Эпизоды

  • Questo episodio è dedicato al romanzo “La parte sbagliata” (e/o nel maggio 2024) di Davide Coppo, che è anche ospite della puntata. “La parte sbagliata” racconta la storia di Ettore, un ragazzo nato nel 1987 a Trezzano sul Naviglio in una famiglia piccolo-medio borghese senza particolari fragilità economiche o sociali, e di come diventi neofascista durante gli anni delle superiori al liceo Beccaria di Milano. Con questo suo primo romanzo, Coppo esorcizza nella fiction alcune ombre della propria vicenda personale e propone un approccio empatico, invitando chi legge a non cercare rassicuranti scorciatoie moralizzatrici.

    Davide Coppo si trova su Instagram al profilo @davcoppo.

    Capitoli:

    00:00: citazione iniziale 00:59: introduzione 04:53: quali risposte dà il neofascismo a Ettore 12:26: il G8 e l’11 settembre nell’esperienza del protagonista 16:45: il bisogno di eroi e quello di coerenza 24:20: l’odio e la vergogna 30:08: il rapporto di Ettore con la mascolinità e le sue relazioni 38:28: l’importanza dell’ascolto 42:13: i conti con le ombre del passato 47:51: chiusura

    La veste grafica di Shirley è stata realizzata da Simone Riflesso (@simoneriflesso su Instagram).

    La musica dell’intro e outro è Jazzy Abstract Beat di Coma-Media (https://pixabay.com/music/beats-jazzy-abstract-beat-11254/ ).

    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.

    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram o su Threads, dove sono @elena_canovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi, attivate la campanella o lasciate cinque stelle su Spotify o Apple Podcasts.

  • Questo è un extra che si aggiunge all'episodio 17 dedicato al libro "Un poliamore cosĩ grande", nel quale ho intervistato l'autrice Dania Piras. In questa parte di intervista, che non ho incluso nell'episodio principale per motivi di tempo, ci chiediamo: ci sono rappresentazioni del poliamore nelle serie TV? Come sentirete, la maggior parte sono un po’ disastrose, ma alcune, scovate da Dania, sembrano fatte decentemente, quasi per caso.

    Serie citate:

    Feel Good

    Machos alfa

    You Me Her

    The Politician

    The Good Doctor

    Elite

    Winx Club

    You

    The Magicians

    Carnival Row

    His Dark Materials - Queste oscure materie

    Non è citato nella puntata, ma aggiungo qua un video dove Michela Murgia parla di serie TV coreane, alcune delle quali sono storie che si potrebbero definire poliamorose: https://youtu.be/-a3V8wKjbDw?si=j8myBR_rBdje6X5L.

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  • Questo episodio è dedicato al saggio “Un poliamore così grande. Perché non c’è un solo modo di amare” (Sonda, 2023) di Dania Piras, psicologǝ, consulente sessuale, attivista, divulgatorǝ.

    Trovate Dania Piras su Instagram come @hello_policose.

    Per collaborazioni potete mandarle un’email a [email protected] . In questo momento non ha spazio per nuovǝ pazienti ma ha una lista d’attesa.

    Capitoli:

    00:00: citazione iniziale 01:44: introduzione 05:53: cosa diamo per scontato nelle relazioni 11:11: la scala mobile relazionale 20:33: la fine delle relazioni: un approccio non distruttivo 28:14: ripensare l’amicizia fuori dalla gerarchia 36:35: cosa sono il poliamore, le non monogamie e l’anarchia relazionale 51:41: guardare il mondo con le lenti del poliamore e dell’asessualità 57:40: chiusura

    Libri citati:

    La zoccola etica. Guida al poliamore, alle relazioni aperte e altre avventure (nuova edizione), di Dossie Easton, Janet Hardy (Odoya 2023) Stepping off the relationship escalator: Uncommon Love and Life, di Amy Gahran Per una rivoluzione degli affetti, di Brigitte Vasallo (effequ, 2022) Polysecure, di Jessica Fern (Thorntree Press, LLC, 2020) Exploring Sexuality and Disability. A Guide for Human Service Professionals, edited By Shanna Katz Kattari (2023) Rewriting the rules: An Anti Self-Help Guide to Love, Sex and Relationships (Taylor & Francis Ltd, 2018) Lo spettro dell'asessualità, di Francesca Anelli (Eris, 2023) Chirù, di Michela Murgia (Einaudi, 2015)

    Il video di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri che citiamo è disponibile a questo link: https://www.youtube.com/live/HnR9LfpYthM?si=9v6jw4eYEHQtQvQ2&t=3460

