Эпизоды
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L'assemblea generale delle Nazioni Unite ha vota a favore dell'ingresso della Palestina come Paese membro dell'ONU. 143 voti a favore, 25 astenuti e 9 contrari.
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Mentre l'esercito israeliano avanza, a Gaza si muore di fame e di sete a causa della chiusura del valico di Rafah. Puntata con un contributo della ONG CESVI da Deir el Balah
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Пропущенные эпизоды?
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L'operazione di terra a Rafah è in corso, con la voce di Sami Abu Omar ascoltiamo quello che sta avvenendo.
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Dopo aver rigettato l'ultima proposta di cessate il fuoco, Israele ha iniziato l'occupazione di Rafah
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Poco fa, all'alba del 6 maggio 2024, l'esercito israeliano ha chiesto l'evacazione di Rafah Est.
Sta per iniziare l'operazione. -
In Egitto riprendono le trattative per il cessate il fuoco mentre Blinken inizia il suo ennesimo tour della regione e la Corte Penale Internazionale sembra che stia per spiccare un mandato di cattura internazionale per Netanyahu.
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Smilitarizzazione di Hamas in cambio di una tregua di almeno 5 anni.
Rilascio degli ostaggi e nascita di uno Stato palestinese sulla base dei confini del 1967.
Questa è la proposta di Hamas arrivata il 26 aprile.
Foto credit: Chris McGrath/Getty Images -
392 corpi trovati in diversi fosse comuni a Gaza.
Bambini, donne, uomini, pazienti e personale sanitario degli ospedali Nasser e Shifa.
Una tragedia sulla quale l'ONU chiede un'inchiesta. -
Nel Canale della Manica sono morte 5 persone, tra queste un bambino di 4 anni. Intanto il Regno Unito deporterà in Ruanda i richiedenti asilo.
Come in Itala la solidarietà viene criminalizzata e a farne le spese sono anche i palestinesi. -
L'offensiva di Rafah inizierà a breve, c'è un piano di evacuazione dei civili palestinesi ma non è chiro quante persone potrà tutelare.
Intanto gli USA hanno deciso di sanzionare il battaglione ultraortodosso Netzah Yehuda, che opera in Cisgiordania, per le violazioni dei diritti umani dei palestinesi. -
Gli USA hanno votato contro l'ingresso della Palestina nel consiglio di sicurezza dell'ONU, facendo valere il diritto di veto.
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Nuovo attacco israeliano all'Iran, stavolta è stata colpita una base militare a Esfahan.
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Hezbollah alza il tiro e Israele si prepara ad attaccare nuovamente l'Iran
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Omicidi mirati, utilizzo dei proxy, il ruolo dell'Arabia Saudita e di altri altri Paesi arabi.
Cosa potrebbe succedere a breve -
Per il momento potrebbe finire così, dopo la risposta dell'Iran a Israele sembra che uno stallo possa essere la soluzione trovata dagli attori regionali e globali che sostengono le potenze.
Per dare un quadro della situazione delle reazioni che ci sono state nei Paesi interessati ho chiesto un contributo a Silvia Boccardi, collega che si trova in questi giorni negli Stati Uniti, a Giuseppe Didonna, collega che vive in Turchia, e a Lorenzo Forlani, esperto dell'area e in particolare del Libano. -
Dopo il raid israeliano al consolato iraniano di Damasco nel quale è morto l'ufficiale Mohammad Reza Zahedi, comandante delle Forze al Quds, è arrivata la risposta iraniana con 200 droni e 150 missili, quasi tutti intercettati.
La diplomazia iraniana dice che per loro la storia è chiusa ma ora c'è da capire quale sarà la risposta di Netanyahu, che fino a ieri sera era all'angolo politicamente e che oggi invece può scegliere se aprire il nuovo fronte e rinviare ancora le elezioni. -
Il primo giorno di Ramadan non ha fermato l’esercito israeliano a Gaza e nei Territori Occupati e, purtroppo, nemmeno a Gerusalemme dove ai credenti musulmani è stato impedito l’ingresso alla moschea di Al Aqsa. Se sullo scacchiere politico le pedine continuano a fare il loro gioco, a che punto è il Diritto Internazionale? Ne parliamo con Triestino Mariniello, Professore Ordinario di Diritto Penale Internazionale alla John Moores University di Liverpool e membro del team legale di rappresentanza delle vittime di Gaza alla Corte Penale Internazionale.
Puntata di Michela Chimenti -
Israele ha aperto il fuoco sulla folle che ha assaltato un tir di aiuti umanitari.
Mentre registriamo ci sono 104 morti e centinaia di feriti. -
L'Italia invia armi a Israele anche dopo il 7 ottobre, lo dimostra un articolo di Altreconomia che utilizza i dati ISTAT. Macron vuole inviare truppe di terra in Ucraina e Biden annuncia un cessate il fuoco che nessuno vuole.
Per usare una frase di Gramsci: “il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri.” -
A Rafah si muore di fae e di sete, in attesa di morire sotto le bombe. La situazione è difficilissima e la raccontano Sami Abu Omar, della ONG ACS, e Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale della Croce Rossa.
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