Episódios
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Ebbene sì...anch'io sono arrivato al punto di realizzare questa puntata podcast speciale, dove rispondo alle domande che mi sono state fatte nel tempo da qualche utente pazzo che pensa io ne sappia qualcosa di cinema.
Tutte domande molto semplici, perché ovviamente non ne capisco un cazzo, ma mi sono divertito a registrare questa chiacchierata fra me e voi e chissà...magari ci sarà un'altra occasione per farlo, nel prossimo o lontano futuro.
Quello che è certo è che, anche qui si parla di cinema.
Buon ascolto!
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Chi vi scrive non è assolutissimamente un fan di Robbie Williams, anzi...l'ho sempre trovato spocchioso, sbruffone, arrogante e non così talentuoso come si racconta. Però, mi rendo perfettamente conto di essere una scheggia impazzita in un mondo di adoratori totali dell'ex Take That.
Però, che cazzo! Questo film, visto con aspettative bassissime (anche per la scimmia), mi ha davvero colpito e sorpreso!
Una biografia ben realizzata, mai agiografica, che coinvolge e commuove fino ad uno splendido finale sulle note di My Way.
Che sia chiaro: Robbie Williams continua a non piacermi affatto, ma Better Man è un'altra cosa.
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Estão a faltar episódios?
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Diciamo che raramente una delle mie puntate podcast potrebbe essere più adatta di questa, al momento.
Freschissimo di elezione del nuovo Papa, cerchiamo però di capire cosa succede quando viene organizzato l'evento che precede appunto la nomina del Santo Padre.
Questo Conclave, tratto dal romanzo omonimo di Robert Harris e diretto da Berger, che già aveva stupito il pubblico con Niente di nuovo sul fronte occidentale, ci mostra le differenze di pensiero tra cardinali, dubbi religiosi, contrasti e tanta tanta politica.
Una pellicola francamente abbastanza piatta, seppur girata in maniera impeccabile (forse troppo), con un cast di altissimo livello, che si rivela però parecchio sprecato, a cominciare proprio dal protagonista, sempre bravissimo, Ralph Fiennes.
Sergio Castellitto memorabile, ma tutto veramente troppo freddo per coinvolgermi e il finale mi è sembrato un po' troppo incredibile e non realistico. Una confezione molto più affascinante del contenuto, secondo il parere del sottoscritto.
A voi è piaciuto?
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E' giovedì e Dino, marito separato e padre del piccolo Robertino, va a prendere il figlio per trascorrere una giornata con lui.
L'uomo, seppur spiantato e senza un lavoro, millanta meriti e soddisfazioni, purché il figlio abbia una buona opinione di lui, ma l'affetto reciproco è sincero.
Dino Risi regala al pubblico una pellicola sincera e tenera, regalando anche uno spaccato italiano interessante e nostalgico, pur con tutti i suoi difetto.
Bravissimo Walter Chiari, forse nel suo ruolo migliore e bravo anche Roberto Ciccolini nel ruolo del figlio.
Un film amaro e dolce al tempo stesso, che non potrà non piacere ai veri cultori del nostro grande cinema.
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Un gruppo di aspiranti attori, decide di riaprire un vecchio cinema, per organizzare una rassegna di pellicole horror d'annata, ma un misterioso assassino spia da dietro le quinte, pronto a trasformare lo spettacolo in un bagno di sangue.
Che il Billy della saga di Porky's avesse provato anche a fare il regista mi era del tutto nuovo, però questa pellicola slasher comedy mi ha fatto trascorrere un'oretta e mezza di puro divertimento, nonostante tutte le evidenti limitazioni del caso, tra budget irrisorio, trama trita e ritrita e attori non proprio al top.
Fa parecchio l'ambientazione cinematografica e poi...quando un film omaggia l'arte del cinema e il dietro le quinte, per me ha già vinto.
Senza pretese, un po' cazzaro e prevedibile, ma ugualmente godibile.
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Un popolare conduttore televisivo, viene sequestrato da una misteriosa quanto arrabbiata donna, all'interno di un ascensore.
