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È il 1939 e quattro bambini inglesi vengono mandati nella grande casa di un anziano professore. Fuori imperversa la guerra, ma dentro casa i fratelli si annoiano, finché quasi per caso non si imbattono nel mondo magico al di là dell’armadio. Così iniziano le famose Cronache di Narnia, tra i libri fantasy più amati di sempre. C. S. Lewis, professore di letteratura inglese pubblicò il primo episodio, Il leone, la strega e l’armadio, nel 1950, mentre si trovava ancora a Oxford, la città dove si era formato e dove visse dal 1917 al 1954. Insieme a Davide Morosinotto, traduttore di una versione ridotta, illustrata da Christian Birmingham, abbiamo cercato di capire le ragioni di questo straordinario successo, ma anche cosa significa tradurre un testo a servizio delle immagini, destinato a un pubblico di giovanissimi lettori. Una sfida dove, come per la scrittura di Lewis, quello che conta è trovare un equilibrio tra semplicità e complessità.
Aslan King © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
In questo episodio Silvia Pozzi ci conduce alla scoperta di una Cina inedita rispetto a quella raccontata dai media occidentali o filtrata dai nostri pregiudizi inconsapevoli. Lo fa attraverso la scrittura di Yu Hua, uno degli autori contemporanei più apprezzati, in cui tragedia e commedia si alternano senza soluzione di continuità e, come nella vita reale, nel leggere le sue pagine allo struggimento segue spesso una risata liberatoria. In Brothers, storia di due fratelli che sono bambini durante l’epoca della Rivoluzione culturale e poi adulti quando la Cina diventa una potenza capitalista, l’autore costruisce una parabola sociale, rivelando una delle sue doti più grandi: raccontare le ingiustizie del mondo attraverso lo sguardo infantile. Per Silvia Pozzi tradurre Yu Hua ha significato andare incontro al divertimento e lasciarsi investire dalle emozioni in un’affinità quasi totale.
Liu Town © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
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In Pietra e ombra, Burhan Sönmez, uno degli autori turchi più noti sulla scena contemporanea, racconta una storia in cui amore e impegno politico si intrecciano nelle vicende del protagonista, uno scalpellino che decide di vivere in un cimitero alla periferia di Istambul per rimanere vicino alla sua amata, anche nella morte. Diverrà il testimone di numerosi destini e delle pagine più sanguinose della storia turca, mentre la trama si snoda, in un montaggio sapiente, tra varie epoche passate. Il risultato è una scrittura precisa, ma densa di echi metaforici, una prosa che “strizza l’occhio alla poesia”, afferma Nicola Verderame, che in questo episodio ci racconta le mille sfide superate, nella consapevolezza che nessuno può tradurre senza leggere quello che altri hanno scritto e tradotto.
Elif © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
"La materia della vita”, scrive Virginia Woolf “è l'unico argomento possibile di un romanzo". Ma cosa significa raccontare la vita di un uomo? E cosa invece quella di una donna? Queste e tante altre domande ispirano l’invenzione del suo personaggio più famoso: Orlando, un gentiluomo inglese che nel corso della storia diventa donna mettendo in discussione tutte le convenzioni e le categorie di genere. Il risultato è un’opera ricca e divertente, ma anche piena di sfide stimolanti, come ci racconta Sara Sullam, traduttrice e studiosa di letteratura inglese. Per lei tradurre Orlando ha significato “aprire un nuovo itinerario di lettura” nel percorso artistico di Woolf: mostrare la connessione profonda tra narrazione e saggistica.
Orlando Girl © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Scritto durante un soggiorno svizzero, “La città assediata” dell’autrice brasiliana Clarice Lispector dà forma alla nostalgia e al desiderio di evasione attraverso una scrittura densa di simboli e metafore, in cui anche “gli oggetti”, ci spiega Roberto Francavilla, in qualche modo “comunicano”. In una realtà trasfigurata, fatta di immagini parlanti e di rumore senza linguaggio, si muove la protagonista, Lucrécia Neves, una giovane donna, con molti difetti, a cui però la scrittrice concede “momenti di poesia e resistenza”. Per Roberto Francavilla tradurre a quattro mani questo testo ha significato arginare la solitudine e calarsi in un processo creativo di continuo confronto, da cui è nato, inaspettatamente, anche il suo esordio narrativo.
