Episodi

  • Premierato all'italiana. Le ragioni e i limiti di una riforma costituzionale
    Presentazione del libro di Alessandro Sterpa per Utet

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    Il 2024 è l’anno decisivo per il cammino parlamentare della cosiddetta riforma del premierato: una modifica dell’assetto istituzionale repubblicano secondo cui alle elezioni politiche nazionali gli italiani sceglieranno non solo i parlamentari, ma anche il capo del Governo che del Parlamento deve avere la fiducia.


    Si tratta di una riforma che mira a migliorare la capacità dell’esecutivo di attuare le politiche per le quali è stato eletto, rafforzandolo rispetto alle mutevoli alleanze parlamentari che per lunghi tratti della nostra storia repubblicana hanno reso breve e complicata l’attività di molti governi. Non manca chi rileva potenziali rischi nel porre mano agli assetti costituzionali sanciti dai costituenti – chi argomenta nel merito e in punto di diritto, ma anche chi si oppone a qualunque riforma costituzionale per principio.


    Nel suo libro, Alessandro Sterpa si addentra nella riforma del premierato con attenzione e competenza, mettendo in luce le ragioni che l’hanno ispirata e gli obiettivi che intende raggiungere.


    Intervengono:
    Antonia Baraggia (professoressa di Diritto pubblico comparato all’Università di Milano)
    Natale D’Amico (consigliere della Corte dei Conti)
    Federico Furlan (professore di Diritto costituzionale all’Università di Milano Bicocca)
    Serena Sileoni (professoressa di Diritto costituzionale all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e fellow dell’Istituto Bruno Leoni)
    Alessandro Sterpa (professore di Diritto pubblico all’Università degli studi della Tuscia)


    Introduce e coordinaGiuseppe Portonera (Forlin fellow dell’Istituto Bruno Leoni)

  • John Milbank
    Presentazione del libro di Marco Salvioli per la collana Classici contemporanei IBL Libri

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    Teologo, filosofo, teorico politico e poeta, John Milbank (1952) è uno dei pensatori contemporanei più influenti e controversi dell’anglosfera. Il libro di Marco Salvioli descrive gli assi portanti della teologia sociale sviluppata da Milbank nel corso di una riflessione più che trentennale: il ruolo del cristianesimo nella genesi delle attuali democrazie e il suo apporto per ridefinirne le politiche attraverso la valorizzazione dei corpi intermedi. Teologicamente ortodosso e politicamente radicale, il pensiero di Milbank intende stimolare il dibattito pubblico facendo dialogare determinati aspetti della tradizione culturale occidentale con il mondo contemporaneo.

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    Intervengono:
    Sergio Belardinelli (Università di Bologna)Rocco Buttiglione (Pontificia Università Lateranense)Alessandra Gerolin (Università Cattolica del Sacro Cuore)Marco Salvioli (Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna)Introduce e coordina:
    Carlo Lottieri (IBL e Università di Verona)

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  • The Draghi Report: is this what Europe needs?
    Seminario sui contenuti del rapporto Draghi

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    Il Rapporto Draghi, pubblicato il 9 settembre, propone profonde riforme della governance e degli obiettivi dell’Unione europea, tra cui una forte centralizzazione delle politiche economiche, un significativo aumento degli investimenti pubblici, l’adozione di misure per l’autonomia strategica; ma mette anche in discussione numerose scelte che sono state qualificanti per la politica europea negli ultimi anni, a partire dal bando del motore endotermico nel 2035.


    L’agenda avanzata dall’ex presidente della Bce è quella di cui l’Europa ha bisogno? Le proposte contenute nel rapporto sono realizzabili in pratica? Questo webinar rappresenta un primo tentativo di mettere a fuoco il messaggio che Draghi ha inviato all’Europa e comprendere se, e fino a che punto, esso è compatibile con gli obiettivi della crescita economica e della concorrenza.


    Intervengono
    Daniel Gros (Università Bocconi)Daniel Lacalle (Tressis e IE Business School)Nicola Rossi (University of Roma Tor Vergata e IBL)Modera
    Carlo Stagnaro (Direttore Ricerche e Studi IBL)

  • Epicureismo e Individualismo. Per una storia della filosofia politica
    Presentazione del libro di Raimondo Cubeddu per Rubbettino Editore

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    Qual è stata l'importanza della riscoperta rinascimentale di Epicuro e di Lucrezio per la nascita e per lo sviluppo della filosofia politica moderna?

    Ricostruendo la dottrina epicureo-lucreziana dell'utilità, del linguaggio, del diritto, della politica e la sua trasformazione in Hobbes, Gassendi, Spinoza e Bayle, il libro di Raimondo Cubeddu (Epicureismo e Individualismo. Per una storia della filosofia politica) indaga il modo in cui essa è stata intesa dai protagonisti della tradizione individualistica: Mandeville, Galiani, Hume, Montesquieu, Smith, Burke, Ferguson, Menger, Mises e Leoni.

