Episodi
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Da più di un anno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non tiene una conferenza stampa per presentare un provvedimento del suo governo. L’ultima conferenza su un provvedimento a cui ha partecipato è stata il 3 novembre 2023, in merito alla riforma costituzionale del premierato.
In questa puntata, insieme al giornalista de La Stampa Francesco Olivo, vi parliamo del controverso rapporto tra Meloni e i cronisti, delle differenze tra un punto stampa e una conferenza stampa e delle difficoltà incontrate finora dei giornalisti.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
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Da un anno Meloni non fa una conferenza stampa per presentare un provvedimento del governo
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“At the fork” di lemonmusicstudio -
Quella che state per ascoltare è una puntata speciale di Poteri Forti: la nostra Micol Maccario è andata in Emilia-Romagna, nei luoghi più colpiti dalle alluvioni dell’ultimo anno e mezzo, per capire cosa è andato storto nella gestione dei fondi per la ricostruzione e raccogliere le testimonianze dei cittadini e degli amministratori locali. Tra procedure burocratiche e mancanza di personale, i problemi vanno molto al di là della spesa dei soldi stanziati per l’emergenza.
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Episodio scritto da Micol Maccario e prodotto da Jessica Mariana Masucci.
Link utili
I problemi dell’Emilia-Romagna dopo le alluvioni non sono solo di soldi - Pagella politica
Credit brani
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Magiksolo - Beginning investigation” by Artem Hramushkin from Pixabay -
Episodi mancanti?
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Questa settimana i partiti di maggioranza hanno celebrato il secondo anniversario del governo Meloni, entrato ufficialmente in carica il 22 ottobre di due anni fa. Ma a che punto è il centrodestra nell’attuazione del suo programma?
Per capirlo in questa puntata vi presentiamo il nostro “promessometro” del governo Meloni, in cui siamo andati a controllare lo stato di attuazione delle 100 principali promesse fatte dal centrodestra per le elezioni politiche 2022.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
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Dopo due anni il governo deve ancora attuare l’80 per cento del suo programma
Il “promessometro” del governo Meloni
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Russian roulette” di Gvidon -
Da quasi un anno il Parlamento non riesce a eleggere un giudice della Corte Costituzionale, l’organo che giudica la legittimità costituzionale delle leggi e risolve i conflitti tra i poteri dello Stato. Finora otto votazioni non hanno raggiunto la maggioranza necessaria a eleggere il giudice, e tra meno di due mesi altri tre membri della corte termineranno il loro mandato. Ma cosa c’entra la politica con la Corte Costituzionale? Il lavoro di questi giudici non dovrebbe essere imparziale e privo di condizionamento? In teoria sì, ma la realtà è ben diversa.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
Link utili:
I giudici costituzionali ci sanno fare con la politica
Neanche questa volta è stato eletto il nuovo giudice della Corte Costituzionale
Il Parlamento è di nuovo in ritardo nell’elezione di un giudice della Corte Costituzionale
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“At the fork” di lemonmusicstudio -
Ottobre è il mese in cui si ritorna a parlare della legge più importante dell’anno, la legge di Bilancio, che spiega come saranno spese le risorse pubbliche nel 2025. Quest’anno però la stesura del testo parte in salita: tra documenti economici più severi imposti dall’Ue, stime di crescita meno ottimiste, un Pnrr che non decolla e lo spettro di nuove tasse sulla casa, il governo avrà vita dura nel trovare i soldi per finanziare la prossima manovra.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
Link utili:
Che cos’è il Piano strutturale di bilancio approvato dal Parlamento
La spesa del Pnrr continua a essere in ritardo
Quali sono i problemi di coperture per la legge di Bilancio
Che cos’è questa storia dell’aumento delle tasse su case, catasto e Superbonus
Ora il governo è meno ottimista sulla crescita dell’economia
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Lonely drunk midnight blues” di lemonmusicstudio -
In questa nuova puntata del nostro podcast vi parliamo di due situazioni in cui abbiamo notato scarsa trasparenza da parte della politica: la prima è quella sui consiglieri dei ministri, portati sotto i riflettori dalla vicenda Boccia-Sangiuliano; la seconda è meno nota ma ugualmente interessante e riguarda i poco conosciuti intergruppi parlamentari.