Barulho © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Cosa succede se si ha la fortuna di tradurre i versi tanto amati di un poeta apprezzato in tutto il mondo? Ne parliamo con Matteo Campagnoli, traduttore di Derek Walcott, a partire dall’ultima raccolta del poeta caraibico, Egrette bianche. In questo libro dai toni elegiaci si affollano ricordi, descrizioni di luoghi e figure amiche, come il poeta russo Joseph Brodsky, “anima serafica”, e prezioso interlocutore. L’amicizia, dono della vita, diventa un tema centrale nella riflessione di un poeta anziano, che ha un acuto presentimento di avvicinarsi alla fine, eppure non smette di sorprendere con la forza delle immagini e del ritmo.
Mahogany © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Syria Poletti, italo-argentina, diventò scrittrice nella lingua nel paese di emigrazione. “Gente con me”, pubblicato per la prima volta nel 1961, può considerarsi un grande classico della letteratura transnazionale. Ispirato dalle vicende dell'autrice, ci parla di un mondo sospeso e di individui costretti a reinventarsi mentre vanno incontro al loro destino di libertà, sofferenze e nostalgia. Come tutti i classici, ci avverte la sua traduttrice, Claudia Razza, il libro si presta a molteplici livelli di lettura. Centrale è la questione del lavoro, all'origine del fenomeno migratorio e alla base del vivere civile. Ogni mestiere si porta dietro un “sapere tangibile”; quello di scrivana al servizio degli emigrati, praticato dall'autrice e dalla sua protagonista, diventa un’arte, o meglio un "mestiere raro".
Tanos © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Cosa hanno in comune la pandemia da covid che abbiamo superato, ma subito rimosso, e la Seconda guerra mondiale per l’America che attende di entrare in azione ma è già irrimediabilmente coinvolta? In questo episodio speciale dedicato alla traduzione poetica ne parliamo con Alberto Bertoni che nel marzo del 2020, davanti al “tempo quasi inaspettatamente infinito” del lockdown, ha deciso di rispondere alla sua ansia personale traducendo il famoso poemetto di Wystan Hugh Auden, The Age of Anxiety, ambientato e scritto a New York nel 1947. Un’opera densa di riferimenti letterari e di stratificazioni linguistiche che, a quasi ottant’anni di distanza, continua ad essere terribilmente profetica. Tradurre per Bertoni è un esercizio imprescindibile, un gesto e una missione che ha imparato dai grandi poeti del secondo Novecento.
Move out! © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Cosa sogna una ragazza trentenne nell’Iran di oggi? La protagonista di "Tehran Girl" vorrebbe che il mondo fosse “una meravigliosa gelatina”, o “un denso liquido amniotico” in cui liberare la sua chioma e contemporaneamente tutta sé stessa, una fantasia di evasione che le permette di dimenticare per qualche istante obblighi e costrizioni sociali. In questa intervista Giacomo Longhi, traduttore di Mahsa Mohebali, una delle autrici contemporanee più amate in Iran, ci racconta cosa ha significato restituire la voce a un personaggio apparentemente piatto e invisibile, che pure molto ci permette di scoprire su un paese lontano e pieno di contraddizioni.
Persian Roads © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Cosa spinse Julio Cortázar a scrivere il Libro di Manuel nel 1973 dando vita a una miscela di politica e letteratura, impegno ed erotismo? E perché il romanzo è giunto in Italia solo adesso a più di cinquant’anni di distanza? In questo episodio, la traduttrice Ilide Carmignani ce ne spiega le ragioni e ci conduce alla scoperta di una scrittura caleidoscopica, piena di invenzioni, ritmi e colpi di scena. Cortázar vive da anni a Parigi, ma ha “addosso Buenos Aires
come altri hanno addosso le scarpe”; questo romanzo riflette il suo stare tra più lingue e più culture, nel desiderio di percorrere tutti i sentieri dell’immaginazione per comprendere una società in rapido cambiamento.
