Эпизоды
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Il 16 aprile del 1981, alle nove di sera, al villaggio dell’infanzia Kinderdorf a Bressanone, viene trovato il corpo senza vita di Maria Moling, 48 anni, vigilatrice d’infanzia: “Mutti” è una “mamma” di sette bambini, è l’anima del Kinderdorf. Strozzamento e calci in faccia, spiega impietosa l’autopsia. A ucciderla è stato Hubert Nagler, 21enne della Val Venosta, una vita familiare travagliata alle spalle.
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È la mattina del 21 ottobre 1953 quando Franz Girtler, contadino di Scaleres di Racines, nell'Alta Val d'Isarco, inizia a scavare in una cantina del suo maso, il Lenznerhof. Vuole sotterrare le patate in vista dell’inverno. Pochi colpi di pala e incontra qualcosa: è una scarpa. Prosegue a scavare, stavolta con estrema attenzione. E comincia a vedere delle ossa. Sono ossa umane. E nel cranio dello scheletro così rinvenuto verrà trovata una pallottola calibro 7,65.
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Пропущенные эпизоды?
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L’8 aprile 1985, sul ciglio di una strada a Barbiano, un piccolo paese, situato a monte della statale del Brennero, fra Bolzano e Bressanone, viene trovato il corpo senza vita di Angelika Mäser, 79 anni, vedova.
È seminuda, il torace pieno di sangue. L’autopsia confermerà che è stata uccisa con 8 coltellate al torace.
Un anno e mezzo dopo, l’11 settembre 1986, un uomo di 29 anni si presenta a una caserma dei carabinieri a Bologna. -
Lana, 21 settembre 1993, intorno alla mezzanotte. Stefan Walzl,29 anni, è una guardia giurata privata con una grande passione per le armi e la tendenza a travalicare i confini del suo ruolo. Quando si imbatte in un gruppetto di ragazzi che hanno smarrito le chiavi dell’auto, prende in mano la situazione. Si sente onnipotente, Stefano Walzl, lo “sceriffo”, nella sua divisa e con la Beretta 9 mm nella fondina, caricata con i vietatissimi proiettili “dum dum”. Tanto onnipotente da esplodere due colpi: un primo in aria, per impressionare un 22enne che non sembra prenderlo troppo sul serio, un secondo ad altezza uomo. Quel colpo centra in pieno Dietmar Gostner, che si accascia e cade a terra insieme alla sua bicicletta.
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È un pomeriggio di settembre del 1981 quando Paola Gutmorgeth si presenta ala stazione dei carabinieri di Caldaro. Vuole denunciare il marito, Elvino Bertagnolli: avrebbe tentato di assassinare lei e la figlia Margherita, avvelenandole. Una brutta storia di rancori familiari legati anche alla proprietà della casa appena costruita.
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A Bolzano, in un monolocale in via Brennero, il 26 giugno 1985 viene uccisa, con 19 coltellate Annamaria Cipolletti, 41 anni, prostituta. "Mirella", come si fa chiamare, riceve solo su appuntanento. Quello del 26 giugno è l'ultimo. Per diversi anni le indagini segnano il passo, fino all'agosto del 1992, quando la polizia arresta Marco Bergamo, il serial killer di Bolzano.
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Aprile 1945, sono gli ultimi strascichi della Seconda Guerra Mondiale anche per l’Alpenvorland, la zona operativa passata sotto controllo nazista. Le voci della fine del conflitto scatenano la gioia degli italiani, che intravedono la fine di un incubo. Ma l’incubo non è finito, e la festa si trasforma in tragedia.
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Luise Fliri Platzgummer, 64 anni, era la perpetua di Santa Geltrude, in Val d’Ultimo. La notte del 7 novembre 1973 viene trovata senza vita nel suo letto, letteralmente massacrata, seminuda e con una serie di selvagge unghiate su tutto il corpo. Il parroco, don Josef Steinkasserer, 34 anni, inizialmente accusato del delitto, sarà definitivamente assolto il 25 marzo 1981.
