che ci aiuta a raccontare di come Elsa abbia tessuto insieme l’arte e la moda, è Cristiana Collu, storica dell'arte italiana e direttrice della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma. -
di Michela Murgia |
“Ho dietro di me millenni di silenzi, di tentativi di poesia, di pani delle feste, di fili di telaio”, così si raccontava Maria Lai, artista sarda, che con la sua performance "Legarsi alla montagna" ha ricucito Ulassai, il suo paese d'origine, con quello che passerà alla storia come il primo atto di Arte relazionale.
Maria Lai è la Morgana di questo mese.
Per capire quanto è difficile legare un paese, congiungere gli abitanti di una piccola comunità, bisogna provare a guardarli davvero, e a "salvarli con gli occhi", come ci racconta Franco Arminio, poeta, scrittore e paesologo, ospite dell'episodio. -
di Michela Murgia |
La Morgana di questo mese è... un “Morgano”. Perché la scelta di raccontare un uomo? Perché Stephen King ci ha regalato Morgane fondamentali con i suoi libri: Carrie, Annie Wilkes, Bev, Dolores... sono donne spaventose, perché sono soprattutto donne spaventate.
Le donne che racconta sono abituate alla violenza, nel senso che la subiscono, ritenendola a tratti persino normale: ci sono cresciute in mezzo, l’hanno respirata da sempre. Quello che a un certo punto fanno, semplicemente, è reagire.
King, uno degli scrittori più femministi della letteratura moderna, fa giustizia a secoli di letteratura misogina. Ospite dell’episodio: la scrittrice e giornalista Loredana Lipperini, kinghiana ad honorem. -
di Michela Murgia |
Per la Morgana di questo mese partiamo da una casa delle bambole.
Perché Frances Glessner Lee, nata alla fine dell‘Ottocento, utilizza gli strumenti a cui può accere (la pittura, il ricamo, la miniatura) per diventare la capa di un mondo di uomini. Con i suoi diorami di bambole morte, preconizzerà la realtà virtuale nel crimine, diventando la prima capitana della polizia femminile negli Stati Uniti.
Sarà proprio la vita di Frances a ispirare il personaggio di Jessica Fletcher in “Murder, She Wrote”.
Dunque, è una puntata/Matrioska, che parte dalla vita di Frances, per dar vita a Jessica Fletcher, che contiene la vita di Angela Lansbury.
Di tutte queste vite parliamo con la scrittrice Caterina Bonvicini. - Mostrar mais