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Tony Accardo, soprannominato "Joe Batters" e "Big Tuna", è considerato uno dei boss mafiosi più longevi e di successo nella storia americana. La sua intelligenza, la sua prudenza e la sua spietatezza gli hanno permesso di governare la Chicago Outfit per decenni, accumulando una fortuna e mantenendo un potere quasi incontrastato.
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Nei primi anni '40, Nitti convinceva Ricca e il resto della dirigenza dell'Outfit ad estorcere denaro agli studi cinematografici di Los Angeles, California . Il gangster di Chicago John "Handsome Johnny" Roselli controllava il sindacato dei lavoratori dell’industria del cinema Projectors Union e minacciava gli studi con scioperi e altri problemi sindacali. Per evitare disordini sindacali, RKO , Paramount , Metro-Goldwyn-Mayer e 20th Century Fox pagavano diverse centinaia di migliaia di dollari all'Outfit.
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Paul Ricca il cui vero nome era Felice De Lucia, di origini italiane, nasceva il 14 novembre 1897 a Napoli , in Campania, da Antonio e Maria Annunziata De Lucia. Era considerato un mafioso italo-americano con ruoli crescenti dentro la Cosa nostra per 40 anni, sino a diventarne il padrino all’interno della famiglia mafiosa di Chicago, conosciuta anche come de Outfit. Nel 1958 secondo una sottocommissione investigativa sui crimini del Senato Ricca veniva definito "il criminale più importante del paese".
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Il suo nome ufficiale negli Stati Uniti era Frank Ralph Nitto, in realtà, dopo la sua nascita, avvenuta in Italia il 27 gennaio 1886, all’ufficio anagrafe di Angri, provincia di Salerno veniva registrato come Francesco Raffaele Nitto. Frank Nitti, era una figura centrale del crimine organizzato italo-americano con sede a Chicago. Inizialmente era la guardia del corpo di Al Capone, successivamente diventava il responsabile di tutto il denaro illecito che fluiva attraverso l’organizzazione mafiosa di Chicago conosciuta come outfit, e finiva per succedere a Al Capone come capo ad interim.
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Nell’ottobre del 1963, Valachi, compare per la prima volta, dinanzi alla commissione presieduta dal senatore dell’Arkansas McLellan, in udienza pubblica. Per la prima volta svela il nome “Cosa Nostra”: Valachi divulga al mondo intero come i mafiosi chiamavano la loro organizzazione criminale. Prima di allora le autorità investigative la conoscevano semplicemente come "mafia".
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È stato il primo “pentito” nella storia della mafia italo americana, fu il primo a rivelare al mondo il nome di Cosa Nostra. La sua collaborazione può essere considerata una svolta decisiva per il dipartimento di giustizia guidato da Robert kennedy. Nell’ottobre del 1963 la sua deposizione in diretta TV fu vista da decine di milioni di spettatori televisivi americani.
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Tra il 1963 e il 1965, presieduta dal senatore democratico John McClellan, presso il senato governo federale degli Stati Uniti d'America fu instaurata la Sottocommissione senatoriale, le cui indagini costituirono un’ importante punto di svolta alla lotta del governo statunitense al crimine organizzato. La prima udienza si tenne il 27 settembre 1963, presso il Senato degli Stati Uniti, intorno alle ore 10.00. La commissione fu voluta da Robert Kennedy.
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IL 24 marzo 1959 Robert e John Kennedy furono membri di una commissione che indagava sui rapporti tra i sindacati e la criminalità organizzata. I due interrogarono Marcello. Robert Kennedy fu consigliere capo del comitato, suo fratello John, all’epoca senatore, fu un membro. Il padrino si rifiutò di rispondere più volte alle domande e invocò il quinto emendamento relativamente ai suoi rapporti con la criminalità e sul suo passato. Da quel momento in poi, Marcello divenne un nemico dichiarato dei Kennedy.
