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  • Lunedì 13 maggio partirà il suo primo tour in Sardegna: “In… canto di Donna”

    Venerdì 5 aprile, una data da ricordare, per Diana Puddu, la vincitrice di The Voice Senior 2024. Nasce nel 1963 a Cagliari, cresce e vive tutt'ora a Quartu, è sposata e ha un figlio di nome Corrado, un ragazzo di 29 anni. Ha dedicato tutta la vita alla famiglia senza mai abbandonare il suo sogno, coltivare la passione per il canto e così grazie al marito, Paride Pusceddu, che ha iscritto Diana al talent, di nascosto, una bella sorpresa per lei, ha potuto realizzarlo.

    "The Voice Senior, un'esperienza davvero emozionante per me - afferma Diana Puddu-, tutto quel pubblico che mi ascoltava con attenzione e partecipazione, le bellissime parole che il mio coach, Gigi D'Alessio, ha usato nei miei confronti, l'hanno resa indimenticabile".

    A sessantuno anni ci insegna che non bisogna mai arrendersi davanti ai propri obiettivi infatti la vittoria a The Voice le permetterà di pubblicare uno dei pezzi cantati nel programma o un inedito con l'etichetta discografica Warner Music Italia. Tra quelli che l'hanno resa nota ricordiamo: la canzone che ce l'ha fatta conoscere "Ti sento dei Matia Bazar", "Un'emozione da poco" e "È tutto un attimo" di Anna Oxa.

    “In… canto di Donna”

    Lunedì 13 maggio, a Tratalias presso la piazza chiesa borgo medievale, parte il suo primo tour, “In… canto di Donna”, un viaggio immersivo tra le più belle voci femminili della musica leggera italiana del passato e non solo.

    "Cominceremo il tour estivo in Sardegna per poi proseguire nelle piazze delle città italiane- conclude- la prima data sarà a Tratalias, non sarò sola infatti al mio concerto,“In… canto di Donna”, un progetto a cui tengo molto e mi rende felice, sarò accompagnata da una band di sette elementi . Nel corso della serata darò voce ad alcuni brani delle nostre interpreti italiane di un tempo, ma anche quelle attuali che ho scelto personalmente".

  • Finalmente online dagli studi di Unica Radio il video della settima puntata del primo Podcast Sardo sulla musica emergente Megaphonia

    Finalmente online la nona puntata di Megaphonia dagli studi di Unica Radio; ti portiamo in un viaggio attraverso il panorama musicale sardo, Italiano e Internazionale.

    Entusiasti per un'altra mega puntata di Megaphonia Podcast Scouting negli studi di Unica Radio con una delle cantanti di spicco della nostra realtà sarda. Una voce che entra nell'anima come una carezza piena d'amore e passione, la grandissima Azzurra Parisi.

    Cantautrice sarda, inizia il suo percorso artistico all’età di 11 anni, come danzatrice.A 16 anni entra a far parte del coro gospel C.G.S. BLACK SOUL Gospel Choir di Cagliari, esibendosi in tutta tutta la Sardegna e in diversi festival internazionali Gospel. Collaborando con artisti di fama internazionale come Junior Robinson, Kirisma Evans, Lois Kirby.

    Nel 2009 inizia un percorso di studio della voce artistica, prima con Sergio Calafiura, poi con Elisa Turlà (Evt Estill Voicecraft), che la porta a intraprendere la carriera di insegnante di canto moderno individuale, corale e musical theatre (Accademia Internazionale del Musical, ALTERAZIONI scuola di musica).Parallelamente si dedica allo studio della recitazione con Emanuele Diana e Juri Orrù, e del trattamento audio con l’ingegnere del suono Enrico Kikko Sesselego.

    Entra a far parte di diverse compagnie teatrali cagliaritane come cantante, danzatrice, attrice e sceneggiatrice, portando in scena musical e spettacoli di teatro immersivo nel ruolo di performer, tutor e tecnico audio.

    Lavora nell’intrattenimento musicale come solista e corista in numerose Live Band di spicco del panorama sardo e accompagna come corista e vocalist artisti nazionali (Entics, Sa Razza, Neja, Momar Gaye & Zaman, Randy Roberts, Farees), sia dal vivo che in studio di registrazione.

    Ha pubblicato 2 lavori discografici, “BLUE EYED SOUL” EP (2014) e “MY SIDES” (2017).