Taxi Tango © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Nell’agosto del 1942, un battaglione dell’Armata Rossa è impegnato nelle difficili operazioni per fermare l’offensiva nazista, ma si troverà accerchiato dal nemico. Vasilij Grossman è un inviato speciale e racconterà tutto ciò che accade in presa diretta, prima per le pagine di un giornale, poi in “Il popolo è immortale”. In questo episodio, Claudia Zonghetti, traduttrice di Grossman da circa trent’anni, ci fa rivivere l’inferno delle battaglie, il dolore per ogni vita perduta, il sacrilegio della natura violata, mostrandoci quanto poco abbiano a che fare l’ideologia e l’eroismo con le pagine di questo grande autore. “Il popolo è immortale" ci costringe ad attraversare con l’immaginazione linee di fuoco e campi di battaglia che furono all’attenzione della cronaca ieri come oggi, e per questo ci ricorda che la guerra dovrebbe essere, come dice Zonghetti, un anacronismo da condannare.
Tears © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Milan Kundera sosteneva che il romanzo non fosse altro che “la lunga ricerca di alcune definizioni sfuggenti”. Questo tentativo di rincorrere un’idea vale anche per la forma saggistica, in particolare per il libro intitolato “Praga, poesia che scompare”, in cui l’autore ceco, già esule in Francia, va alla ricerca della propria identità letteraria, eleggendo Praga a simbolo di un’utopia, quella dell’Europa centrale e delle minoranze, cancellate dagli assetti politici del secondo Novecento. Praga rappresenta, come ci spiega Giorgio Pinotti, “l’idea della massima diversità culturale contenuta nel minimo spazio”; ma è anche la metafora di una patria perduta per chi come Kundera ha scelto di abitare uno spazio translinguistico e transnazionale.
Praha © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Cosa ha in comune Ana Magdalena Bach, protagonista di "Ci vediamo in Agosto", con gli altri personaggi femminili di Gabriel Garcia Marquez? Bruno Arpaia, traduttore di questo romanzo postumo e curatore dei meridiani, ci descrive una donna affascinante e libera, nata dalla determinazione dell'autore a raccontare l'universo femminile in tutte le sue evoluzioni. Cambia la società, cambia il rapporto di coppia, ma rimane saldo l'impegno del vecchio narratore colombiano verso una scrittura limpida e tesa, capace di regalarci con straordinaria efficacia tutte le impressioni di un'avventura in un afoso agosto caraibico. Una storia in cui Arpaia, che iniziò a scrivere e tradurre perché incantato dal capolavoro di "Cent'anni di solitudine", vede una grande lezione etica di perseveranza e rigore.
Amaranto © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Il duello di Anton Cechov riprende un topos della letteratura ottocentesca e ci descrive la scissione dell’identità moderna. Come sostiene il traduttore, Bruno Osimo, i due personaggi principali, Von Koren, uno zoologo, razionale e controllato, e Laevskij, un uomo privo di autocontrollo, rappresentano due aspetti della stessa persona, forse di Cechov stesso che, medico di professione, fu in realtà un prolifico scrittore e un grande indagatore dell’animo umano, in una Russia che, allora come adesso, aveva un rapporto difficile con l’Europa occidentale. Per Bruno Osimo misurarsi con questa traduzione ha rappresentato davvero una sfida, maturata nel corso di oltre vent’anni, che gli ha insegnato ancora di più l’importanza di aderire al testo e restituirlo al lettore in tutta la sua precisione terminologica.
