News – İtalya – Yeni podcastler

  • L'Europa ti cambia la vita è il tema della settimana organizzata dalla Regione Puglia in occasione dell’87° edizione della Fiera del Levante, in programma dal 28 Settembre al 6 Ottobre 2024.

    In calendario convegni, incontri e presentazioni sul nuovo Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, per il quale la Puglia ha ottenuto circa 5,5 miliardi di finanziamenti europei.

    Grazie alla nuove risorse e alla strategia regionale #mareAsinistra, la Regione Puglia favorirà nel prossimo settennato lo sviluppo sostenibile del territorio in termini economici, sociali ed ambientali:
    rafforzando l’evoluzione della condizione dei giovani della Regione Puglia, quali portatori di competenze, valori, energie e talento;attraendo sul territorio talenti tecnologici e creativi internazionali, tra cui i nomadi digitali, pugliesi di ritorno, nuovi investitori;coinvolgendo gli stakeholders (tra cui le università, le istituzioni, le imprese e i fondi di investimento);sostenendo le attività di ricerca e innovazione degli attori regionali, con un focus sullo sviluppo di nuove competenze e soluzioni tecnologiche per i mercati nazionali ed internazionali;ampliando le opportunità di sviluppo nei settori altamente innovativi, quali: la produzione sostenibile; la salute umana e ambientale; le comunità digitali creative ed inclusive;rendendo la Puglia territorio di accoglienza, luogo in cui permanere, vivere o semplicemente trascorrere una parte importante della propria esperienza lavorativa, umana, professionale;incrementando le conoscenze e il miglioramento dei servizi pubblici nei settori delle risorse idriche e dei rifiuti, dei trasporti, dell’istruzione e dell’assistenza socio-sanitaria;riducendo l’impatto dell'uomo sull’ambiente.4 milioni di pugliesi beneficeranno di bandi, opportunità e iniziative che, come recita il claim scelto per promuovere la nuova Programmazione, possono cambiare la loro vita, in particolare a giovani, donne, minori, persone a rischio di esclusione sociale, migranti.

    Nessuno deve restare indietro, come invitano i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 dello Sviluppo Sostenibile promossa dall'Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite: tutti devono essere destinatari di interventi e risposte, riducendo le diseguaglianze economiche, sociali, di genere, generazionali, territoriali, e coniugando competitività del sistema produttivo, qualità del lavoro, innovazione tecnologica, ambientale e sociale, attrattività e apertura internazionale, qualificazione delle competenze e dei saperi.

    Una produzione Likeabee Creative Company

  • I crimini della Chiesa contro donne e bambini: fine dell’impunità Tracciare il profilo criminale degli ecclesiastici responsabili di abusi ‘sessuali’ e di potere, smascherare la mentalità di chi li protegge negando la reale portata e le conseguenze dei crimini sulle vittime. Individuare soluzioni efficaci e non di facciata. Informare e sensibilizzare l’opinione pubblica. Sollecitare lo Stato a intervenire concretamente. Sono i temi che il giornalista investigativo Federico Tulli approfondisce in questa rubrica settimanale di 3 minuti

  • "La Bolla" è quel luogo familiare in cui ci ritroviamo tra persone che condividono esperienze simili. Ma cosa succede se decidiamo di uscirne? Ogni settimana, giovani italiani con esperienze in Regno Unito, Cina, Olanda, e Stati Uniti si incontrano per discutere le notizie internazionali che li hanno colpiti, confrontandosi con l’opinione di un giornalista in Italia. "La Bolla" è il podcast per chi cerca prospettive diverse, sia generazionali che culturali, mantenendo un legame profondo con le radici italiane. Ideale per chi è appassionato di attualità, media e cultura e desidera un dialogo fresco, vivace e fuori dagli schemi.