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  • Questo episodio è dedicato al romanzo “Tutta intera” (Einaudi, 2022) di Espérance Hakuzwimana, che è anche l’ospite della puntata. La protagonista è Sara Righetti, una giovane donna nera che è stata adottata da piccolissima da una famiglia benestante molto rispettata. Quando le viene affidato l’incarico di docente in un corso di potenziamento per ragazzi e ragazze di origine straniera, si ritrova a mettere in discussione la sua identità dalle fondamenta. Un romanzo sulle sfumature, sullo stare sulla “linea del colore”. 
    Espérance Hakuzwimana si trova su Instagram al profilo @unavitadistendhal.
    Otlre a “Tutta intera”, ha pubblicato:

    “E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana”, People (2019)

    “La banda del pianerottolo”, Mondadori (2023)


    Capitoli:

    00:00: citazione iniziale

    00:54: introduzione

    04:50: il senso della lettura

    08:03: i non detti di Sara

    13:25: le sfumature

    20:59: Luca Tuân e Zio Roby

    31:36: le lingue

    38:38: prendersi cura dei nomi

    46:52: Sara frammentata, Sara tutta intera

    55:26: cambiare la prospettiva sull’adozione

    1:04:42: chiusura


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    La musica dell’intro e outro è Jazzy Abstract Beat di Coma-Media (https://pixabay.com/music/beats-jazzy-abstract-beat-11254/ ).
    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram o su Threads, dove sono @elena_canovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi, attivate la campanella o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Questo episodio è dedicato al saggio “Asessualità. Prospettive queer e femministe contro l’allonormatività” (People, 2024) di Caterina Appia, che è anche l’ospite della puntata. Nell’intervista abbiamo discusso di come l’asessualità si relazioni con diversi temi quali: la queerness, la disabilità, il mondo accademico e la ricerca, il consenso, il femminismo, il concetto stesso di orientamento sessuale.
    Caterina Appia si trova su Instagram con due profili: @caterina.appia.psicologa, @la_versione_migliore.
    Per approfondire:

    “Ace. Cosa ci rivela l'asessualità sul desiderio, la società e il significato del sesso” di Angela Chen (Mondadori, 2023)

    Puntata di Shirley: “Episodio 6: cos’è l’asessualità: una conversazione con Francesca Anelli su “Ace” di Angela Chen” https://open.spotify.com/episode/6AfogpVoQxJWlTSpg8Ldcc?si=uHZ0rxH8S0WrBDsn4zVy0g.

    “Lo spettro dell'asessualità. Corpi, percorsi e rivendicazioni della comunità asessuale”, di Francesca Anelli (Eris, 2023)

    “Refusing Compulsory Sexuality: A Black Asexual Lens on Our Sex-Obsessed Culture”, di Sherronda J. Brown (North Atlantic Books, 2022)


    Capitoli:

    00:00: citazione iniziale

    00:46: introduzione

    04:07: possibili definizioni dell’asessualità

    06:20: le persone asessuali non sono interessate al sesso?

    08:36: l’autrice come persona asessuale, psicologa e paziente

    10:13: come si parla di asessualità in accademia

    14:27: asessualità e queerness

    18:51: asessualità, autismo e identità di genere

    23:48: oltre il concetto di orientamento sessuale

    28:35: il consenso

    36:20: asessualità e femminismo

    39:06: “piccole cose” per diffondere la prospettiva asessuale

    42:38: chiusura


    La veste grafica di Shirley è stata realizzata da Simone Riflesso (@simoneriflesso su Instagram).
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    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
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  • Questo episodio è dedicato a “Le perfezioni” (Bompiani 2022) e “La chiave di Berlino” (Einaudi 2023), entrambi di Vincenzo Latronico, che è anche ospite della puntata. Al centro di entrambi i libri c’è l’esperienza da expat a Berlino, ma il primo è un romanzo, il secondo un memoir.Nell’intervista abbiamo affrontanto sia aspetti stilistici, sia le tante sfaccetturature dell’abitare all’estero, in particolare in Germania, dove ho vissuto anch’io per cinque anni.Capitoli: 00:00: citazione iniziale 02:04: introduzione 04:46: l’arrivo a berlino 06:17: la doppia prospettiva: il romanzo e il memoir 10:52: parole ricorrenti: “vuoto” 17:39: parole ricorrenti :”abbondanza” e “scarsità” 23:43: il conformismo inconsapevole 26:42: un romanzo senza dialoghi 29:43: un tempo imperfetto ma incantato 34:07: il tempo ad anello dei rave 38:13: l’inglese e la fine del sogno europeo 42:53: il senso della comunità 48:54: cos’è la chiave di Berlino 52:46: il ritorno in Italia 55:56: chiusura