The Russian Duel © 2024 is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
The Waste Land di T. S. Eliot ha compiuto 100 anni nel 2022, ma la sua bellezza è ancora "inesaurita e inesauribile" dice Carmen Gallo, traduttrice di una recente edizione del Saggiatore. In questo episodio ci racconta i segreti di un testo molto composito, la cui elegia tocca le vicende personali dell'autore e la storia collettiva, prefigurando la crisi dell'Europa e dell'uomo moderno. Tante immagini del testo originale sono penetrate nella poesia italiana, e nell'immaginario comune, proprio grazie alla mediazione dei traduttori.
The Waste Land © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
In questo episodio Giorgio Amitrano ci conduce alla scoperta della letteratura giapponese, raccontandoci l’incontro con una grande scrittrice, Banana Yoshimoto. Nelle sue pagine la semplicità dello stile e la profondità dei temi sembrano convivere armoniosamente. Il suo successo mondiale iniziò con il libro di esordio, Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nell’ormai lontano 1991. Ma a distanza di tanti anni come si è evoluto il rapporto tra l’autrice e il traduttore? E quanto è cambiata la nostra conoscenza del mondo giapponese?
Shoganai © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Triste Tigre di Neige Sinno è un libro coraggioso che ci pone di fronte a uno dei temi più scabrosi della società: la violenza all’interno del contesto familiare. Riesce a farlo con una “lucida spietatezza piena di umanità” come le riconosce la sua traduttrice Luciana Cisbani. Tradurre questo libro composito che racconta la discesa nell’abiezione, senza reticenze e senza retorica, è stato per lei un dovere, nella consapevolezza, maturata nel corso del lavoro, della necessità di diffondere un messaggio importante. Luciana Cisbani ci restituisce il racconto autobiografico di Neige Sinno, il valore della sua testimonianza e la tersa bellezza della sua scrittura, piena di echi letterari.
Humanity © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
Con "Nel guscio", pubblicato da Einaudi nel 2017, Ian McEwan ci regala un romanzo sperimentale degno dei suoi esordi e un grande personaggio: un bambino non ancora nato, ma già raffinato pensante e prigioniero del dubbio amletico. Una voce narrante arguta che Susanna Basso ha amato proprio per la sua sfrontatezza irriverente. In questa intervista ci racconta il lungo sodalizio con lo scrittore britannico, e cosa ha significato per lei misurarsi con un “gioco letterario ad altissimo livello”.
The Conspiracy © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/ -
"Frankenstein" è un capolavoro narrativo entrato nella leggenda, ma non tutti sanno che anche la vita della sua creatrice, Mary Shelley, all’epoca della scrittura, una ragazza di appena diciannove anni, fu altrettanto avventurosa e leggendaria. La sua fama è stata adombrata per lungo tempo, prima da quella dei suoi genitori, Mary Wollstonecraft e William Godwin, entrambi intellettuali, poi da quella del marito, il poeta Percy Shelley. In questo episodio, Eleonora Gallitelli, ci racconta il lavoro della biografa, Fiona Sampson, che in "La ragazza che scrisse Frankenstein. Vita di Mary Shelley", edito da Utet nel 2018, ha cercato di ridare centralità alla scrittrice, combinando l’indagine sulle fonti con l’interpretazione della sua interiorità. Per Gallitelli tradurre questa biografia ha significato entrare in dialogo con più voci, ma anche capire l’importanza di “inventare se stessi”.
Infinity © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 101029767 -
Cosa significa ritradurre un classico moderno? In questo episodio Silvia Pareschi ci racconta com’è nata l’idea di cimentarsi con "Il vecchio e il mare", il famoso romanzo di Ernest Hemingway, apparso per la prima volta sia in America sia in Italia nel 1952 e da allora un libro imprescindibile nella biblioteca dei ragazzi e non solo. Ma a distanza di anni, cosa ha ancora da insegnarci la lotta con il proprio destino incarnata da Santiago? E qual è il segreto di una scrittura così vigile e rigorosa?
The sea and the old man © 2024 by Giovanni Cascavilla is licensed under Creative Commons Attribution-NoDerivatives 4.0 International. To view a copy of this license, visit https://creativecommons.org/licenses/by-nd/4.0/
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 101029767 - Daha fazla göster