    “La Bolla” è un podcast prodotto da Il Sole 24 ore e Radio 24 e sviluppato insieme a United Italian Societies
    In studio: Marco Alfieri, Daniele Bellasio, Marta Cagnola, Andrea Franceschi, Enrico Marro, Sergio Nava, Rosalba Reggio e Simone Spetia
    Cura editoriale: Andrea Franceschi
    Editing e sound design: Daniele Vaschi e Giorgio Baù
    Design director: Laura Cattaneo
    Illustrazioni: Giorgio De Marinis
    Comunicazione e marketing: Arianna Faina
    Producer: Monica De Benedictis
    Responsabile di produzione: Guido Scotti
    Coordinamento editoriale: Alessandra Scaglioni e Daniele Bellasio
    Un ringraziamento speciale a Riccardo Poli

  • Tre storie al giorno a partire da una notizia, ogni pomeriggio per tutto l’inverno. Di Matteo Caccia

  • PodAI: Le Ultime Sull’Intelligenza Artificiale

    Benvenuti su *PodAI*, il podcast che vi tiene al passo con tutte le novità del mondo dell’intelligenza artificiale! Ogni settimana vi porteremo dietro le quinte delle scoperte più affascinanti, delle innovazioni tecnologiche e delle applicazioni pratiche dell’AI che stanno trasformando il nostro presente e plasmando il futuro. Dalla ricerca più avanzata alle startup più innovative, dagli strumenti AI che possiamo usare ogni giorno alle questioni etiche che influenzano la società, *PodAI* è la vostra bussola nel panorama in costante evoluzione dell'intelligenza artificiale. Unitevi a noi e scoprite cosa rende questa tecnologia così rivoluzionaria, una notizia alla volta.

  • Le notizie che anticipano il futuro

    Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

  • Viaggio nel mondo delle fake news sulla sostenibilità

    “Con le auto elettriche si rimane a piedi”. “Ha sempre fatto così caldo”. “Le AI ci ruberanno il lavoro”. Sono solo alcune delle voci che circolano attorno al dibattito sulla sostenibilità e sul nostro futuro. Leggende metropolitane, banalità, fake news – o, per dirla meglio, bugie.
    Sono proprio loro le protagoniste di questo podcast, composto da sette puntate, che non a caso si chiama “Bugie”.

    Grazie alla partecipazione di sette esperti ed esperte sui temi della sostenibilità -, tra cui Telmo Pievani, Francesca Lagioia, Giulio Betti - in ogni episodio si analizza e si "smonta" una fake news, esplorando in maniera ampia le reticenze dei cittadini ad abbracciare le nuove tecnologie.

    “Bugie!” è un podcast a cura di Pietro Minto, giornalista e autore esperto di tecnologia e cultura digitale, prodotto da LifeGate in collaborazione con Jaguar Land Rover Italia.

    Produzione e montaggio a cura di Marco Rip
    Coordinamento e supervisione artistica di Giacomo De Poli
    Musiche di Francesco Crovetto
    Registrato presso gli All Ears Studio
    Revisione editoriale: Chiara Boracchi
    Project manager: Maria Cuocci

  • Delve into the world of artificial intelligence with short, clear, and insightful episodes. Whether you’re a beginner or tech enthusiast, AI Explained breaks down complex AI concepts like machine learning, generative AI, and ethical challenges into easy-to-digest bites. Tune in to learn how AI impacts our daily lives and its exciting future in various industries.

  • Alastair Hayfield, Interact Analysis’ VP of Research for Commercial Vehicles, chats to key stakeholders from the off-highway industry to learn more about them, their organisations and how they are addressing some of the key challenges of the market today.

  • I business man Joe Bastianich e Tommaso Mazzanti dell’Antico Vinaio partono per un viaggio che ha l’ambizione di raccontare il mondo del business e i suoi protagonisti da una prospettiva diversa. Da imprenditore a imprenditore.
    Direttamente dalla business lounge di Million$, parte il nuovo podcast dedicato alle storie delle imprese. Alle storie di chi sogna in scala.
    Una produzione Dopcast


  • "FUORI DAGLI SCHE(R)MI - The Hub Podcast" esplora il mondo del cinema da ogni angolazione. Consigli e strategie sulla Film Industry, dietro le quinte di film iconici, interviste con registi e attori, e analisi delle tecniche che rendono i capolavori cinematografici indimenticabili. Che tu sia un appassionato di cinema o un aspirante filmmaker, questo è il posto giusto per scoprire tutto ciò che serve per vivere il cinema a 360 gradi! ▶ hub.adrama.it

  • Il 6 dicembre 1990 un aereo militare modello Aermacchi 326 in avaria si schianta durante un’esercitazione contro la succursale dell’Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, vicino a Bologna. L'aereo squarcia una parete della scuola ed entra in una classe. Il cherosene brucia, in poco tempo l’edificio si riempie di fumi tossici e incandescenti. Studenti e professori si buttano dalle finestre, l'aria è irrespirabile. Muoiono 12 studenti, 11 ragazze e un ragazzo, tutti tra i 15 e i 16 anni. I feriti sono 88. Sette anni dopo l’incidente, la Corte d’Appello di Bologna stabilirà che si è trattato di una tragica fatalità.