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Link utili:
Non sembra, ma i parlamentari si alleano su qualsiasi cosa
Tutto quello che non sappiamo sui consiglieri dei ministri
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Russian roulette” di Gvidon -
Questa settimana si è parlato molto di cittadinanza e il motivo è la notizia del raggiungimento delle 500 mila firme della proposta di referendum avanzata a inizio mese da Più Europa e dal suo segretario Riccardo Magi. Da quello che propone il quesito alle posizioni dei partiti, passando per la polemica sul modo in cui sono state raccolte le firme, facciamo il punto sul dibattito.
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Link utili:
Le posizioni dei partiti sul referendum sulla cittadinanza
Per il referendum sulla cittadinanza il tempo stringe
Cinquecentomila firme per un referendum sono troppo poche?
Un tempo prendere la cittadinanza italiana era più facile
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Perfect crime” di Gvidon -
Proviamo a fare chiarezza sul video pubblicato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini per difendere le sue ragioni contro la Procura di Palermo, che ha chiesto una condanna a sei anni di carcere nei confronti di Salvini, accusato di sequestro di persona e di omissione di atti d’ufficio.
Qual è la vera storia del presunto sequestro della nave Open Arms, e cosa c’è di vero in quanto detto dal ministro?
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
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Il fact-checking del video di Salvini sul processo Open Arms
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Russian roulette” di Gvidon -
In questa puntata di Poteri forti facciamo i conti con il ritorno di Giorgia Meloni ed Elly Schlein, che in due lunghi interventi (la prima al Forum di Cernobbio, la seconda alla festa dell’Unità) hanno commentato l’operato del governo Meloni. Nonostante le differenze, i due discorsi avevano una cosa in comune: entrambi erano pieni di errori e imprecisioni. Proviamo a segnalarli e correggerli, separando la propaganda e il racconto politico dai fatti e dai dati.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
Link utili:
Il fact-checking di Meloni a Cernobbio
Errori e omissioni di Schlein alla Festa nazionale dell’unità
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Lonely drunk midnight blues” di lemonmusicstudio
CREDIT FOTO: ANSA -
Nella prima puntata dopo la pausa estiva proviamo a rispondere a tutte le domande su cittadinanza e ius scholae, un tema sollevato ad agosto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. Quanti studenti sarebbero interessati da questo principio? E davvero, come dice la Lega, la legge sulla cittadinanza non va cambiata perché è già la più generosa d’Europa? Facciamo chiarezza.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
Link utili:
Le posizioni dei partiti sulla riforma della legge per la concessione della cittadinanza
La legge italiana sulla cittadinanza non è la più generosa in Europa
Quanti studenti stranieri otterrebbero la cittadinanza con lo ius scholae?
Azione ha cambiato idea sullo ius scholae?
Non è vero che nessun Paese Ue ha lo ius scholae
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Sexy fashion promo” di ComaStudio
CREDIT FOTO: ANSA -
Ultimamente i giornalisti non raccontano solo le notizie, ma ne sono anche protagonisti: è successo con l’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, in cui si è parlato molto del metodo usato dalla giornalista per raccogliere il materiale. E in questi giorni si sta parlando molto dell’aggressione subita dal giornalista de La Stampa Andrea Joly dopo che era stato visto riprendere i festeggiamenti per l’anniversario di un circolo di Casapound a Torino.
Prima Meloni su Fanpage, poi La Russa sul giornalista de La Stampa, hanno criticato questo modo di fare giornalismo, ossia quello di infiltrarsi all’interno di un’organizzazione politica senza dichiarare la propria identità. Ma come testimoniano varie norme e sentenze, questo è un comportamento assolutamente legittimo, anzi: il giornalismo d’inchiesta è una delle espressioni più alte dell’informazione.
