Episodi
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Vera mette le mani fra i capelli di quella testolina davanti a sé, sono tanti, sono lunghi e sottili come fili di seta, boccoli così perfetti che sembrano disegnati. Con le dita li porta indietro stando attenta a non tirarli troppo, a non incastrarsi fra qualche ciocca annodata e poi, con un gesto che ha fatto mille volte su di sé, li lega.
È una coda perfetta. Ma poi quella testolina guarda dritto davanti a sé nello specchio e incrocia il suo sguardo, la fissa negli occhi e le chiede: “Mamma, e se poi mi prendono in giro?”. Questa è la storia di Orlando. -
Proprio mentre Adele sta iniziando a imparare a parlare, la sua famiglia si trasferisce all'estero per motivi di lavoro. E così Adele viene catapultata in un mondo fatto di persone che parlano una lingua completamente diversa dalla sua, incluse le bambine e i bambini con cui va a scuola. Ma sarà proprio lì, tra i suoi pari, che Adele e la sua famiglia scopriranno di avere risorse del tutto inaspettate...
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Episodi mancanti?
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Arturo sta entrando in quella fase che i pedagogisti chiamano "terrible two", una fase in cui i bambini acquisiscono nuove competenze e abilità a una velocità mai sperimentata prima, ma anche una fase di disorientamento. Nel suo caso a risentirne è la capacità di addormentarsi. Prima di agire però, i genitori di Arturo decidono di fermarsi a osservare, e solo dopo intervengono. In questo episodio parliamo di sonno e dell'importanza di routine e rituali.
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Yasmin ha deciso di allattare sua figlia, Caterina, ma si scontra con tante difficoltà, prima tra tutte la mancanza di sostegno da parte delle persone che si trovano intorno a lei. Ed ecco che frustrazione e senso di inadeguatezza diventano emozioni difficili da gestire, proprio mentre tutti si aspettano di vedere la neomamma solida e infallibile, pronta per accogliere una nuova vita. Ma questa non è una storia che parla di allattamento, è una storia che parla delle competenze innate di ogni bambino, e delle legittime vulnerabilità di ogni genitore.
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Matteo è un “piccolo Buddha”, i genitori lo chiamano così da quando è nato: un bambino calmo, quieto, pacifico. La mamma e il papà non riescono a crederci: una volta messo a letto il bambino, hanno del tempo per loro, e in mezzo a quelle chiacchiere serali si dicono di essere proprio dei genitori fortunati. Un giorno Tommaso, il papà di Matteo, riceve una telefonata da scuola. Forse Matteo forse si è fatto male. No, non si tratta di questo, al telefono le maestre dicono che Matteo ha picchiato un suo compagno. Il piccolo Buddha non c’è più. Al piccolo Buddha è nata una sorellina, e questo ha cambiato tutto.
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La storia di questo papà inizia con una corsa in taxi. Ma la destinazione non è l'ospedale più vicino, bensì un aeroporto nei pressi di Londra. È la storia di due giovani genitori e del loro passaggio da "coppia a distanza" a "famiglia con figli", un evento che diventerà l'occasione per imparare un sacco di cose, prima di tutto su se stessi. Il primo ospite di questo podcast è un papà, si chiama Jonathan e sta per scoprire che essere genitore vuol dire, prima di tutto, accettare l'imprevedibile.