    Nella puntata citiamo il numero di ricorrenze di alcune parole nei due libri “La chave di Berlino” e “Le perfezioni”. Le parole e le relative ricorrenze sono:

    - “abbondanza” (14, 10),

    - “scarsità” (12, 2),

    - “vuoto” (43, 3),

    - “spazio” (39, 18),

    - “tempo” (68,50),

    - “libertà” (35, 10),

    - “inverno/i” (14,18),

    - “comunità” (25,8)La veste grafica di Shirley è stata realizzata da Simone Riflesso (@simoneriflesso su Instagram).La musica dell’intro e outro è Jazzy Abstract Beat di Coma-Media (https://pixabay.com/music/beats-jazzy-abstract-beat-11254/ ).Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram o su Threads, dove sono @elena_canovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi, attivate la campanella o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Il libro a cui è dedicato questo episodio di Shirley è “Detransition, baby” della scrittrice statunitense Torrey Peters (Mondadori 2023). Ne parlo con due ospiti: Chiara Reali, la traduttrice, e Tristan Guida, persona transgender nonbinary, che fa parte di ACET (Milano) e fa divulgazione sui temi dell’identità di genere.
    Capitoli:

    00:00: citazione iniziale

    01:46: introduzione

    09:19: presentazione ospiti

    10:44: chi è l’autrice

    13:27: cos’è la detransizione

    22:27: Ames e la genitorialità queer

    32:50: il racconto della dissociazione

    39:33: generazioni di donne trans a confronto

    47:51: saluti

    48:35: chiusura


     
    Su questo libro, consiglio l’intervista che ha fatto Antonia Caruso a Torrey Peters pubblicata su Il Manifesto, che si trova qua https://ilmanifesto.it/diventare-genitori-nella-new-york-trans-di-torrey-peters.
    La (nuova) veste grafica di Shirley è stata realizzata da Simone Riflesso (@simoneriflesso su Instagram).
    La musica dell’intro e outro è Jazzy Abstract Beat di Coma-Media (https://pixabay.com/music/beats-jazzy-abstract-beat-11254/ ).
    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram o su Threads, dove sono @elena_canovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi, attivate la campanella o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Quest’ultimo episodio della miniserie dedicata a Giacomina Castagnetti è diviso in tre parti, tutte in qualche modo legate al concetto di memoria. La prima è dedicata alla sua attività di testimone, che porta avanti da trent’anni. La seconda invece è una mia riflessione su uno dei modi di cui si può raccogliere nel presente il testimone delle lotte antifasciste. L’ultima parte è la storia di mio nonno, Aldo Ceccarelli, che fu deportato in due campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale, raccontata da sua figlia Lidia Ceccarelli.
    Capitoli

    00:00: intro
    01:10: l’attività di Giacomina come testimone
    18:59: cosa c’entra il femminismo con questa storia
    24:27: il diritto di voto, una lotta antifascista che continua oggi
    32:29: la storia di Aldo Ceccarelli
    42:05: saluti e ringraziamenti

    Fonti e riferimenti

    podcast “La mia parte” di Leila Belhadj Mohamed: https://open.spotify.com/show/0ErbIff5FvZRLd8pcPnbWp
    Libro bianco "Per la partecipazione dei cittadini: come ridurre l’astensionismo e agevolare il voto": https://www.riformeistituzionali.gov.it/media/1427/ebook-libro-bianco_02_05_22.pdf
    puntata di ”Politics” sul sistema elettorale, dove si parla di persone fuori sede https://open.spotify.com/episode/4cfR3ECEQuRyQdAEKCkYmu
    profilo di Witty Wheels (Elena e Maria Chiara Paolini) su Instagram: https://www.instagram.com/witty_wheels/
    libro “Mezze persone” di Elena e Maria Chiara Paolini, https://www.autautedizioni.it/prodotto/mezze-persone/
    diretta Youtube con Giacomina e Giglio Mazzi (Alì) del 23 aprile 2021: https://www.youtube.com/watch?v=QEb5zcpsxJo
    Io sono Io voto: https://iosonoiovoto.it/
    Giornata della Memoria - Cerimonia di consegna delle Medaglie d'Onore https://www.youtube.com/watch?v=DvSTw-xDq5A