    “Cherosene. Storia di un aereo contro una scuola” è un podcast ideato e scritto da Anita Panizza e Elisabetta Fusconi che ricostruisce questa vicenda attraverso le testimonianze dei sopravvissuti, di chi è corso in aiuto nell’immediato e di coloro che da più di 30 anni si battono perché questa tragedia non sia dimenticata.

    CREDITI:
    “Cherosene. Storia di un aereo contro una scuola” è un podcast scritto e condotto da Anita Panizza e Elisabetta Fusconi.
    È una produzione Audio Tales in collaborazione con Radio 24 a cura di Giovanni Savarese e Paolo Buzzone
    Design director e illustrazione Laura Cattaneo
    Sound design Paolo Buzzone con musiche su licenza “Machiavelli music”
    Comunicazione e marketing Roberta Casa
    Post produzione Riccardo Poli
    Responsabile del coordinamento podcast Gruppo 24 Ore Alessandra Scaglioni

  • Milano è la sua memoria. E' figlia di una storia, scritta da eventi e persone che l'hanno forgiata.
    Memorabili è il podcast dedicato a dieci donne che hanno contribuito a fare Milano per come la conosciamo. Donne della cultura, della politica, dello sport, della libertà. Donne che incarnano Milano con le sue forze e le sue fragilità, le sue opportunità e contraddizioni. Sono storie di lotta per la libertà, per i diritti che hanno permesso a Milano di essere città internazionale, città dell'accoglienza e dell'operosità.

    Memorabili è una serie a cura di Comune di Milano - Milano è Memoria, realizzata da Officina del Podcast.
    Scritta da Francesca Mineo e Clara Collalti.
    Covert art: Stefano Di Gregorio.

  • Un’agenzia di viaggi locale organizza tour nel territorio israeliano che confina con la Striscia di Gaza, la Gaza Envelope, e nei luoghi sconvolti dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Questo è il racconto di come si vive in quella bolla mentre, a pochi passi, il massacro del popolo palestinese continua.

    Un podcast ideato, scritto e raccontato da Michela Chimenti e prodotto da LifeGate
    Mix e master a cura di Marco Rip

    Musiche di Eròkia

    Un ringraziamento speciale ad Alessia Galli, Francesca Scotti, Clara Capelli e Alberto Botta