Lei sembra sapere tutto dell'uomo e sembra essere mossa da un feroce desiderio di vendetta: avrà inizio un sadico gioco.
Una bella sorpresa del cinema nostrano. Nonostante la trama non brilli per originalità, questo film è stata una piacevole visione, grazie soprattutto alla bravura dei due protagonisti, che reggono sulle loro spalle praticamente tutta la storia.
La tensione c'è e il finale non appare poi così scontato. C'è spazio anche per un piccolo cameo di Paulie di Rocky.
Semplice e imperfetto, ma abbastanza solido nel suo complesso.
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Ascesa e declino tragico della Banda Casaroli, in un Italia del passato, fatta di romanticismo, decadenza, mestieri e violenza.
Uno spaccato che Florestano Vancini dirige egregiamente, trasportando il pubblico all'interno di una pellicola memorabile, dove spicca anche un irriconoscibile Tomas Milian.
Da recuperare per chiunque ami il cinema italiano di cuore, mestiere e istinto.
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Questa volta, il vostro CaRfa approccia una puntatina un po' particolare.
Un episodio veloce, nel quale vi consiglio quattro pellicole che ho appena visto e che potete recuperare sulle piattaforme streaming più note.
Tra azione, fantascienza e horror, quattro pellicole che non sono affatto capolavori, ma che intrattengono e sono in grado di far trascorrere una serata senza pensieri.
Fatemi sapere se li avete visti o meno e se, dopo questa recensione, ne recupererete qualcuno o magari anche tutti.
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Ebbene sì, è successo anche al vostro CaRfa. Spotify mi ha bacchettato, dicendo che inserisco musica protetta da copyright nelle mie puntate, quindi minacciando di cancellarle, se non faccio il bravo.
Al di là del fatto che, per quanto mi riguarda, l'arte è libera e va liberamente condivisa, altrimenti ci troviamo davanti al solito regime dittatoriale, come praticamente tutto in sto cazzo di mondo, è vero che farò un pochino di attenzione d'ora in avanti, ma per quanto mi riguarda Spotify può andare allegramente a farsi fottere.
La musica la pubblico lo stesso, come citazione e pubblicità al film che recensisco e poi vediamo che succede.
Ci vuole ben altro per fermare le RECENSIONI CARFATICHE!!!
Detto questo, oggi si inizia la settimana con un classicone, ovvero quell'Highlander che a me personalmente non ha mai fatto impazzire più di tanto, da ragazzo. Però, devo dire che a questa recente visione, mi ha preso molto di più e quindi consiglio anche a voi un rewatch, se magari non lo trovavate convincente ai tempi.
Lambert protagonista azzeccatissimo, Connery ha sempre il suo fascino e Clancy Brown cattivo da brividi, per una pellicola sicuramente figlia dei suoi tempi, che che non manca di essere gradevole anche oggi.
Ma gli altri immortali che fine hanno fatto??? Sono tutto MORTI??? Eccheccazz...!!!
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I due fratelli gemelli Smoke e Stack tornano nel loro paese natio, dopo aver lavorato a Chicago per Al Capone. Intenzionati ad aprire un locale per soli neri, dove si suona blues, i due verranno aiutati da amici e vecchi amori, ma qualcosa di maligno è in agguato nelle tenebre...
Non è assolutamente ammissibile che vi lasciate sfuggire questa straordinaria pellicola dalla sala!
I Peccatori è un film sentito, di pancia e di cuore, dove la musica ha una importanza fondamentale e c'è ben più di una scena che resta impressa nella memoria.
Ryan Coogler, alla sua opera migliore, trasporta lo spettatore in un viaggio indietro nel tempo, tra amori perduti, poesia, danze coreografate magnificamente, ma anche tra orrore e sangue.
Michael B. Jordan perfetto nel doppio ruolo, così come sono bravissimi tutti gli altri attori. Un film che omaggia, ma che prende anche la propria strada.
Un film visivamente intrigante e istintivo...come istintiva è questa mia recensione. Buon ascolto.