    Contributi musicali:

    la versione punk di “Bella Ciao” è del gruppo DCP e viene dal sito punk4free.org.
    i brani per violoncello viene dalla Suite Numero 6 in Re Maggiore BWV 1012 di Johann Sebastian Bach reperibile qui https://musopen.org/music/4006-cello-suite-no-6-in-d-major-bwv-1012/.
    il brano per violoncello e pianoforte è il Largo della Sonata numero 20 in sol minore di Chopin e viene da https://musopen.org/music/659-cello-sonata-in-g-minor-op-65/
    la versione punk di Fischia il vento è del gruppo P38 Punk e viene dal sito punk4free.org.
    la versione orchestrale di Katyusha è di Teh Kav e viene da https://it.wikipedia.org/wiki/File:Teh_Kav_-_Katyusha.ogg

    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
    Il libro-cacciavite di questa serie è "Giacomina", di Lorena Carrara e Elisabetta Salvini (Panozzo Editore, 2022).
    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram, dove sono @elena_canovi, o su Twitter, dove mi trovate come @elenacanovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Questo terzo episodio della serie speciale “Giacomina” è dedicato ai decenni subito successivi alla seconda guerra mondiale.
    Negli anni primi anni del dopoguerra Giacomina partecipa attivamente lotte politiche e sindacali di Reggio Emilia e Guastalla, tra cui la creazione degli asili e l'occupazione delle Officine Reggiane, come consigliera comunale e funzionaria dell'UDI. 
    Nel 1953 si trasferisce a Castelnovo ne' Monti (RE), dove trova un mondo completamente diverso, e da sindacalista e responsabile dell'UDI dell'Appennino Reggiano ottiene risultati molto importanti sul tema dei diritti delle lavoratrici, delle scuole e delle infrastrutture. Questo periodo della vita di Giacomina ha avuto conseguenze dirette sulla vita della mia famiglia.
    Alla fine dell’episodio chiedo a Lorena Carrara Elisabetta Salvini com’è stata la partecipazione delle donne alla politica nel Dopoguerra e le conseguenze di quegli anni nella vita politica contemporanea.
    La voce che legge le citazioni di Giacomina dal libro è di Emanuela Masia, la consulenza musicale è di Mara Redeghieri.
    Capitoli:

    00:00: intro
    04:09: l'immediato dopoguerra
    12:30: l'occupazione delle Reggiane
    20:34: il trasferimento a Castelnovo ne' Monti
    23:09: le battaglie politiche in Montagna
    28:08: le donne in politica dal dopoguerra
    38:00: ringraziamenti

    Fonti
    https://parcoinnovazione.it/sample-page/1-3-storia/
    https://www.essenziale.it/notizie/donata-columbro/2022/09/29/voto-delle-donne
    https://www.camera.it/leg18/564?tiposezione=C&sezione=1&tabella=C_1_2
    https://www.senato.it/leg/19/BGT/Schede/Statistiche/Composizione/SenatoriPerEta.html
    Contributi musicali:
    - la versione punk di “Bella Ciao” è del gruppo DCP e viene dal sito punk4free.org.
    - “Vi ricordate quel diciotto aprile”, scritta da Lanfranco Bellotti e interpretata da Giovanna Daffini.
    - “Saluteremo il signor padrone”, canto di risaia interpretato Giovanna Daffini.
    - i brani per violoncello vengono dalla Suite Numero 6 in Re Maggiore BWV 1012 di Johann Sebastian Bach reperibile qui https://musopen.org/music/4006-cello-suite-no-6-in-d-major-bwv-1012/.
    Il libro a cui è dedicato questa serie è “Giacomina. Dalla Resistenza alla diretta online”, di Lorena Carrara e Elisabetta Salvini (Panozzo Editore, 2022).
    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram, dove sono @elena_canovi, o su Twitter, dove mi trovate come @elenacanovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Questo secondo episodio della serie speciale “Giacomina” è dedicato al periodo della seconda guerra mondiale.
    La Resistenza di Giacomina comincia subito, quando da poco più che bambina partecipa al Soccorso Rosso. Con l’arrivo dell’armistizio e il caos che ne consegue, comincia la sua attività come staffetta, mentre nel frattempo il suo coinvolgimento nella vita politica diventa sempre più intenso. Arriva poi la Liberazione, che Giacomina racconta da una prospettiva particolare e con un profondo senso di umanità.
    Alla fine dell’episodio Elisabetta Salvini racconta di com’è cambiata la storiografia che riguarda le partigiane e ci introduce al tema del prossimo episodio.
    Capitoli:

    00:00: intro
    00:47: l’inizio della guerra e il soccorso rosso
    07:39: l’8 settembre
    15:40: la Resistenza da staffetta
    26:46: il coinvolgimento nella vita politica
    34:40: la Liberazione
    42:00: la storiografia sulle partigiane
    46:37: conclusioni e ringraziamenti