    Leggi il reportage A un passo da Gaza su lifegate.it

  • Stanley Kubrick was born on July 26, 1928, in Manhattan, New York City. The son of Jacob Leonard Kubrick, a physician, and Sadie Gertrude Kubrick, Stanley grew up in the Bronx during the Great Depression. From an early age, Kubrick showed a keen interest in the arts, particularly photography and chess, two passions that would significantly influence his later work in film. Kubrick's father introduced him to photography when he gifted him a camera for his thirteenth birthday. This sparked a lifelong fascination with visual storytelling. As a teenager, Kubrick became an avid photographer, often skipping school to take pictures around New York City. His talent was recognized early when he sold a photograph of a news vendor reacting to the death of President Franklin D. Roosevelt to Look magazine in 1945. Despite his artistic inclinations, Kubrick was not a particularly strong student academically. He graduated from William Howard Taft High School in 1945 with a lackluster grade average. However, his poor academic performance did not hinder his intellectual development. Kubrick was a voracious reader and autodidact, consuming books on a wide range of subjects that would later inform his filmmaking. Early Career in Photography After high school, Kubrick's passion for photography led him to a job as a staff photographer for Look magazine. This position provided him with invaluable experience in visual storytelling and composition. During his time at Look, Kubrick honed his skills in capturing human drama and emotion through images, a talent that would later translate beautifully to his work in cinema. Kubrick's photographic work for Look was diverse, ranging from slice-of-life pieces about New York City to photo essays on celebrities and athletes. His ability to capture the essence of a subject or situation in a single frame was remarkable for someone so young. This period of Kubrick's life was crucial in developing his eye for detail and his understanding of visual narrative, elements that would become hallmarks of his filmmaking style. Transition to Filmmaking Kubrick's transition from photography to filmmaking was gradual but decisive. In 1951, at the age of 23, he used his savings to finance his first film, a 16-minute documentary called "Day of the Fight." The film, which followed a boxer named Walter Cartier on the day of a fight, was based on a photo-essay Kubrick had previously done for Look magazine. The success of "Day of the Fight," which was purchased by RKO Pictures for distribution, encouraged Kubrick to pursue filmmaking full-time. He followed this with two more short documentaries: "Flying Padre" (1951) and "The Seafarers" (1953). These early works, while modest in scope, showcased Kubrick's emerging talent for visual storytelling and his ability to capture authentic human moments on film. Early Feature Films Kubrick's first feature-length film, "Fear and Desire" (1953), was a low-budget independent production about a fictional war. While the film was not a commercial success and Kubrick later dismissed it as amateurish, it demonstrated his ambition and willingness to tackle complex themes. His second feature, "Killer's Kiss" (1955), showed significant improvement in terms of storytelling and visual style. The film's noir-ish atmosphere and inventive use of New York City locations caught the attention of critics and industry insiders alike. It was Kubrick's third feature, "The Killing" (1956), that truly announced him as a filmmaker to watch. This taut, nonlinear heist film showcased Kubrick's growing mastery of cinematic technique and his ability to elicit strong performances from his actors. The film's innovative narrative structure, which told the story of a racetrack robbery from multiple perspectives, was ahead of its time and influenced many later filmmakers. Hollywood and "Paths of Glory" The success of "The Killing" caught the attention of Hollywood, and Kubrick was hired by Kirk Douglas's production company to direct "Paths of Glory" (1957). This powerful anti-war film, set during World War I, was Kubrick's first major studio production and is considered by many to be one of the greatest war films ever made. "Paths of Glory" showcased Kubrick's ability to combine stunning visuals with deeply emotional storytelling. The film's famous tracking shots through the trenches and its unflinching portrayal of military injustice demonstrated Kubrick's growing confidence as a director and his willingness to tackle controversial subjects. "Spartacus" and the Move to England Kubrick's next project was the epic historical drama "Spartacus" (1960), again starring Kirk Douglas. While the film was a commercial and critical success, Kubrick found the experience of working within the Hollywood studio system frustrating. He had less control over the production than he was accustomed to, and this experience reinforced his desire for complete artistic freedom. Following "Spartacus," Kubrick made the decision to move to England. This move allowed him greater creative control and distance from Hollywood interference. It also marked the beginning of what many consider to be his most creatively fertile period. The Controversial "Lolita" Kubrick's first film after moving to England was an adaptation of Vladimir Nabokov's controversial novel "Lolita" (1962). The film's subject matter – the obsession of a middle-aged man with a young girl – was highly controversial for its time. Kubrick's handling of the material was masterful, managing to convey the story's themes while navigating the strict censorship of the era. "Lolita" demonstrated Kubrick's ability to adapt complex literary works for the screen and his skill in drawing nuanced performances from his actors. The film also showcased his dark sense of humor, a trait that would become more pronounced in his later works. "Dr. Strangelove" and Cold War Satire Kubrick's next film, "Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb" (1964), is widely regarded as one of the greatest comedies ever made. This biting satire of Cold War politics and nuclear paranoia showcased Kubrick's ability to tackle serious subjects with humor and irony. The film's innovative mix of comedy and terror, along with Peter Sellers' tour-de-force performance in multiple roles, cemented Kubrick's reputation as a filmmaker of extraordinary range and vision. "Dr. Strangelove" also marked Kubrick's first collaboration with cinematographer Gilbert Taylor, resulting in the stark, documentary-like visual style that added to the film's impact. "2001: A Space Odyssey" - A Cinematic Revolution Kubrick's next project would be his most ambitious yet. "2001: A Space Odyssey" (1968) is considered by many to be his masterpiece and one of the most influential films ever made. This epic science fiction film, co-written with author Arthur C. Clarke, pushed the boundaries of special effects and narrative storytelling in cinema. "2001" was a testament to Kubrick's perfectionism and attention to detail. He spent years researching and developing the film, consulting with scientists and engineers to ensure the accuracy of its depictions of space travel. The result was a film of unprecedented visual beauty and philosophical depth. While initially polarizing critics, "2001" has since been recognized as a landmark in cinema history. Its groundbreaking special effects, innovative use of music, and open-ended narrative continue to influence filmmakers to this day. "A Clockwork Orange" and Controversy Kubrick followed "2001" with "A Clockwork Orange" (1971), an adaptation of Anthony Burgess's novel. This disturbing exploration of violence and free will sparked significant controversy due to its graphic content. The film's unflinching portrayal of violence and its complex moral questions demonstrated Kubrick's willingness to challenge audiences and tackle difficult subjects. The controversy surrounding "A Clockwork Orange" was so intense that Kubrick himself requested that the film be withdrawn from distribution in the United Kingdom after receiving death threats. This self-imposed ban remained in place until after Kubrick's death. Period Drama: "Barry Lyndon" Kubrick's next film, "Barry Lyndon" (1975), was a marked departure from his previous work. This meticulous adaptation of William Makepeace Thackeray's novel about an 18th-century Irish adventurer showcased Kubrick's versatility as a filmmaker. "Barry Lyndon" is renowned for its stunning cinematography, with Kubrick using specially adapted lenses to film scenes by candlelight. The film's painterly compositions and attention to period detail set new standards for historical dramas. While initially underappreciated, "Barry Lyndon" has since been recognized as one of Kubrick's finest achievements. "The Shining" and Horror Redefined Kubrick's foray into the horror genre, "The Shining" (1980), based on Stephen King's novel, became one of his most popular and enduring films. Kubrick's adaptation took significant liberties with the source material, creating a unique and deeply unsettling psychological horror film. "The Shining" showcased Kubrick's mastery of atmosphere and tension, as well as his innovative use of the then-new Steadicam technology. The film's ambiguous narrative and rich symbolism have made it a subject of endless analysis and interpretation. "Full Metal Jacket" and the Vietnam War After a seven-year hiatus, Kubrick returned with "Full Metal Jacket" (1987), a powerful and unconventional take on the Vietnam War. The film's structure, divided between boot camp training and combat in Vietnam, offered a unique perspective on the dehumanizing effects of war. "Full Metal Jacket" is notable for its intense performances, particularly from R. Lee Ermey as the drill instructor, and for its unflinching portrayal of the psychological toll of warfare. The film further cemented Kubrick's reputation as a master of every genre he tackled. Final Work: "Eyes