Link utili:
Perché le inchieste giornalistiche sotto copertura sono legittime
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“At the fork” di lemonmusicstudio
CREDIT FOTO: ANSA -
Dopo oltre un mese dalle elezioni europee, questa settimana dal 16 al 19 luglio si è tenuta a Strasburgo la prima sessione plenaria del nuovo Parlamento europeo, che ha eletto le nuove presidenti della Commissione europea e dello stesso Parlamento.
Di novità però si può parlare fino a un certo punto, perché queste due presidenti sono le stesse che hanno concluso la scorsa legislatura e anche la nuova maggioranza parlamentare, formata da popolari, socialisti e liberali con l’aggiunta dei verdi, è praticamente quasi identica a quella che ha governato l’Unione europea negli ultimi cinque anni.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
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Il nuovo Parlamento europeo non è troppo diverso dal precedente
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“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Midnight blues” di Lemonmusicstudio
CREDIT FOTO: ANSA -
Nonostante il caldo e l’estate, il Parlamento nelle prossime settimane avrà parecchio da fare: per esempio, tra metà luglio e i primi di agosto, la Camera sarà chiamata ad esaminare e convertire 7 decreti-legge del governo, che altrimenti rischiano di decadere.
Anche a causa di questo calendario dei lavori così fitto di impegni e scadenze, in questa legislatura il Parlamento è diventato velocissimo e ormai approva più di una legge alla settimana, un record negli ultimi dieci quindici anni. Ma questa velocità è sinonimo di efficienza? In realtà no.
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Il Parlamento approva una legge dietro l’altra, ma non è per forza un bene
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“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Russian roulette” di Gvidon
CREDIT FOTO: ANSA -
Il 2 luglio la Commissione europea ha dato la sua valutazione positiva preliminare sull’erogazione della quinta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Il governo Meloni aveva richiesto il pagamento di questa quinta rata lo scorso dicembre e questo primo parere positivo è senza dubbio una buona notizia, visto che parliamo di 11 miliardi di euro di fondi.
La decisione dei vertici europei è stata ovviamente celebrata dal governo italiano, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato un video sui social network in cui ha detto che l’Italia è prima nella realizzazione del Pnrr. La realtà però è un po’ diversa.
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L’Italia non è prima nella realizzazione del Pnrr, nonostante Meloni lo ripeta
L’Ue ci fa sempre le solite cinque raccomandazioni
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“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Perfect crime” di Gvidon
CREDIT FOTO: ANSA -
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha pubblicato su tutti i social un video per difendere il disegno di legge sull’autonomia differenziata e criticare i partiti di opposizione, dicendo che questa riforma «non è un’invenzione del centrodestra» ma «era già in Costituzione grazie alla sinistra». Facciamo un passo indietro nel tempo e vediamo se ha ragione.
Parlando di storia più recente, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti ha detto che di maggiori autonomie per le regioni parlavano i programmi dei due governi Conte e che anche il governo Draghi ha lavorato nella stessa direzione. Insomma, alla fine chi ha voluto davvero l’autonomia differenziata?
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Sì, l’autonomia differenziata in Costituzione l’ha voluta il centrosinistra
L’autonomia differenziata era nel programma dei due governi Conte
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“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Dust on the road” di lemonmusicstudio -
Il Parlamento italiano è tornato al lavoro dopo le elezioni europee e lo ha fatto in grande stile, dato che in questi giorni sono stati approvati due provvedimenti centrali nel programma del governo Meloni: l’autonomia differenziata, in via definitiva, e il premierato nel suo primo passaggio al Senato.
Il voto su queste leggi è stato piuttosto movimentato, con forti proteste da parte dei partiti di opposizione, che alla Camera sono culminate in una vera e propria rissa tra parlamentari. Tralasciando questo episodio che non fa onore alle nostre istituzioni e ai suoi rappresentanti, andiamo al nocciolo della questione e proviamo a capire che cosa c’è scritto e cosa prevedono queste due leggi, quali saranno i loro sviluppi e perché faranno discutere ancora a lungo.