    Attualmente Azzurra, che studia canto jazz al Conservatorio di Cagliari, sta lavorando ai prossimi singoli in squadra con Sonada Music.

    Un grande ringraziamento va inoltre alla grandissima e giovane pittrice Alice Pasetto, che durante la puntata ci illuminerà lo sguardo e l'animca con le sue meravigliose opere. Un talento dal futuro radioso.

    Musicista ospite: Azzurra Parisi

    Artista ospite: Alice Pasetto

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  • Ai microfoni di Unica Radio Giulia Giorgi ci racconta le anteprime dell' Hip Hop Cine Fest: un festival per celebrare l'universo Hip Hop attraverso il grande schermo

    L'11 e 12 maggio la Casa della Cultura di Roma ospiterà la seconda edizione dell'Hip Hop Cine Fest. Un evento imperdibile per gli appassionati di cinema e cultura Hip Hop. Il festival si propone di esplorare le diverse sfaccettature di questa cultura universale attraverso il linguaggio potente del cinema, con un programma ricco di proiezioni, incontri e workshop.

    Proiezioni, premi e opportunità per i giovani talenti

    Al centro del festival ci saranno le proiezioni di film selezionati da una giuria di esperti internazionali. I film spazieranno per tutti i generi cinematografici, raccontando storie che abbracciano l'ampio spettro della cultura Hip Hop, dalla musica alla breakdance, dalla street art alla moda.

    Oltre alle proiezioni, l'Hip Hop Cine Fest offrirà diverse opportunità ai giovani cineasti. Saranno organizzati workshop con professionisti del settore, concorsi a premi e momenti di networking, per dare ai talenti emergenti la possibilità di crescere e confrontarsi.

    Un evento per la comunità e per la cultura

    Non è solo un festival cinematografico, ma un vero e proprio evento per la comunità. Un'occasione per riunire gli appassionati di cultura Hip Hop, creare nuove connessioni e approfondire i temi più importanti legati a questo movimento, dalla sua storia alle sue sfide attuali.

    Durante il festival si terranno dibattiti, tavole rotonde e conferenze con la partecipazione di artisti, studiosi e attivisti. Un'opportunità unica per conoscere nuove prospettive e riflettere sul ruolo della cultura Hip Hop nella società contemporanea.

    Un appuntamento da non perdere

    L'Hip Hop Cine Fest è un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del cinema e della cultura Hip Hop. Un'occasione unica per immergersi in un mondo ricco di creatività, energia e passione. Un evento che celebra la forza e la vitalità di questa cultura universale, che continua ad evolversi e ad ispirare generazioni di artisti e attivisti in tutto il mondo.

  • Ai microfoni di Unica Radio l'ingegner Isabella Ligia ci racconta il progetto TAP incentrato sullo sviluppo di città più resilienti e adattabili

    Le città di oggi si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, legate all'inquinamento atmosferico, alla congestione del traffico e all'impatto del cambiamento climatico. In questo contesto,il progetto TAP si occupa di pianificare la mobilità urbana diventando un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile e resiliente delle città del futuro.

    Il progetto Triple Access Planning and Uncertain Futures (TAP) si propone di rispondere a queste sfide, definendo un nuovo modello di pianificazione della mobilità urbana basato sul concetto di "Triple Access". L' approccio del progetto TAP mira a garantire che tutti i cittadini abbiano accesso a una varietà di opzioni di mobilità, tra cui il trasporto pubblico, il trasporto privato e il trasporto attivo (come la bicicletta e la camminata).

    Un modello flessibile per un futuro incerto

    Il progetto TAP riconosce che il futuro è incerto e che le città devono essere in grado di adattarsi a cambiamenti imprevisti. Per questo motivo, il modello Triple Access è progettato per essere flessibile e adattabile, in modo da poter essere modificato in risposta a nuove esigenze e sfide.

    Il progetto ha sviluppato una serie di linee guida per aiutare le città a implementare il modello Triple Access. Queste linee guida includono raccomandazioni su come coinvolgere le parti interessate, come valutare le diverse opzioni di mobilità e come pianificare infrastrutture resilienti.

    Un progetto con un impatto concreto

    Il progetto TAP ha già avuto un impatto concreto su diverse città europee. Ad esempio, la città di Cagliari ha utilizzato il modello Triple Access per sviluppare il suo nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

    Il progetto TAP è un esempio di come la ricerca e l'innovazione possono essere utilizzate per affrontare le sfide complesse della mobilità urbana. Il modello Triple Access offre un nuovo approccio alla pianificazione della mobilità che può aiutare le città a creare un futuro più sostenibile, vivibile e resiliente.