    Contributi musicali:

    la versione punk di Bella Ciao è del gruppo DCP e viene dal sito punk4free.org.
    la versione punk di Fischia il vento è del gruppo P38 Punk e viene dal sito punk4free.org.
    la versione orchestrale di Katyusha è di Teh Kav e viene da https://it.wikipedia.org/wiki/File:Teh_Kav_-_Katyusha.ogg
    il frammento cantato viene dalla canzone Festa d’Aprile, scritta da Sergio Liberovici e interpretato da Mara Redeghieri

    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi.
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  • Questa è la prima puntata di "Giacomina", una serie speciale in quattro episodi di Shirley, incentrata sulla vita di Giacomina Castagnetti, nata l’11 novembre 1925, staffetta partigiana, sindacalista, politica, attivista per i diritti delle donne, testimone. Questa storia nel 2022 è diventata una biografia “Giacomina” (Panozzo Editore), scritta dalle dottore Lorena Carrara e Elisabetta Salvini, che è il libro-cacciavite di questa serie. Questo episodio comincia spiegando come sono nati questa serie, presentando le persone che ho intervistato e la cui voce si sentirà lungo i quattro episodi e, chiedendolo direttamente a Giacomina e alle autrici, il libro. Il resto della puntata è invece il racconto, principalmente svolto in prima persona dalla protagonista, dell’infanzia di Giacomina e della vita durante il fascismo, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. 
    Capitoli: 

    00:00: com’è nata questa serie 
    03:02: presentazione di Lorena Carrara, Elisabetta Salvini e Adriano Arati 
    06:19: perché questo libro, come nasce e scelte narrative 
    14:48: la scuola e la propaganda fascista 
    28:07: il dissidio tra la propaganda a scuola e l’antifascismo in famiglia 
    36:12: ringraziamenti 


    Contributi musicali: 

    la versione punk di Bella Ciao è del gruppo DCP e viene dal sito punk4free.org. 
    il brano per violoncello e pianoforte è il Largo della Sonata numero 20 in sol minore di Chopin e viene da https://musopen.org/music/659-cello-sonata-in-g-minor-op-65/ 
    la marcia si intitola “Balilla”, di Giuseppe Blanc, eseguita dalla Banda dei Carabinieri. Il brano è stato fornito dall’IC-BSA - Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi. 


    Shirley è un podcast scritto, diretto, letto e prodotto da me, Elena Canovi. 
    Se avete commenti, suggerimenti, critiche scrivetemi su Instagram, dove sono @elena_canovi, o su Twitter, dove mi trovate come @elenacanovi. Se vi è piaciuto questo podcast parlatene, condividete gli episodi o lasciate qualche stella su Spotify o Apple Podcasts.

  • Trigger warning: lutto. 
    Il libro-cacciavite a cui è dedicata questa puntata è “La via del bosco”, della scrittrice malese naturalizzata norvegese Long Litt Woon, pubblicato nel 2019 da Iperborea nella traduzione di Alessandro Storti. Il sottotitolo di “La via del bosco”, “Una storia di lutto, funghi e rinascita”, riassume perfettamente il contenuto del libro, che racconta la vicenda autobiografica dell’autrice. La storia si apre infatti con la morte improvvisa di Eiolf, il marito di Long, avvenuta nel 2010 dopo 32 di anni di matrimonio, e con la protagonista che, completamente sconvolta da questo lutto devastante, qualche mese dopo il funerale si iscrive quasi per caso a un corso di micologia per principianti, nel quale, scrive, “ho trovato una risposta là dove meno me l’aspettavo”. Perché l’esperienza di andare a funghi, il progressivo apprendimento delle tecniche, delle classificazioni e delle nozioni teoriche, l’allerta di tutti i sensi che richiede la ricerca, ma anche tutte le relazioni che col tempo Long instaura con colleghi e colleghe fungaiole, sono proprio “la via attraverso il bosco” che conduce l’autrice, piano piano, e in modo “non lineare”, come spiega a un certo punto, fuori dalla fase del lutto. 
    Visto che gli argomenti del libro sono due, il lutto e i funghi, per questa puntata ho deciso di intervistare due persone: Anna Spiniella, pedagogista, esperta di death education, cioè di divulgazione sui temi della morte ed educatrice all’hospice pediatrico Casa Sollievo Bimbi Vidas di Milano. Partendo da alcuni passaggi del libro dove Long Litt Woon descrive la sua esperienza, con Anna abbiamo provato a inserirli in riflessioni più generali sul tema del lutto. Trovate Anna Spiniella su Instagram come @ pedagogiadelvento. 
    La seconda persona che incontrerete in questa puntata è invece Silvana Canovi, insegnante di educazione tecnica in pensione, ma anche mia zia, che, anno più anno meno, a funghi ci va da settant’anni. Nella conversazione che abbiamo avuto insieme, Silvana racconta diversi aneddoti familiari. Comincia ricordando sua nonna Cesira, che le ha insegnato ad andare per boschi quando era una bambina, e poi sua zia Artemisia, con la quale c’è andata fino alla sua morte, zia che, oltre a magnifiche esperienze all’aria aperta, ha fatto anche incontri molto inquietanti andando a funghi da sola nel bosco. Mi sono sorpresa nel vedere emergere una trasmissione matriarcale di questo sapere, dalla nonna e la zia Artemisia a Silvana, che a sua volta ha insegnato a sua figlia. E come successo anche a Long Litt Woon, i giri nel bosco alla ricerca di funghi diventano un’occasione per creare relazioni di affetto e spazi di libertà. 
    Capitoli