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Questa volta, il vostro affezionato CaRfa vi parla di ben due pellicole che dovete assolutamente recuperare.
Due film molto simili tra loro, nei quali la tecnologia è fondamentale per cercare persone scomparse, trovare indizi e svelare segreti e identità nascoste. In Searching, un padre deve ritrovare sua figlia, mentre in Missing la protagonista è un'adolescente alla ricerca della madre sparita durante una vacanza con il suo compagno.
Due thriller moderni, giocati quasi esclusivamente dal punto di vista degli schermi di computer, tablet e smartphone, ma ciononostante non risultano mai noiosi.
Il ritmo è sempre dinamico, le scelte narrative non risultano mai banali né scontate e il mondo della rete è messo in scena in maniera veramente interessante...inoltre, nel secondo film, c'è un Joaquim De Almeida super simpatico e tenerissimo!
Mi raccomando, non ve li perdete, che poi vi interrogo, eh???
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Mimì è un adolescente orfano e affetto da una malformazione ai piedi. Lavora come pizzaiolo a Napoli ed è un ragazzo estremamente timido e spaventato dal mondo, ma anche di una sensibilità unica.
Un giorno, incontrerà Carmilla, ragazza dark convinta di essere discendente del Conte Dracula. Tra i due scoccherà l'amore.
Inizialmente snobbato, con un trailer che non mi aveva detto più di tanto, l'opera prima di Brando De Sica si rivela essere invece potentissima e perfettamente sospesa tra romanticismo e terrore.
Una pellicola ben diretta e ben recitata da un cast di giovanissimi, per raccontare anche temi importanti come la solitudine, il bisogno d'affetto e di accettazione ed i disturbi mentali. Ma dove anche il vampirismo viene raccontato con mistero e fascino, attraverso una Napoli ipnotica ed estremamente suggestiva.
Finale non adatto ai deboli di stomaco, siete avvertiti.
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Tratto dalla vera storia di un gruppo di coloni che, nella piena espansione nazi/fascista in Europa, decidono di abbandonare la civiltà e tentare una nuova vita nell'ostile ma affascinante isola disabitata di Floreana, nelle Galapagos.
Film veramente ipnotico, nella quale la natura viene egregiamente mostrata nella sua ruvidità e bellezza e dove il cast artistico è davvero ad alti livelli, accompagnato da una sempre azzeccata colonna sonora di Hans Zimmer, che sembra sottotono, ma che invece racconta più di quanto si pensi (non ho potuto metterla a fine puntata, per motivi di copyright...)
Un Ron Howard più maturo, più evoluto e molto interessante, che realizza una pellicola molto ben bilanciata, tra dramma e thriller e che offre ottimi spunti filosofici e di vita sui quali riflettere a lungo dopo la visione.
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E voi l'avreste mai detto che il vostro CaRfa avrebbe recensito proprio questo film, magari anche trovandolo estremamente gradevole e ben realizzato?
Sì, perché la storia del maialino Babe, che vuole a tutti i costi trovare il suo posto nel mondo, sfidando anche la sua stessa natura, è una pellicola che mi ha catturato.
Nelle sue ingenuità e semplicità, questo film racconta una bella favola di crescita ambientata nel mondo animale, anche se c'è un ottimo James Cromwell, nel ruolo del fattore che adotta il porcellino.
Simpatici anche tutti gli altri animali, qualche scena drammatica ben inserita nel contesto generale e un finale prevedibile, ma gradevole che fanno di questo film un prodotto delizioso e per nulla banale o scontato.
Guardatelo, che è meglio!
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Venezia, epoca fascista.
Una coppia, sposata da circa un ventennio, ha perso la passione e cerca di ricostruire un delicato equilibrio sessuale. Lei avrà un'infatuazione, ricambiata, per il giovane fidanzato della figlia e la cosa ecciterà il marito, che annoterà emozioni e perversioni su un diario...
Un capolavoro del maestro dell'erotismo italiano, Tinto Brass, che qui ricostruisce minuziosamente un fetta storica italiana mai dimenticata, senza trascurare l'erotismo elegante, incarnato in una splendida e seducente Stefania Sandrelli, cui fa da contraltare un magnifico Frank Finlay.