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Luise Fliri Platzgummer, 64 anni, era la perpetua di Santa Geltrude, in Val d’Ultimo. La notte del 7 novembre 1973 viene trovata senza vita nel suo letto, letteralmente massacrata, seminuda e con una serie di selvagge unghiate su tutto il corpo. Il parroco, don Josef Steinkasserer, 34 anni, inizialmente accusato del delitto, sarà definitivamente assolto il 25 marzo 1981.
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Alle 8 del mattino del 12 aprile 1970, un guardamassi delle ferrovie trova, a nord dell'abitato di Cardano, nascosto in un piccolo cunicolo, il corpo senza vita di Rosa Pichler, 13 anni, di Collepietra. Era sparita due giorni prima da Bolzano, dove aveva perso la corriera per tornare a casa. Violentata e poi strangolata da un mostro che si era offerto di darle un passaggio fino a casa.
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Il 16 aprile 1985, a Vipiteno, si consuma una terribile tragedia familiare. Rudolf Seeber junior, 23 anni, uccide prima il fratello maggiore, Werner, e poi il padre, Rudolf senior, quest'ultimo a colpi di ascia. È accecato dalla rabbia e dalla frustrazione, covate per anni.
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Il 10 dicembre 1959 qualcosa scatta nella mente di Adolf Ausserer, 19 anni, di Faedo, frazione montana di Appiano, dove vive nel maso di famiglia. Armato di un moschetto 91 da guerra, forse ereditato dal nonno, apre il fuoco prima contro due braccianti sarentinesi del vicino maso Aufderklamm, poi contro il maso stesso. Spara in tutto una cinquantina di colpi contro la casa. Uno di questi colpisce a morte Stefan Aufderklamm.
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Il 6 febbraio 1987, nei boschi di Col di Bue in località Spinga, nel Comune di Naz Sciaves, viene trovato il corpo di Luigi Morelli detto “Cibalgina”, 32 anni, ucciso da 6 o 8 colpi di una Beretta 7.65. La morte risale a due giorni prima. Le indagini imboccano due piste: regolamento di conti nell’ambito dell’organizzazione criminale nota come “clan dei calabresi”, oppure una vendetta passionale, ma l'autore dell'omicidio non verrà mai individuato.
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Tre morti avvelenati con un antiparassitario usato in campagna, una fine atroce, e tutto per la “roba”. In una piccola frazione montana di San Lorenzo di Sebato, non lontano da Brunico, al maso Petermair va in scena questa tragedia, che vede nel 23enne Hans Marcher, l’oscuro protagonista. Figlio primogenito di una coppia di contadini tutt’altro che benestanti, Peter e Aloisia, il giovane, dal carattere violento e prevaricatore, vuole accelerare i tempi per impadronirsi del maso di famiglia.
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La sera del 16 ottobre 1982 Anna Insam, 32 anni, entra nelle acque gelide dell'Isarco, nei pressi della variante del Virgolo, alla periferia di Bolzano. In braccio stringe il figlioletto Lukas, 5 anni. È un tentativo di "suicidio allargato". La mamma, però, alla fine si salverà. Il piccolo Lukas, invece, no.
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Il 3 agosto 1974, Walter Wenter, 43 anni, Mezzadro, viene trovato agonizzante nella casa colonica di un podere a Termeno. A dare l'allarme è la sua convivente, Cecilia Schwienbacher, 52 anni, nativa di Ora e proprietaria del podere. Wenter muore in ospedale, due giorni dopo, avvelenato dal Dimethoat, un potente anticrittogamico utilizzato in agricoltura. A destare sospetti, il messaggio lasciaro dal presunto suicida, che però era analfabeta.
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Manuela Lunardi ha da poco compiuto 18 anni. È fidanzata con un giovane carabiniere di 24 anni, in servizio a Fortezza, Enrico Pistillo. Manuela lavora come assistente presso uno studio dentistico, quello del dottor Giorgio Welponer, 35 anni, sposato con figli. Pistillo è accecato dalla gelosia ed è convinto che Manuela lo tradisca con il dentista.
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Il 23 gennaio 1984, Franz Masoner, 69 anni, portiere d'albergo, viene trovato morto nella sua guardiola all'hotel ODAR di via Renon, a Bolzano. È stato ammazzato a coltellate: più di una ventina di colpi in tutto. Il caso sembra essere risolto in pochi giorni: ma la confessione del sospettato numero uno viene subito ritrattata.
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