Episodi
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Thomas Piketty è diventato una star dell'economia grazie a questo libro. Dopo aver raccolto una mole impressionante di dati, in un lavoro durato 15 anni, analizza la formazione della ricchezza e la dinamica delle diseguaglianze. Milioni di copie vendute nel mondo a dimostrare quanto il tema delle ineguaglianze sia attuale e quanto ci sia bisogno di correttivi per evitare che venga minata anche la struttura delle nostre democrazie.
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Andare oltre il Pil e misurare ciò che conta. Il lavoro di Joseph Stiglitz, Amartya Sen, Jean-Paul Fitoussi e Martine Durand per avere indicatori che misurino ciò che conta davvero per il benessere della popolazione e aiutare le politiche pubbliche.
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Episodi mancanti?
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Puntata dedicata a John Kenneth Galbraith, influente economista americano (nato canadese), di formazione keynesiana. Professore ad Harvard, consigliere economico di diversi Presidenti statunitensi, attraversò il XX secolo con una visione pragmatica e critica della società e dell'economia del suo tempo. In vita, fu probabilmente l'economista più famoso della propria epoca anche grazie alla sua capacità di rendere accessibile il pensiero economico al grande pubblico. In questa punta ci concentreremo in particolare sulla sua opera più conosciuta: "La società opulenta".
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Puntata dedicata al testo La Grande Trasformazione (1944) di Karl Polanyi. Polanyi, storico dell'economia, sociologo e antropologo, riflette sui pericoli del libero mercato, svincolato dalla società, sulla sua genesi e causa di sofferenze per le comunità, che poi reagiscono. Un socialdemocratico, figlio della Mitteleuropa, che ci avverte ancora oggi sui rischi di nascita di fascismi e radicalizzazioni se il mercato non viene inglobato nelle regole della società.
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Thorstein Veblen fu un economista americano, critico del capitalismo senza essere marxista. La sua opera principale, "La teoria della classe agiata", pubblicata nel 1899, fa una disamina ferocemente critica nei confronti del capitalismo della sua epoca, introducendo temi che spaziano dall'economia alla storia, dal diritto all'antropologia. Non appartenendo a nessuna delle Chiese del pensiero economico ufficiale è stato snobbato dall'establishment culturale mentre merita sicuramente un posto di riguardo per l'originalità del suo pensiero e per il suo sguardo disincantato nei confronti della società umana.
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La nozione di mercato, come e perchè può fallire e su cosa si stanno focalizzando gli economisti contemporanei. Esiste un mercato perfetto? Cosa sono le esternalità? Dalla fine della Guerra Fredda, il mercato è l'entità a cui tutto il mondo si richiama, ma è proprio così infallibile?
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Lo shock petrolifero degli anni 70 del Novecento mette in crisi le teorie keynesiane. Il pendolo della storia si muove e si indirizza verso il neoliberismo e la ritirata degli Stati dall'economia. Gli anni Settanta non sono solo il periodo d'oro del rock, dei Pink Floyd e dei Led Zeppelin, ma anche il decennio che prepara la svolta di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, meno Stato e più mercato, come insegnavano Friedman e la Scuola di Chicago
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La Grande Depressione rischia di far crollare le economie occidentali. Sarà un pensatore inglese a teorizzare l'intervento dello Stato nell'economia e a influenzare le politiche americane del New Deal di Roosevelt, che porteranno l'occidente fuori dalla crisi. Se milioni di Tom Joad, protagonista del romanzo di Steinbeck cantato anche da Bruce Springsteen, troveranno lavoro e si risolleveranno dalla miseria, il merito è da attribuire anche al raffinato economista inglese.
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In opposizione alla teoria classica e al marxismo, si afferma la teoria neoclassica e marginalista, che in varie forme dominerà la scienza economica occidentale nel Novecento. Marshall e gli economisti neoclassici metteranno le basi della scienza economica novecentesca, ribaltando l'impostazione di Smith e Ricardo.
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Con Marx nasce la teoria comunista che sconvolgerà il Novecento e porterà alla nascita dell'Unione Sovietica. Esule e perseguitato, amato ed odiato, guardiamo alla sua opera senza schermi ideologici. In diverse parti del mondo, il comunismo e la teoria marxista diverranno l'ideologia dominante per decenni, ma da dove nasce il pensiero di Marx? In cosa si differenzia dagli economisti classici come Smith e Ricardo?
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grazie alla vittoria inglese a Waterloo, puntando sulla sconfitta di Napoleone, David Ricardo può dedicarsi alla elaborazione della propria teoria economica, che arricchisce la teoria classica e completa Adam Smith.
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Con Adam Smith nasce ufficialmente la scienza economica. L'opera di questo bizzarro filosofo scozzese è un caposaldo della civiltà occidentale. La Ricchezza delle Nazioni viene pubblicata nello stesso della Dichiarazione di Indipendenza americana, quasi a segnare uno spartiacque fra un mondo prima e un mondo dopo il 1776
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La nascita delle prime teorie economiche: mercantilismo e fisiocrazia. Per i mercantilisti l'oro era la ricchezza della nazione e andava incrementato ad ogni costo, per i fisiocratici (un secolo dopo) quello che contava era la produzione agricola e i contadini non dovevano essere tassati. Un mondo che non ha ancora vissuto la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione Industriale si interroga su cosa rende ricca una nazione e non si cura più della filosofia religiosa.
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l'evoluzione dell'economia nel medioevo e la filosofia cristiana. Cosa pensavano Sant'Agostino e Tommaso d'Aquino? Cos'era per loro l'economia?
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La storia in breve della moneta, le caratteristiche della moneta e della finanza. Come siamo passati dal baratto alle banconote? Come sono nate le banche? Perchè un bitcoin non è una moneta? Vi racconto come, e soprattutto perché, la nostra civiltà si basa sui mezzi di scambio
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Introduzione alla storia economia e descrizione dell'economia nel mondo greco- Cos'è l'economia? La scienza economica serve a qualcosa? Cosa ne pensavano Platone e Aristotele? Incominciamo il nostro viaggio attraverso i secoli alla scoperta delle trasformazioni del nostro modo di produrre e quindi di vivere e delle teorie che hanno influenzato le società umane