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Che cosa prevede la riforma sull’autonomia differenziata
Che cosa prevede la riforma del premierato approvata dal Senato
Che cosa è successo nella rissa alla Camera
Quali sono le sanzioni per i deputati coinvolti nella rissa alla Camera
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Dopo mesi di attesa lo scorso fine settimana in Italia e negli altri 26 Stati dell’Unione europea si sono tenute le elezioni europee per il rinnovo del Parlamento europeo.
Chi ha vinto queste elezioni e chi invece le ha perse? Come si rifletteranno questi risultati sul nuovo Parlamento europeo? È possibile, come dicono alcuni, che in Europa si stia facendo strada un’ondata di estremismo di destra? In questa puntata rispondiamo a tutte queste domande, con un ospite speciale, il direttore di Pagella Politica Giovanni Zagni. E facciamo poi il punto sul lungo percorso che porterà alla creazione della nuova Commissione europea.
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
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Chi ha vinto e chi ha perso le elezioni europee
L’ennesimo record negativo dell’affluenza al voto
No, Meloni non è l’unico leader di partito e di governo ad aver vinto le europee
Le previsioni dei leader per le europee invecchiate proprio male
La strada per formare la nuova Commissione europea è lunga
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Ci siamo, mancano poche ore e anche in Italia inizieranno le elezioni europee con cui eleggeremo i nostri rappresentanti al Parlamento europeo.
Prima di andare al seggio però, ripassiamo un po’ tutto quello che c’è da sapere per votare in modo informato e consapevole: quando e come si vota? Chi eleggeremo e quali saranno i compiti degli europarlamentari italiani?
Per non farci mancare nulla, questo fine settimana verrà eletto il sindaco in 3.711 comuni, tra cui 29 capoluoghi, e anche il presidente della Regione Piemonte. Che alleanze hanno stretto i partiti per queste elezioni amministrative? Facciamo chiarezza.
Buon voto!
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Episodio scritto da Davide Leo e Federico Gonzato e prodotto da Jessica Mariana Masucci
Tutto sulle elezioni europee, in dieci risposte
Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee
La Guida di Pagella Politica alle elezioni europee
Quali sono le alleanze tra i partiti alle elezioni comunali
Solo un candidato sindaco su cinque è donna, e nove su dieci hanno più di 40 anni
In Piemonte il centrodestra punta alla prima riconferma in 25 anni
Quale regione è davvero l’Ohio d’Italia
CREDIT BRANI
“Right on target” di Lemonmusicstudio
“Russian roulette” di Gvidon
CREDIT FOTO: ANSA -
Quando sono in campagna elettorale i nostri politici si lasciano un po’ andare e pur di convincerci che la loro proposta è la migliore esagerano nelle dichiarazioni, rischiando di essere scorretti o fuorvianti.
Dal videomessaggio di Meloni a Salvini e i tappi delle bottigliette di plastica, passando per gli slogan di Forza Italia e le dichiarazioni di Conte e Schlein, in questa puntata di Poteri Forti facciamo il punto degli errori più grossi commessi dai leader dei cinque principali partiti italiani in vista delle europee.
Il nuovo podcast che ti spiega le elezioni europee
La Guida di Pagella Politica alle elezioni europee
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“Dust on the road” di lemonmusicstudio
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Quella che state per ascoltare è la prima puntata di Brussèl, il nuovo podcast di Pagella Politica sulle elezioni europee, che in dieci brevi puntate vi racconta tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati al voto dell’8 e 9 giugno.
In questa prima puntata, che per oggi sostituisce il solito Poteri Forti, spieghiamo che cos’è e come funziona il Parlamento europeo. Le altre nove puntate di Brussèl, con l’accento sulla E, sono disponibili su tutte le piattaforme che usate per ascoltare i podcast. Vi lasciamo comunque un paio di link in descrizione Buon ascolto!
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