Episodi

  • Wasurete naide, kudasai è una forma giapponese, piuttosto gentile, che invita le persone a non dimenticare. Ce l’ha insegnata Beatrice Tassone, quando le abbiamo chiesto la sua visione futura in materia di autismo. Per lei è necessario non dimenticare le persone disabili e le loro famiglie e cercare in ogni modo di diffondere consapevolezza e informazione.Il terzo e ultimo episodio del podcast è dedicato proprio al futuro e al cambiamento dei paradigmi attuali. Al programma di formazione dei dipendenti di Coop Lombardia e all’entusiasmo che le nuove avventure in tema di autismo hanno scatenato nelle pianificazioni dell’azienda. E poi a temi come inclusione e diversità, disabilità e spettro autistico, nella piena convinzione che siano la conoscenza e la cura con cui definiamo il mondo intorno a noi a sconfiggere ogni paura e ogni pregiudizio. Cosa può essere ancora fatto per una società in cui la differenza delle visioni e degli approcci diventi un valore aggiunto e non un motivo di discriminazione? Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda difficilissima con l’aiuto di una serie di ospiti.

  • “Cadi sette volte, rialzati otto” è un antico detto giapponese molto amato da Beatrice Tassone. Per lei non c’è dubbio: se la vita ti fa cadere, tu devi rialzarti perché, una volta superato tutto, “l'universo ti ripagherà in qualche modo”.Beatrice, Bea per gli amici, è una di quelle persone che augura il meglio a tutti. Non lo fa per educazione, ci crede davvero. Spesso lo fa in giapponese, lingua che ha imparato da autodidatta. Il suo fumetto “Essere Bea. Diario di una ragazza autistica con la passione per il Giappone” è stato prodotto da Coop Lombardia, in occasione della Giornata Mondiale per l’Autismo del 2 aprile 2024. Bea - che è stata assunta da Coop Lombardia e lavora in distacco presso PizzAut, dove fa la cameriera - ci ha raccontato che cosa abbia voluto dire per lei illustrare un fumetto dedicato alla sua vita da ragazza autistica e albina e quanto sia stato intenso il suo lavoro di preparazione, realizzato con Silvia Amodio, che ha coordinato il progetto del libro, e Marco Madoglio, che l’ha sceneggiato. Per lei la cosa più importante del fumetto è il messaggio che porta con sé, di sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie e di informazione per tutti coloro che lo leggeranno.

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  • È il dicembre del 2019 e a Nico Acampora di PizzAut vengono rubati tutti i panettoni che aveva comprato per finanziare le attività della sua associazione. Sarà il trafiletto di un quotidiano nazionale letto per caso dal presidente di Coop Lombardia Alfredo De Bellis, e dedicato al furto, a invertire i poli di questo episodio e a unire indissolubilmente il destino dei due. Coop Lombardia, infatti, diventa una forza viva nel percorso di PizzAut, e non solo perché ha comprato tutti i panettoni spariti al prezzo di vendita al pubblico, ma perché inizia a chiedersi quali siano i progetti e le sfide che si possono affrontare insieme. In questo episodio, quindi, raccontiamo la nascita di una nuova consapevolezza in tema di autismo da parte di Coop Lombardia. Quale sia stata la scintilla che ha acceso questo fuoco inarrestabile, quali gli incontri e gli apporti più significativi e come tutto questo abbia cambiato un certo modo di considerare la propria gestione interna, gli spazi e pure la formazione del personale.

  • È il 2019 e PizzAut non è ancora la pizzeria gestita da ragazzi autistici che tutti conosciamo. Lo diventerà entro pochi anni, ma in quel preciso istante è ancora un sogno grande, con una lunga strada all’orizzonte. Proprio in quel dicembre del 2019, il suo fondatore, Nico Acampora, viene derubato nella notte di tutti i panettoni che servirebbero a dare una spinta decisiva ai suoi progetti di inclusione sociale. In quegli stessi giorni c’è un uomo, il presidente di Coop Lombardia Alfredo De Bellis, che legge per caso il trafiletto di un giornale dedicato proprio alla vicenda. De Bellis decide così di comprare tutti i panettoni sottratti, dando il via a una gara di solidarietà che permetterà all’associazione non solo di sanare il danno subito, ma di guadagnare ben oltre le sue stime iniziali. Ma come si concludono avventure come questa, che iniziano da subito a marce ingranate? Semplice, non si concludono. Il circolo virtuoso a cui dà vita scatena così tanta energia da spingere Coop Lombardia a riconsiderare in modo sostanziale i suoi tempi e i suoi spazi e a organizzare una serie di supermercati “Autism Friendly” aperti a tutti, autistici e neurotipici. Punti vendita che hanno permesso di approfondire concetti come il bene comune, il senso profondo della condivisione e le sfide dell’inclusione. Che hanno fatto nascere collaborazioni impensabili, contratti di lavoro capaci di sovvertire paradigmi ormai paludati e, non da ultimi, nuovi progetti di formazione per tutte le forze coinvolte. “Nel mio tempo e nel mio spazio" è un podcast in tre puntate che parla di autismo e del suo variegato spettro, di panettoni spariti che hanno fatto nascere grandi amicizie, di pizzerie insonorizzate in cui si combattono gli stereotipi e di un fumetto, che strizza l'occhio al Giappone. Racconta la vita di una ragazza autistica e albina, Beatrice Tassone, ed è illustrato proprio da lei. Tre puntate, ricche di storie e di possibilità. Che tentano di guardare oltre gli alti muri del pregiudizio per mostrare tutto il nuovo che nascondono.