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Carlos Marcello è molto meno noto al pubblico di famigerati gangster come Al Capone, Lucky Luciano o John Gotti. Eppure esercitò molto più potere di chiunque altro, e per molti più anni. Fu l'incontrastato boss della mafia di New Orleans. Basso di statura non superava il metro e sessanta, era conosciuto come “The Little Man” e sostanzialmente analfabeta. In realtà Marcello, con intelligenza, astuzia e non poca violenza, costruì un impero criminale. Fu corruttore di politici, funzionari dei dipartimenti di polizia, pubblici ministeri e giudici di New Orleans di tutto lo stato della Louisiana, fino al Mississippi e al Texas. La vasta ricchezza e potere di Marcello assicuravano che non sarebbe mai stato subordinato a nessuno. Secondo alcuni studiosi alla fine degli anni '50 Marcello, con un fatturato di 1 miliardo di dollari a New Orleans e fuori città, era il boss mafioso più ricco e potente del paese
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Nella famiglia mafiosa di Pittsburgh, sino al 1956, a guidare la famiglia mafiosa fu Frank Amato. Egli la gestì fino a quando fu colpito da una patologia ai reni e fu costretto a dimettersi diventando sottocapo. Il suo posto fu preso da Sebastian LaRocca detto "John" LaRocca
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Nella città di Pittsburgh i criminali italiani erano divisi in due fazioni i " Siciliani " e i " Napoletani ". Anche il territorio all'interno della città era diviso poiché i clan mafiosi siciliani controllavano i lati nord e sud , mentre i clan camorristici napoletani controllavano l' estremità orientale .
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Santo Sorge fu un potente mafioso siciliano residente negli Stati Uniti. Il suo ruolo esatto non fu mai molto chiaro agli investigatori. Per gli studiosi fu una delle grandi 'incognite' della mafia siciliana e americana. Fu uno dei capi mafiosi siciliani al vertice del suo tempo. La sua opinione fu richiesta ed ascoltata anche in importanti decisioni che hanno interessato la mafia americana. Fece la spola tra l’Italia e gli Stati Uniti.
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Giovanni Bonventre, detto "John" e "John Bonaventure" nasce a Castellammare del Golfo, 18 aprile 1901. Egli fu un potente "capodecina" della Famiglia Bonanno di New York dal 1931 al 1957.
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Dopo il summit tenutosi, nel 1956, presso l'Hotel delle Palme a Palermo, nel 1957 vi fu un altro importante meeting. Si tratta di quello che verrà ricordato come il summit di Apalachin, nello stato di New York. Si trattò di una pietra miliare nella storia del crimine in America. Apalachin è un aggregato urbano degli Stati Uniti d'America, situato nello stato di New York, nella contea di Tioga.
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Tra il 12 e il 16 ottobre 1957 a Palermo all'Hotel delle Palme si tenne un importante summit di mafia tra i capi bastone di Cosa Nostra siciliana e Cosa Nostra Americana. Durante l’incontro furono toccati diversi argomenti e vennero ricuciti i rapporti tra l’organizzazione locale e quella americana, inoltre si discusse l'ingresso della mafia siciliana nel business del narcotraffico.
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Joe Profaci, all'anagrafe Giuseppe Profaci è da considerare il primo capomafia della famiglia mafiosa Colombo di New York. Giuseppe Profaci nacque a Villabate in provincia di Palermo il 2 ottobre del 1897. Divenne presto un uomo d'onore della locale cosca. Joe Profaci entrò negli USA a New York nel 1921 clandestinamente con Vincent Mangano. I due erano amici d’infanzia, entrambi si rifugiarono in America per sfuggire al regime e alla repressione voluta da Mussolini negli anni Venti alla mafia in Sicilia. Profaci in Italia aveva già scontato un anno di carcere per furto. Nel 1927, assunse la cittadinanza americana.
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Francesco Garofalo, detto "Frank Carroll" fu il potente "vicecapo" della Famiglia Bonanno di New York, nel periodo compreso che va dal 1931, al 1957. Proprio nel 1957 si ritirò definitivamente in Sicilia. Garofalo fu uno dei più eminenti mafiosi di Cosa nostra statunitense, dagli anni venti, agli anni sessanta. Così è descritto nei documenti ufficiali dell'FBI, e del Narcotics Bureau nel 1958: "Presente alla riunione mafiosa di Binghampton nel 1956, il soggetto è uno dei più importanti boss degli Stati Uniti, e della Sicilia. Da giovane è stato un pericoloso sicario".
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Dal 1964 al 1969 circa, fu combattuta l'ultima grande guerra in cui un'importante famiglia criminale mafiosa cercò di prendere una posizione di supremazia rispetto alle altre della criminalità organizzata americana. Se il piano avesse avuto successo gli aggressori avrebbero davvero potuto cambiare le sorti del mondo criminale così come aveva fatto Lucky Luciano. Questo nuovo conflitto degli anni '60 fu messo in atto da un anziano boss, ovvero, Joseph Bonanno, capo dell’omonima famiglia mafiosa di New York, relativamente piccola ma efficiente, conosciuta anche con il soprannome di "Bananas", da cui il nome il nome del conflitto di mafia, ovvero BANANA’S WAR.
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