Эпизоды
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A volte, quando si va in ricerca col metal detector, può accadere che la macchina inizi a produrre falsi segnali in modo improvvisto, continuo ed inconsulto.
No, la macchina non è impazzita... Molto probabilmente nei paraggi c'è un traliccio dell'alta tensione, un ripetitore TV, radio o cellulare, o magari c'è un altro metal detector vicino.
Tutto ciò può produrre una, come si dice in gergo, EMI (Electro Magnetic Intereference) o Interferenza Elettro Magnetica che, appunto può far impazzire il nostro strumento rendendo difficile se non impossibile la ricerca.
Cosa fare per eliminare o almeno ridurre questi disturbi e continuare a cercare con profitto?
Ascoltate questo podcast e lo saprete...
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Concedetemi qualche secondo del vostro tempo per dire la mia una questione che da anni suscita ancora molta confusione e incomprensioni: l’influenza del cosiddetto VOLUME DEL FERRO (Iron Volume) sulle prestazioni del nostro detector.
Ovviamente quanto segue sarà d’interesse solo per coloro che posseggono un modello capace di regolare questo parametro, come alcuni modelli della Garrett, Minelab, XP, C-Scope, Nokta-Makro, White’s e molti altri…
In sostanza gli utenti si chiedono da tempo se al variare il Volume del Ferro la profondità di rilevazione diminuisce o no...
E' ora di fare chiarezza...
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Пропущенные эпизоды?
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Quasi ogni utilizzatore di metal detector ha un po’ la fissazione della profondità di rilevazione.
Come è ovvio ci sono modelli capaci di segnalare target più profondi rispetto ad altri. Per analizzare questo aspetto ci sono tantissimi fattori di cui dovremmo tenere conto.
E’ però possibile effettuare una simulazione empirica che ci permetta di capire alcuni concetti di base che sono applicabili a tutti i detector in commercio.
Una volta approfonditi in modo analitico e rigoroso certi aspetti, sarà possibile ricavare degli insegnamenti pratici che potremo applicare sul campo per cercare di ottenere i migliori risultati auspicabili o, quantomeno, il miglior compromesso...
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Episodio #8:
Una cosa che ho imparato a mie spese, nella mia breve carriera di aspirante cercatore, è la seguente:“Se non si tiene sempre la piastra parallela al terreno, ma la si alza e abbassa o, peggio, si muove ‘a pendolo’ durante la spazzolata (ovvero la piastra sarà inclinata rispetto al terreno verso le estremità del movimento) si rischia di compromettere seriamente la performance di ricerca”
Ma c’è un altro aspetto che spesso viene dimenticato quando si da questa SACROSANTA raccomandazione… L’aumento di falsi segnali!
Oggi pomeriggio mi va di chiacchierare brevemente su questo aspetto con dei piccoli approfondimenti...
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Eccoci al 7° episodio del podcast "METAL DETECTING CON LEONARDO..."
Oggi vi svelerò... I "segreti" delle piastre Detech SEF... -
Come migliorare le proprie abilità nelle gare di detecting?
A chi chiedere consiglio, se non ai due più blasonati e vincenti detectoristi sportivi in Italia come Andrea Valeri e Giovanni "Norcino" Coccia?
In questo podcast i due campioni vi daranno tantissimi consigli su come migliorare le vostre performance nelle gare di metal detecting. -
Quante volte mi hanno fatto la domanda: “Ma qual è il detector che va più in profondità?” oppure: “Come posso andare più in profondità col mio metal detector?”. Se avessi ricevuto un centesimo per ogni volta che mi è stata rivolta questa domanda, bhè, forse non dovrei più lavorare per mantenermi.
In realtà rispondere a questo quesito in modo assoluto non solo è molto difficile, ma direi praticamente impossibile. Sicuramente ci sarà qualcuno che dirà: “Semplice… basta comprare questo detector qui… o montare questa piastra qua… e, FIDATI, con queste impostazioni ‘sfondi’ di sicuro!”. Ho letto mille volte frasi del genere e, onestamente, non mi hanno mai convinto…
Ho pensato quindi ad una serie di podcast, di cui questo è solo il primo, dedicati a spiegare quali sono le strategie, le tecniche e le soluzioni più pratiche per migliorare la nostra capacità di trovare target più in profondità rispetto a quello che normalmente facciamo.
Non vi fornirò “formule magiche”, o trucchi per modificare il vostro detector in modo che possiate raggiungere profondità miracolose. Di contro vi fornirò spiegazioni tecniche, con un linguaggio semplice, e condividerò con voi la mia esperienza personale, insieme a quella di alcuni miei amici esperti cercatori.
Iniziamo subito…
NOTA: Il podcast è stato estratto dal libro "TEORIA E TECNICA AVANZATA DEL METAL DETECTING" di Leonardo Ciocca (disponibile su AMAZON.IT a questo LINK) -
Ecco la seconda puntata del Podcast dedicata al ritrovamento degli anelli...
Grazie al prezioso contributo dei miei amici in AMDTT, Sergio/”Xergix” e Mauro/”Mauroki”, veri specialisti della ricerca in spiaggia e mare (e non solo!), vorrei condividere con voi alcuni suggerimenti che potranno essere utili per migliorare le chance di trovare anelli in spiaggia, battigia o in piccola immersione.Come ho spiegato nella prima parte di questa analisi, vivendo io nell'entroterra, ho un’esperienza di ricerca in mare abbastanza limitata. Ho quindi deciso, per onestà intellettuale, di coinvolgere nel presente lavoro i miei colleghi di AMDTT (Advanced Metal Detecting Technical Team - www.amdtt.it) che vivono in località vicine al mare e che fanno ricerca in questo contesto operativo con continuità e hanno accumulato una notevole esperienza...
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In questo ultimo periodo sto frequentando assiduamente numerosi gruppi Facebook dove numerosi cercatori novizi si incontrano con utenti più esperti e chiedono chiarimenti su diversi argomenti legati al metal detecting.
Ho pensato quindi potesse essere utile raccogliere una serie di questi quesiti e dare delle risposte (spero) semplici, comprensibili e utili per fugare questi dubbi.
La raccolta è destinata senz’altro a crescere nel tempo… magari proprio grazie alla collaborazione dei novizi e degli altri cercatori più esperti.
Buon ascolto...
Leonardo Ciocca
Email: [email protected]
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L’altro giorno, il mio amico Ario, mi ha scritto una email chiedendomi un consiglio circa un detector da acquistare che possedesse contemporaneamente TUTTE le seguenti caratteristiche e che fosse veramente performante:
a) Efficacia nella spiaggia con mineralizzazione ferrosa…
b) Efficacia nella battigia o con piastra immersa…
c) Che sia in grado di sentire le catenine d’oro sottili nelle condizioni precedenti…
Allora… Iniziamo ad analizzare la questione…
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Trovare un anello, magari in oro e brillanti, è il sogno di quasi ogni detectorista.
E’ difficile non essere affascinati da questo bellissimo (e prezioso!) manufatto che non solo ha un valore economico intrinseco, specie se realizzato in metalli pregiati, ma è anche di più: è un oggetto personale e che quindi è legato ad una precisa persona e, talvolta, ad una discendenza che lo ha tramandato nel tempo.
Tornando all’oggetto dell’articolo, vorrei illustrare alcune tecniche, imparate con l’esperienza o grazie ai preziosi consigli di amici ed esperti cercatori, per migliorare le probabilità nel ritrovamento di anelli.
Iniziamo dunque ad analizzare quali sono i posti dove è più probabile che vengano smarriti ma, soprattutto, quali sono le cause più frequenti per le quali si smarriscono...