    Intervengono:
    Raimondo Cubeddu, Istituto Bruno LeoniLuigi Marco Bassani, professore di Storia delle Dottrine Politiche all’Università Telematica PegasoGiovanni Giorgini, Professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, Università di BolognaRoberta Sala, Professore ordinario di Filosofia politica, Università Vita-Salute San RaffaeleAlberto Mingardi, Istituto Bruno Leoni e Università IULM

  • Lo stato della separazione dei poteri
    Seminario con Cassese, Manes, Portonera e Zanon
    Organizzato in collaborazione con ExtremaRatio

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    Il principio di separazione dei poteri, sul quale è fondato lo Stato moderno, ha subito alcune modificazioni determinate dai nuovi assetti delle contemporanee società politiche.

    In alcuni casi, come quelli delle cosiddette autorità indipendenti, si assiste a una concentrazione di poteri in capo allo stesso soggetto; in altri, invece, si è assistito a una ridistribuzione di quei poteri che solleva dubbi di legittimità e criticità istituzionali, come ad esempio accade quando l'ordine giudiziario avoca a sé decisioni tipicamente riservate agli organi dotati di diretta legittimazione popolare

    Tale nuova strutturazione dello stato della separazione dei poteri sollecita pertanto una riflessione attenta, con particolare riguardo alla tutela della libertà individuale, da una parte, e all'espressione dell'autogoverno democratico, dall'altra.

    Intervengono:


    Francesco d’Errico (Presidente dell’associazione ExtremaRatio) Sabino Cassese (Giudice emerito della Corte costituzionale e direttore della Rivista trimestrale di diritto pubblico)Vittorio Manes (Professore ordinario di diritto penale all’Università di Bologna)Giuseppe Portonera (Forlin Fellow IBL)Nicolò Zanon (Professore ordinario di diritto costituzionale all’Università di Milano e vicepresidente emerito della Corte costituzionale)

    ModeraSerena Sileoni (Professore associato di diritto costituzionale all’Università Suor Orsola Benincasa e Fellow onorario IBL)

  • La libertà e il diritto

    Presentazione di una nuova edizione del testo di Bruno Leoni nel ricordo di Aldo Canovari

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    Il capolavoro di Bruno Leoni esce in una nuova edizione pubblicata da Liberilibri, a cura di Carlo Lottieri e con un saggio introduttivo di Raimondo Cubeddu.

    Freedom and the Law è il libro che più di tutti ha imposto il nome di Bruno Leoni all’attenzione degli studiosi. Pubblicato nel 1961 negli Stati Uniti, questo lavoro esamina il rapporto tra libertà e ordine giuridico.

    Secondo Leoni, la riduzione del diritto a semplice legislazione (e quindi alla decisione di un singolo o un’assemblea) tende a comprimere l’autonomia delle persone. Al contrario, la libertà degli individui è meglio garantita da un diritto di carattere evolutivo: sia esso fondato sul lavoro di studiosi ed esperti, secondo l’esempio dello ius civile dei Romani, oppure sulle sentenze dei tribunali, come nella tradizione della common law inglese.

    Intervengono:
    Raimondo Cubeddu, Istituto Bruno LeoniCarlo Lottieri, Istituto Bruno Leoni e Università di VeronaAntonio Masala, Università di PisaAlberto Mingardi, Istituto Bruno Leoni e Università IULMMichele Silenzi, LiberilibriDiana Thermes, Università Roma TRE

  • Punizione
    Presentazione del libro di Giovanni Fiandaca pubblicato da Il Mulino

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    Un tema controverso che oggi più di ieri è attraversato da incertezze e contraddizioni:
    la punizione è ancora una reazione efficace ai reati?


    Se negli ultimi decenni ha prevalso una tendenza antiautoritaria e antirepressiva, incline a contestarne l’utilità anche in campo educativo, le forti ventate di populismo politico della nostra contemporaneità hanno alimentato pulsioni collettive, favorevoli a una concezione emotiva della punizione come vendetta pubblica


    Ciò in totale contraddizione con quella «crisi della pena» che i giuristi non si stancano di denunciare, e con quella finalità educativa che ne connota la visione costituzionale


    Questo libro pone domande, trasmettendo al lettore l’urgenza di modalità alternative alla punizione ed evidenziando gli aspetti contraddittori e paradossali di uno dei nodi più drammatici del vivere morale e civile


    Saluti introduttivi:
    Francesco D'Errico, Extrema Ratio

    Intervengono:
    Marta Cartabia, Università BocconiGiovanni Fiandaca, Università di PalermoCarlo Melzi D'Eril, Studio Melzi D'Eril VigevaniGuido Vitiello, Il Foglio

    Coordina:
    Serena Sileoni, Istituto Bruno Leoni e Università Suor Orsola Benincasa