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Può la poesia dare nuove prospettive per ragionare intorno ai concetti di luogo, confine, frontiera e territorio? Una narrazione a più voci ci aiuta a guardarli da un’ottica diversa. Il viaggio parte dalla lettura del brano Geografie di Antonella Anedda per proseguire con la poesia The Map della poetessa americana Elizabeth Bishop, testo eversivo che s'interroga sull'arbitrarietà di linee, bordi e colori e sulla possibilità di ridefinirli nelle nostre menti. Inframezzato tra le voci femminili, il contributo di Alberto Bertoni, poeta, critico letterario e italianista dell’Alma Mater.
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Come stiamo narrando l’era del surriscaldamento globale? Gli eventi climatici, così imprevedibili e sconvolgenti, non si lasciano descrivere o circoscrivere con facilità. Niccolò Scaffai, docente di letteratura e studioso dei rapporti che la letteratura intrattiene con l’ambiente e l’ecologia, ci guida in un percorso tra scrittori e studiosi contemporanei che stanno provando a raccontarla. Si parte con l’antropologo indiano Amitav Ghosh e il filosofo Timothy Morton che parla del cambiamento climatico in termini di iperoggetto, per proseguire con Jonathan Safran Foer, Zadie Smith e le climate fiction di Margaret Atwood. L’intento è unico e corale: sensibilizzare quante più persone possibili con la forza della letteratura.
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Perché è così difficile trovare le parole giuste per parlare del cambiamento climatico? Percepiamo i discorsi su questo tema distanti, esagerati e facciamo fatica a entrare in empatia con il dramma che il nostro mondo sta vivendo anche se ci riguarda in prima persona. Nel podcast Giorgio Falco, scrittore, da anni sensibile al rapporto che la letteratura intrattiene con la fotografia e l’arte, ci guida in un percorso sui rischi legati all’apocalisse ambientale e alle tante apocalissi che viviamo quotidianamente e a cui il nostro sguardo si è ormai abituato, invitandoci a scegliere le parole giuste per far capire alle persone quanto sta accadendo.
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Può la letteratura aiutarci a interpretare il mondo? E come si mescolano le storie raccontate dagli scrittori e dalle scrittrici con le dinamiche di questo pianeta? Serenella Iovino, saggista e docente di Scienze Umane per l’Ambiente, ci suggerisce possibili risposte a questa domanda, intrecciando le opere di Italo Calvino, autore poliedrico, sensibile alle crisi ambientali, sociali e politiche, con il concetto complesso e attuale di Antropocene, l’epoca geologica dell’umano, caratterizzata dall’impronta della nostra presenza e da grandi sconvolgimenti climatici e sociali.
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Quale sforzo emotivo dobbiamo fare per immaginare di essere anche noi responsabili di questo pianeta? Silva. Storie di un pianeta da curare è un podcast dedicato all’ambiente e al modo in cui la letteratura può aiutarci a comprendere il mondo che cambia. Le voci di scrittori e scrittrici, critici e interpreti di storie ci guideranno in questo viaggio facendoci scoprire punti di vista inediti. Ci racconteranno il loro modo di vedere il nostro mondo e ci aiuteranno a capire come provare, a nostra volta, a cambiarlo in meglio.
La rassegna nasce dal progetto di ricerca “Sostenibilità in Italia: tra Letteratura, Visualità e Architettura” ed è coordinata da Riccardo Gasperina Geroni, in collaborazione con Lavinia Torti e Danila Longo dell’Università di Bologna. Il progetto di ricerca ha beneficiato dei finanziamenti della campagna 5x1000 dell’Università di Bologna.