    00:29 Trigger warning 
    00:47 Introduzione 
    07:04 L’esperienza e le parole del lutto: intervista a Anna Spiniella 
    36:59 Andare a funghi: il racconto di Long Litt Woon 
    41:12 Andare a funghi: il racconto di Silvana Canovi 
    53:54 Conclusioni

    Referenze

    https://www.bbc.com/news/stories-49488814 

    Contatti 
    Se volete scrivermi feedback, curiosità e domande su Shirley, mi trovate su Instagram come @elena_canovi e su Twitter come @elenacanovi. 
    Se Shirley vi è piaciuto e vi va, lasciate qualche stelletta su Apple Podcasts o Spotify e/o fatelo conoscere ad altre persone! 

  • L'ospite di questa puntata è Emanuela Masia: insegnante, attrice, divulgatrice, persona autistica e disabile. In questo episodio parliamo del suo libro-cacciavite e di uno dei miei podcast-cacciavite, cioè quello di Emanuela, “Fuori Norma”, che trovate su tutte le piattaforme.

    Un libro può essere un cacciavite perché ritorna ciclicamente nella vita di una persona e ogni volta che si rilegge ha un significato nuovo, dà risposte a domande che prima non esistevano e dialoga con aspetti diversi della propria storia della propria identità. Questo è il caso di “La vita quotidiana come rappresentazione”, di Erving Goffman, saggio di sociologia pubblicato per la prima volta nel 1956. Nella puntata Emanuela racconta come di questo libro abbia dato negli anni diverse letture, prima da studente, poi da attrice, e poi da persona autistica prima inconsapevole e infine consapevole.

    Seguendo il filo dell’esperienza autistica, abbiamo proseguito parlando del podcast di Emanuela, Fuori Norma. Se non l’avete ancora ascoltato, è assolutamente da recuperare! Fuori Norma parla di “disabilità, malattie croniche, autismo e fragilità sociale” e solitamente ogni puntata è un’intervista con una persona che vive (almeno) una di queste condizioni. Si basa quindi su tre pratiche femministe fondamentali: il partire da sé, l’autorappresentanza e l’interesezionalità.

    A un certo punto, parlando del podcast, Emanuela è riuscita a mettere in parole un concetto che fino a quel momento per me era stato solo a livello di intuizione subcosciente, e cioè che il podcast è per lei il mezzo ideale per vivere pienamente l’iperfocus autistico. Quanto è vero!

    E infine, essendo colleghe di podcast, ne abbiamo approfittato per fare qualche considerazione sul podcasting indipendente: sul DIY, sull’importanza del migliorare ma permettendosi di partire dal minimo, anche se molto imperfetto, e sul ruolo dei podcast di fare emergere l’unicità di ogni voce e di ogni esperienza, alla faccia di qualunque logica performativa.

    Capitoli

    00:00 Apertura 00:29 Introduzione 02:43 Presentazione di Emanuela Masia 04:25 Descrizione di “La vita quotidiana come rappresentazione” e perché è un libro cacciavite 06:36 Lettura da studente delle superiori 12:27 Lettura da attrice 18:23 Lettura da persona autistica 37:50 Il podcast “Fuori Norma” come sintesi di esperienze e luogo di iperfocus 41:27 Come è nato “Fuori Norma” e l’autorappresentanza 45:51 Il podcasting indipendente e scambi di esperienze tra “colleghe di podcast” 57:15 Che rumore fanno i libri 1:00:41 Chiusura
  • Questo episodio è dedicato al libro “Data Feminism”, di Catherine D’Ignazio e Lauren F. Klein pubblicato (anche in versione libera e gratuita) da MIT Press nel 2020. Questo per me è un libro-cacciavite perché mi riguarda anche come professionista e allo stesso tempo mi entusiasma e mi destabilizza.