  • Martina Mura, sarta talentuosa originaria di Isili, ha trovato nella cucitura non solo una professione, ma anche una fonte di ispirazione e realizzazione personale. Cresciuta in un ambiente dove la tradizione sarda era parte integrante della vita quotidiana, Martina ha ereditato la passione per l'artigianato tessile dalla madre, aprendo così le porte a un mondo di creatività e tradizione.

    Martina Mura e il profondo legame con la Tradizione

    Martina Mura attinge alla ricca tradizione tessile sarda per creare le sue opere uniche e affascinanti. Ogni pezzo che esce dalle sue mani è permeato di storia e cultura, riflettendo il patrimonio artigianale della Sardegna. Dai tessuti pregiati ai motivi tradizionali, le sue creazioni incarnano l'essenza stessa della terra da cui proviene. Attraverso il suo lavoro, si impegna a preservare e valorizzare le antiche tecniche di cucitura che caratterizzano la sua regione, trasmettendo così l'amore e il rispetto per la tradizione alle generazioni future. Oltre al rispetto della tradizione, Martina Mura si concentra anche sull'innovazione e soprattutto sulla sostenibilità, un tema che in questo settore è diventato fondamentale.

    Creare per Trovare Sé Stessi

    Per Martina, la creazione non è solo un mestiere, ma anche un'esperienza terapeutica e di autorealizzazione. Creare un capo di abbigliamento o un accessorio non è solo una questione di estetica, ma anche di connessione con il proprio essere interiore. Martina trova pace e soddisfazione nel processo creativo, dove trasformare un semplice pezzo di stoffa in un'opera d'arte diventa un viaggio verso la scoperta di sé stessa. Ogni ago piantato e ogni cucitura eseguita è un passo verso la realizzazione personale, consentendole di esprimere il suo "io" più autentico attraverso l'arte della sartoria.

    Martina Mura incarna l'essenza dell'artigianato tradizionale sardo, mescolando maestria tecnica con una profonda connessione emotiva. Attraverso le sue creazioni, porta avanti il ricco patrimonio culturale della sua terra natale, mentre trova pace e realizzazione nel processo creativo. Con la sua dedizione alla tradizione e alla creatività, Martina continua a ispirare e ad incantare coloro che apprezzano il valore dell'artigianato fatto a mano.

  • Il costruttore lego Maurizio Lampis conduce una mostra sui Lego a Quartu Sant'Elena

    Maurizio Lampis è co direttore della mostra sui mattoncini lego visitabile sino al 5 Maggio all'ex Convento dei Cappuccini a Quartu Sant'Elena.Prima membro di una squadra di calcio nell'isola, poi agente di commercio, si appassionò sin da piccolo alle costruzioni con i mattoncini.Galeotto fu un castello medievale, regalatogli dal padre quando aveva sei anni: il primo dei tanti che avrebbe costruito fino ai sedici. A quell'età, ripose i mattoncini da una parte, come spesso accade, per dedicarsi ad altre attività. Tuttavia, tempo dopo, quasi per caso li riprese in mano, realizzando una costruzione nata unicamente dalla sua inventiva, postata sui social. Da lì non si sarebbe più fermato: notato da uno sponsor, partecipò ad una mostra a Jesolo. Sulla scia dei successi a cui lo stava portando la sua passione, decise infine di fondare l'associazione Karalisbrick, che accoglie gli amanti dei lego nell'isola.

    Costruzioni dal retrogusto isolano

    Lampis, sulla scia del successo, ha realizzato mostre in tutta l'isola. I comuni lo invitano, commissionandogli spesso, fra le altre, opere che rappresentino luoghi d'interesse del territorio di riferimento.Ciò si è esteso anche al di fuori della Sardegna: durante una vacanza a Trani, ha avuto modo di apprezzare il luogo, decidendo di omaggiarlo. Ciò si è tradotto nella realizzazione di una scultura che ne raffigura la Cattedrale, per la cui realizzazione sono stati necessari 6 mesi e 80 000 mattoncini.Il suo progetto più ambizioso riguarda un "Giro d'Italia", che includa ogni regione nella penisola con un suo simbolo. Esempi degni di nota sono una rappresentazione della Fontana di Trevi per il Lazio, Piazza San Marco per il Veneto e la Basilica di Bonaria per la sua Sardegna.Immancabili i soggetti legati alla sua appartenenza isolana, da Sant'Efisio a Gigi Riva.