Un grande esempio di cinema italiano trasgressivo, ma mai volgare e intelligentemente ironico, che vale la pena riscoprire.
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Dopo che un medaglione gli è stato rubato da un gruppo di ragazzotti, il serial killer Johnnt risorge dalla morte, pronto a fare un massacro per riappropriarsene.
Girato quasi completamente dal punto di vista dell'assassino, il film di Nash omaggia palesemente Jason Voorhees di Venerdì 13, ma offre spunti molto interessanti a livello di narrazione e registicamente parlando. Viene valorizzato anche molto il contesto naturalistico, quasi con taglio da documentario.
Un film che non brilla certamente per originalità, ma molto carino e godibile, se visto nella giusta prospettiva.
Probabilmente, solo per appassionati, ma anche per chi ama il genere horror che vuole sperimentare.
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Ma che bel film!
Che bella storia, che ti scalda il cuore e ti fa uscire felice e arricchito dalla sala! E che bello pensare che si sta parlando di un grande esempio di cinema italiano.
Il lungometraggio d'esordio dell'attrice Greta Scarano, ispirato dal romanzo "Mia sorella mi rompe le balle" di Damiano e Margherita Tercon, è fatto con il cuore e con passione.
Ci si affeziona a Omar, quarantenne affetto da autismo, che sogna di cantare sul palco di un noto talent show. Ad aiutarlo ci sarà sua sorella minore e insieme i due recupereranno uno splendido rapporto, rimasto sopito troppo a lungo.
Greta Scarano racconta una storia genuina e lo fa in maniera intelligente, affrontando il tema dell'autismo con delicatezza e con tanta ironia, mentre Matilde De Angelis e Yuri Tuci sono due protagonisti perfetti.
Ci si ritrova a ridere e piangere senza accorgersene, con La vita da grandi e spero che sarà anche per voi uno dei migliori film del 2025.
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Un film esperimento davvero riuscitissimo, con protagonista assoluto un Tom Hardy perfetto, nel ruolo di un capocantiere che, sul tragitto di casa, deciderà di prendere una direzione diversa, per una scelta che si ripercuoterà inevitabilmente e drasticamente sul suo lavoro e sulla sua stessa vita.
Film notturno, ricco di dramma e inquadrature interessanti, il regista rende estremamente dinamico un titolo che poteva rischiare di diventare monotono.
Riflessioni e responsabilità, ma anche scelte e rapporti familiari, per un road movie sicuramente atipico, ma molto coraggioso e da vedere più volte.
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Una scimmia giocattolo, un oggetto maldetto, un tamburo di morte.
Liberamente tratto dal racconto di Stephen King, il nuovo film di Oz Perkins ammetto mi abbia lasciato un po' perplesso, sotto alcuni aspetti.
Ma è altrettanto vero che a volte diverte e che le morti splatterose, seppur un po' ripetitive, sono fatte bene.
Un prodotto di puro intrattenimento, che sicuramente ha divertito anche gli addetti ai lavori e va premiata la volontà di Perkins di sperimentare generi e stili differenti, sempre comunque sorprendendo per essere uno dei migliori cineasti di genere in circolazione.
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Una ragazza cinese arriva nella nostra capitale, in cerca della sorella scomparsa ormai da troppo tempo. Si imbatterà in un ragazzo, proprietario di un ristorante, il cui padre è anch'egli scomparso, che la aiuterà a scoprire la verità. I due condivideranno sofferenza, ma anche l'amore.
Che bellissimo film! Che bella boccata di ossigeno necessario, è l'ultima opera di Mainetti, che valorizza Roma ancora una volta e realizza una storia romantica, tragica e piena d'azione, con tutti e dico tutti i protagonisti in parte, pure Sabrina Ferilli.
Una favola moderna, che rapisce sin dai primi attimi e sicuramente, almeno per il sottoscritto, uno dei film migliori del 2025, a mani basse.
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