    Ne parlo con Donata Columbro: giornalista, socia e cofondatrice di Dataninja e responsabile della Dataninja School. Autrice della rubrica Data Storie sul quotidiano «La Stampa», TED speaker, docente allo IULM, divulgatrice su Instagram sul tema dei dati e autrice del libro “Ti spiego il dato”.

    Nel corso dell’intervista, andiamo attraverso i sette principi del femminismo dei dati, sia riassumendo alcuni passaggi del libro, sia portando esempi personali e d’attualità.

    Progetti/persone/libri citati nella puntata

    Sito dove leggere gratuitamente “Data Feminism” https://data-feminism.mitpress.mit.edu Post di Serena Williams https://www.facebook.com/SerenaWilliams/videos/10156086135726834/ Mappa dei femminicidi in Messico di María Salguero  http://mapafeminicidios.blogspot.com/p/inicio.html Progetto “The Migrants’ Files” https://www.themigrantsfiles.com Progetto “Obiezione Respinta” https://obiezionerespinta.info Cos’è l’accesso civico generalizzato http://www.funzionepubblica.gov.it/accesso-civico Progetto “Legge 194. Mai dati” https://www.associazionelucacoscioni.it/cosa-facciamo/aborto-e-contraccezione/legge-194-mai-dati Sugli algoritmi razzisti, il TED talk di Joy Boulamwini “How I'm fighting bias in algorithms” https://www.youtube.com/watch?v=UG_X_7g63rY Data Physicalization http://dataphys.org The Data Detective, di Tim Harford https://timharford.com/books/datadetective/ Mona Chalabi (grafici disegnati a mano) https://monachalabi.com Bruises, di Giorgia lupi https://medium.com/@giorgialupi/bruises-the-data-we-dont-see-1fdec00d0036 TED Talk di Giorgia Lupi “How we can find ourselves in data” https://www.youtube.com/watch?v=sFIDCtRX_-o Progetto “Dear Data” di Giorgia Lupi e Stefanie Posavec http://www.dear-data.com/theproject Canale Youtube di Roberta Villa https://www.youtube.com/c/RobertaVilla Pagina di Cristina Da Rold https://cristinadarold.com
  • Trigger warning: morte

    L’argomento di questo episodio è la morte, raccontata da diversi punti di vista: individuali, professionali, culturali, sociali, narrativi.

    L’ospite di questa puntata è Urfidia: tanatoesteta di professione, scrittrice “per diletto”, collabora con il magazine trimestrale “Fantastico esclamativo”, divulgatrice sul suo profilo Instagram sui temi della morte, delle pratiche funerarie e della rappresentazione della morte nei media.

    Per parlare del tema di questa puntata, per me un argomento cacciavite da qualunque punto lo guardi, siamo partite da tre storie ambientate in Giappone, tutte e tre rarefatte e a loro modo leggere: il film “Departures”, di Yōjirō Takita, e i libri “Le ricette della signora Tokue”, di Durian Sukegawa, e “Quel che affidiamo al vento”, di Laura Imai Messina. Nella nostra conversazione abbiamo incontrato diversi aspetti legati alla morte come per esempio la tanatoestetica, la ritualità, l’elaborazione del lutto, le cure palliative e l'effetto della pandemia.

    E alla fine ho chiesto a Urfidia consigli su altri libri e serie TV su questi temi.

    Libri citati:

    Le ricette della signora Tokue, di Durian Sukegawa Quel che affidiamo al vento, di Laura Imai Messina La morte del padre, di Karl Ove Knausgård Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio, di Caitlin Doughty Naufraghi senza volto, di Cristina Cattaneo

    Film e serie tv citate:

    Departures, regia di Yōjirō Takita (2008) Six feet under (2001 - 2005) Pompe funebri (2019) Post mortem (2021) The Haunting - Hill house (2018 - 2020) Modern love, stagione 2 (2019 - in corso)
  • Nell’introduzione di questo episodio parlo di un libro, letto lo scorso autunno, che ho scagliato in un angolo (“La doppia vita di M. Laurent” di Santo Piazzese, Sellerio 1998), ma che nella rabbia che mi ha provocato leggerlo mi ha consentito di riguardare indietro a decenni di letture tutte uguali, di vederle da un punto di vista totalmente nuovo e di capire perché quelle storie non mi parlassero più. Poche settimane dopo, ho invece letto “Eroine” di Marina Pierri (Edizioni Tlon, 2020) e all’intervista all’autrice è dedicata la gran parte di questo episodio. “Eroine” è stato per me un libro cacciavite perché mi ha fatto capire cosa quelle storie tutte uguali avessero in comune, l’Antieroe, e apre invece a tutto un altro mondo di storie possibili, storie caratterizzate da una fase discendente, di riconoscimento e decostruzione dei condizionamenti patriarcali, e da una fase ascendente di costruzione consapevole e autodeterminata di sé, quello che l'autrice chiama il "viaggio dell'Eroina". Pierri enuclea questo percorso in dodici archetipi, che analizza ed esemplifica tramite ventidue personagge di serie TV. PS: Mi scuso con chi ascolterà questo episodio per i rumori che si sentono qua e là nella prima parte dell’intervista, ogni tanto faccio casino col microfono!