  • Tra intrighi e passioni: l'opera buffa di Gioachino Rossini

    L'Italiana in Algeri, nata dalla penna geniale di Gioachino Rossini, è un'opera buffa in due atti che narra le vicende di Isabella, una giovane italiana rapita dai pirati e portata ad Algeri nell'harem del Bey Mustafà. L'opera, intrisa di umorismo, equivoci e colpi di scena, celebra l'astuzia femminile e il trionfo dell'amore sulla tirannia.

    Un intreccio ricco di colpi di scena

    Isabella, determinata a ricongiungersi con il suo amato Lindoro, schiavo del Bey, escogita un piano astuto. Finge di sottomettersi al volere di Mustafà, seducendolo con la sua bellezza e intelligenza. Allo stesso tempo, orchestra una fuga con l'aiuto di Lindoro e Taddeo, un altro schiavo italiano che si finge lo zio di Isabella.

    L'astuzia femminile come arma di riscatto

    L'opera mette in luce l'intelligenza e la scaltrezza di Isabella, capace di manipolare il Bey e sovvertire i ruoli di potere. Attraverso la sua astuzia, Isabella non solo conquista la sua libertà, ma rivendica anche la propria dignità di donna in un contesto maschilista.

    Un lieto fine all'insegna dell'amore

    Nel finale, dopo una serie di equivoci e peripezie, Isabella e Lindoro riescono a fuggire da Algeri e ricongiungersi. L'opera si conclude con una celebrazione dell'amore e della libertà, sottolineando l'invincibile forza di questi sentimenti.

    L'Italiana in Algeri: un capolavoro senza tempo

    Con la sua musica vivace, i personaggi ben delineati e l'intreccio ricco di spunti comici, L'Italiana in Algeri continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. L'opera rappresenta un esempio magistrale del genio di Rossini, capace di coniugare divertimento e riflessione in un capolavoro senza tempo.

  • Il 3 maggio 2024, Omar Pedrini, iconico cantautore e storico frontman dei Timoria, si esibirà al Teatro Massimo di Cagliari con "Viaggio tra parole e musica". Un concerto-evento che unisce musica, letteratura e poesia, in un'esperienza immersiva e coinvolgente.

    Omar Pedrini: un viaggio tra ricordi e successi

    Lo spettacolo ripercorre i momenti salienti della carriera di Pedrini, dagli esordi con i Timoria ai successi da solista. Attraverso aneddoti, racconti emozionanti e tanta ironia, Pedrini porterà il pubblico in un viaggio attraverso la sua musica e la sua vita. Non mancheranno i brani più iconici,Omar ripercorre i momenti più significativi della sua carriera in Italia e nel Regno Unito con racconti pregni di emozione ed anche ironia intervallando i pezzi salienti scritti e rivisitati in chiave acustica e accompagnati dalla voce di Davide Apollo.

    Un omaggio alla musica e alla poesia

    Oltre alla musica, Pedrini darà spazio anche alla poesia. Leggendo alcuni passi dalla sua biografia "Cane sciolto", offrirà al pubblico uno sguardo intimo e personale sulla sua vita e sul suo percorso artistico. La serata sarà arricchita anche dalla presenza della band sarda dei Tamurita, con cui Pedrini ha collaborato nel brano "Chi ama vince".

    Un'occasione unica per incontrare un maestro

    "Viaggio tra parole e musica" è un'occasione unica per immergersi nel mondo di Omar Pedrini, un artista poliedrico e ribelle che ha segnato la storia della musica italiana. Un concerto imperdibile per tutti gli amanti del rock, della poesia e delle storie vere.

    Masterclass con Omar Pedrini

    Inoltre, sabato 4 maggio alle 10.30, Pedrini terrà una masterclass gratuita dal titolo "Musica rock e pop e le sue contaminazioni artistiche". Un'occasione per approfondire la sua musica e il suo processo creativo, dialogando con un maestro del rock italiano. La masterclass si terrà presso l'Accademia del Pop e la prenotazione è obbligatoria.