  • Nasce “Un Altro Podcast”, il nuovo format targato Gazzetta dello Sport.
    In un mondo dove il calcio fa da padrone, “Un altro podcast” ha l’obiettivo di dare spazio a tutti gli altri sport che non sempre riescono ad avere il giusto riconoscimento. In ogni episodio incontreremo un campione che ha saputo cambiare le regole del gioco, esplorando il suo viaggio tra trionfi e cadute. Scaveremo in tante storie diverse, aprendo la scatola dei ricordi per scoprire cosa si cela dietro al successo. Ogni mercoledì una nuova puntata, disponibile su Youtube, Spotify e su tutte le piattaforme podcast.

  • Cinque minuti, un argomento, zero distrazioni, per approfondire grandi storie di vittorie e sconfitte, dal parquet alla piscina, dai palazzetti agli stadi.
    Questo è "5 Minuti di Sport", un podcast pensato per chi lo sport lo ama da sempre ma anche e soprattutto per chi sta lo sta imparando ad amare.
    Entra nel mondo di Wikisport su Instagram, TikTok e su wiki-sport.it

  • 198 scalini. 1 studio. 4 microfoni.
    TCV è il nuovo podcast che si affaccia dalla torre campanaria in mattoni più alta d’Europa e getta uno sguardo nuovo su Cremona, sul suo territorio e sulle storie che lo rendono vivo.

  • Il Morning Show di Milano, la sveglia dei milanesi tra rassegna stampa, curiosità, ospiti e notizie dalla città.

  • Le sfide da affrontare per il sistema energetico mondiale sono sempre più complesse in uno scenario in cui transizione e sicurezza economica sono prioritarie e interconnesse.
    La transizione energetica è prima di tutto una transizione tecnologica che richiede una forte capacità innovativa per avere un mix energetico sempre più decarbonizzato.  
    La serie podcast “Energia in evoluzione” ci porta alla scoperta della sfida tecnologica in corso, con approfondimenti e interviste ad esperti.

    Creato per ENI