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Un film dalla gestazione lunghissima (7 anni) che racconta la condizione delle donne nel mondo arabo.
Heiny Srour è la prima regista donna libanese, che con coraggio ha lottato contro le barriere sociali per dare alle luce film sempre attuali e dallo spiccato impegno politico.
Ne parla con noi Miriam De Rosa, docente di Visual Culture a Ca' Foscari. -
Nel 1974 usciva (Maruhi) Shikijo Mesu Ichiba, in italiano tradotto con Mercato segreto di donne in amore. Film giapponese di Noboru Tanaka.
Ce ne parla la professoressa Maria Roberta Novielli in occasione della proiezione del film che si terrà giovedì 12 maggio al cinema Rossini di Venezia. -
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Nel 1968 esce nelle sale "Coogan's Bluff" che in italiano prenderà il nome di "L'uomo dalla cravatta di cuoio". Il film è diretto da Don Siegel e ha come protagonisti Clint Eastwood, Susan Clark, Don Stroud, Tisha Sterling, Betty Field, Lee J. Cobb.
Giovedì 28 aprile 2022 viene proiettato al cinema Rossini di Venezia, a parlarcene in anteprima ai nostri microfoni è il giornalista e critico cinematografico Adriano De Grandis. -
Nel 1968 Damiano Damiani - reduce dal successo di Quien Sabe? - inizia un filone fin lì quasi inedito: quello dei film che parlano di mafia. "Il giorno della civetta" è tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, che a sua volta aveva aperto la via alla creazione di un racconto della mafia in Italia - ed è un film che sa unire diversi stilemi dei film di genere per creare un prodotto d'autore unico.
A parlarcene è Francesco Zucconi, docente di cinema allo IUAV. -
Un film che non racconta una storia, ma che racconta la Storia.
L'armata a cavallo di Miklós Jancsó è un film che esce dalle dinamiche narrative della trama incentrata su un singolo protagonista, ma allarga lo sguardo per raccontare la vita di un'intera popolazione durante gli orrori della guerra.
Ce ne parla il prof. Giuseppe Ghigi. -
A 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, la Biennale proietta il frutto del suo sodalizio imprevisto con Totò: Uccellacci e uccellini.
Ne parla per noi il prof. Michele Gottardi. -
In questa puntata parleremo di H8... (Sangue al km 148), film di Nikola Tanhofer del 1958, che lo stesso anno vinse come miglior film al Festival del cinema di Pola. A parlarne con noi c'è Dunja Jelenković: esperta di cinema dell'ex Jugoslavia e che giovedì 17 marzo presenterà il film al cinema Rossini di Venezia per la rassegna Classici fuori mostra che fino a fine maggio 2022 avrà appuntamento settimanale.
Per altre info, vi invitiamo a consultare il sito labiennale.org -
Siréna è il racconto attualissimo di uno sciopero. Un racconto che si svolge negli anni '40, ma che racconto molto anche della società di oggi - e che fece vincere il Leone d'oro a Karel Stekly nel 1947.
Ce ne parla Federico Gironi, critico cinematografico e selezionatore di Venezia Classici alla Mostra del cinema di Venezia.
Per le info sulle proiezioni di Classici fuori mostra, visita il sito labiennale.org -
"La regola del gioco" di Jean Renoir è considerato uno dei migliori film della storia del cinema.
Perché?
Ce lo spiega Marco Dalla Gassa - docente di teorie del cinema all'Università Ca' Foscari Venezia. -
The French Connection di William Friedkin: conosciuto in italiano come Il braccio violento della legge, è un film che innova radicalmente il genere poliziesco e influisce molta delle produzione di genere successiva. Un film che non è solo un film di genere, ma un film d'autore, in cui Friedkin impone il suo sguardo fuori dagli schemi e stupisce con tecniche di ripresa spettacolari.
Approfondimento a cura di Michele Gottardi, docente e storico del cinema. -
Il presidente de La Biennale di Venezia Roberto Cicutto presenta: Classici fuori mostra - la rassegna di grandi film recentemente restaurati, organizzata come percorso di avvicinamento alla Mostra internazionale di arte cinematografica.