  • Il toccante documentario "Con le nostre mani" di Emanuel cossu è stato selezionato tra i film finalisti del Festival Tulipani di Seta Nera, in programma dal 9 al 12 maggio 2024

    "Con le nostre mani", il documentario di Emanuel Cossu che narra la vita straordinaria dei suoi genitori, Anna Maria Loi e Giovanni Cossu, coppia sarda di anziani con disabilità, è stato selezionato tra i film finalisti del Festival Tulipani di Seta Nera, in programma dal 9 al 12 maggio 2024.

    Un'occasione preziosa per conoscere da vicino la forza d'animo e la tenacia di Anna Maria e Giovanni. Nonostante le difficoltà fisiche hanno saputo costruire una vita ricca e appagante, circondata dall'amore per la famiglia e la dedizione al lavoro. Il loro esempio è un monito per tutti noi a non arrenderci mai di fronte alle sfide e a vivere ogni giorno con grinta e positività.

    Dove vedere "Con le nostre mani"

    Il documentario è disponibile per la visione integrale sia sul sito web del Festival Tulipani di Seta Nera che sulla piattaforma RaiPlay. Un'opportunità da non perdere per conoscere questa commovente storia e per riflettere sul valore della resilienza umana.

    Il Premio Sorriso Rai Cinema Channel

    C'è di più: i film che otterranno il maggior numero di visualizzazioni durante il festival si contenderanno il prestigioso Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Un ulteriore motivo per seguire "Con le nostre mani" e sostenere questa pellicola così ricca di significato.

    Emanuel Cossu

    Emanuel Cossu è nato a Cagliari nel 1984, si è laureato in Lettere Moderne all’Università di Cagliari, si è diplomato in Regia Cinematografica nella scuola di cinema Bande a Part di Barcellona, ha frequentato il Master di Specializzazione in Teoria e Tecnica di Sceneggiatura e Regia del Giffoni Film Festival di Bologna, e, sempre a Bologna, si è laureato in Semiotica del Cinema e dei Nuovi Media. Attualmente lavora come regista e sceneggiatore.

    “Con le nostre mani”

    “Con le nostre mani” è stato prodotto nel 2021 dalla casa di produzione Karel di Cagliari ed è distribuito da Emera Film. La fotografia è di Luca Melis, mentre le musiche sono di Marco Rocca. Esso è stato realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e della Sardegna Film Commission.

  • Ai microfoni di Unica Radio la curatrice Chiara Sini ci racconta la mostra "Astratti d'astratto" dedicata all' astratto sino al 10 maggio alla Galleria Il Portico a Nuoro

    La Galleria "Il Portico" di Nuoro apre le porte all'astratto con una mostra collettiva che ripercorre le tappe di questo movimento artistico dagli anni '70 ad oggi. Un'occasione unica per ammirare le opere di artisti sardi, nazionali e internazionali che hanno esplorato e reinventato il linguaggio astratto attraverso tecniche tradizionali e innovative.

    Due percorsi per un'esperienza completa

    La mostra si articola in due percorsi distinti ma complementari. Il primo, permanente per tutta la durata dell'esposizione, presenta opere iconiche degli anni '60 e '70 di maestri come Frogheri, Panzino e Stagliano. Un viaggio alle radici dell'astrattismo in Sardegna, dove sperimentazione e ricerca espressiva hanno dato vita a capolavori senza tempo.

    Il secondo percorso, invece, è dinamico e in continua evoluzione. Ogni settimana, a partire dal 12 aprile, quattro artisti si alterneranno nell'allestimento di un nuovo spazio espositivo, dando vita a quattro appuntamenti imperdibili:

    Dal 12-19 aprile: Francesco Cubeddu con le sue "quadrografie", opere che esplorano la relazione tra immagine e percezione.

    Successivamente dal 19-26 aprile: Marco Pili ci immerge nei suoi "paesaggi dell'anima", dove l'astrazione si carica di emozione e spiritualità.

    E ancora 26 aprile-3 maggio: Silvano Caria presenta gli "a stratti con cretti", un'indagine sulla texture e la tridimensionalità attraverso la tecnica del graffio.

    Infine dal 3-10 maggio: Maria Grazia Tuveri conclude la rassegna con le sue "installazioni concettuali", dove l'astrazione si intreccia con la riflessione filosofica.

    Incontri con gli artisti

    Ogni venerdì, in concomitanza con il cambio di allestimento, gli artisti saranno presenti in galleria per incontrare il pubblico e approfondire le loro opere e la loro poetica. Un'occasione unica per dialogare con gli artisti e immergersi ancora di più nel mondo dell'astratto.