  • Il libro cacciavite di questo episodio è "Autism in heels", di Jennifer Cook (Skyhorse Publishers, 2018), a metà tra memoir e saggio divulgativo, dove l'autrice racconta la sua esperienza di donna autistica, con una diagnosi di (ex-)sindrome di Asperger ricevuta in età adulta, a 34 anni.
    Questo libro è il punto di partenza per un'intervista a Eleonora Marocchini (aka Narraction su Instagram), nella sua doppia veste di ricercatrice in  Psicologia e Scienze Cognitive su temi legati all'autismo, in particolare sulla pragmatica sperimentale, e di persona nello spettro recentemente diagnosticata.  
    Uno dei temi principali sui quali è incentrata l'intervista riguarda appunto la presentazione femminile dei tratti autistici e il perché le donne siano sistematicamente sottodiagnosticate o ottengano una diagnosi soltanto in età adulta. Eleonora racconta anche in che senso per lei "Autism in heels" sia stato un libro cacciavite e dà una panoramica sulla definizione di spettro autistico, sulla differenza tra linguaggio "identity-first" vs "person-first" e sulla sua attività di ricerca.

  • Questo episodio è dedicato al libro "Ace. What Asexuality reveals about desire, society and the meaning of sex” di Angela Chen (Beacon Press, 2020), che affronta il tema dell'asessualità in modo accessibile, con una prospettiva intersezionale e dando spazio a tante diverse esperienze.
    Ho scelto questo libro perché, sebbene parli di una comunità, quella asessuale, dà gli strumenti per ragionare e per accorgersi di bias che sono un po’ dappertutto, nella società, nella rappresentazione, nelle leggi e nel concetto che abbiamo di relazioni e di come ci aspettiamo che queste debbano evolvere.
    Per parlare di questo libro, in questo episodio intervisto Francesca Anelli, persona che si autodetermina come asessuale e che fa attività di advocacy per la comunità asessuale. Durante la nostra conversazione abbiamo toccato molti temi, tra cui lo spettro asessuale, la prospettiva asessuale nel femminismo, l'allonormatività, l'importanza delle parole, la differenza tra autodeterminazione e diagnosi, il ruolo dell'accademia, la patologizzazione della diversità e la rappresentazione nelle commedie romantiche. 
    PS a un certo punto mentre parlo si sente il "tuuuuu tuuuuuu" di un piccione, non era voluto, ma ciao piccione.

  • In questo episodio parlo del memoir di Katherine May "Wintering", pubblicato da Rider nel febbraio 2020. 

    Un libro sui molteplici significati dell'inverno, quello naturale, ma anche quello interiore, psicologico, familiare.

    May non dà soluzioni per evitare gli inverni, anzi ne enfatizza l'ineluttabilità, ponendo invece l'accento sull'accettazione e la consapevolezza dei cambiamenti che porta. 

    Nel podcast, oltre a parlare del libro, racconto anche in che senso per me è stato un libro cacciavite e come mi è stato di ispirazione nel fare scelte diverse e intraprendere nuove esperienze.

    Alla fine della puntata c'è anche una novità che propongo a chi ascolta Shirley.

  • In questo episodio si parla di tre libri con l’autore Lorenzo Gasparrini: "Diventare uomini. Relazioni maschili senza oppressioni” (Settenove 2016 e poi 2020), “NO. Del rifiuto, di come si subisce e di come si agisce e del suo essere un problema essenzialmente maschile” (Effequ 2019), “Perché il femminismo serve anche agli uomini, Eris (2020).
    Abbiamo parlato dei men’s studies e di cosa c’entrano con i femminismi, della duplice chiave di lettura del “No”, che può passare da negazione della virilità all'essere invece strumento di liberazione, della “cultura della sfida” e di quali pratiche gli uomini possono mutuare e adattare dai femminismi per diventare più liberi e consapevoli.