Episodi
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"Le questioni riguardanti la salute delle donne son nel loro aspetto più fondante questioni che riguardano il posto che occupano le donne nella società." Lewin-Olesen
Le donne, non solo rappresentano le principali fruitrici di quella che possiamo chiamare medicina complementare ma sono anche le principali dispensatrici delle terapie non convenzionali. E questo dice tutto.
In questo episodio tratterò del conflitto (apparente) tra modelli di cura ufficiali e complementari con un occhio in particolare sulle donne nel pre e post partum.
Con la speranza che inneschi riflessioni rispettose. -
Il “medical gaslighting” è la terminologia utilizzata per definire un fenomeno di manipolazione psicologica (consapevole o non consapevole) messo in atto da professionisti sanitari o medici che imputano sintomi fisici dei pazienti a fattori psicologici o che, addirittura, negano l’esistenza della malattia stessa portando la persona che ne soffre a dubitare delle sue sensazioni esperienze, memorie e percezioni.
Spesso, proprio perché il dolore è un’esperienza difficilmente oggettivabile per sua intrinseca natura, è più suscettibile a questo tipo di negazione. Il dolore infatti è invisibile, le scale per misurarlo sono soggettive, l’esperienza del dolore è influenzata da tantissime variabili non sempre misurabili e quantificabili.
Ritardi ed errori di diagnosi, perdita della fiducia nella medicina o nei professionisti sanitari, frustrazione, dubbi riguardo alle proprie sensazioni sono solo alcuni dei risultati di questo atteggiamento.
In questo episodio metterò in luce alcuni lati bui della medicina e alcune delle riflessioni utili per portare alla luce del sole questo meccanismo lesivo della salute delle persone e nello specifico delle donne. -
Episodi mancanti?
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Oggi in questo episodio molto concreto parlo di prodotti a base di silicone medicale per le cicatrici. Partiamo col dire che il silicone per le cicatrici lo si può trovare in diverse forme: gel olio, crema, cerotto. Ancora oggi, nonostante i molti studi non si sono compresi a fondo i meccanismi d'azione dei prodotti a base di silicone, quello che però si è osservato è la sua efficacia.
In questo episodio parlo dei diversi prodotti, delle loro caratteristiche, per quali cicatrici sono adatti, quando e per quanto tempo applicarli e descrivo alcune delle ipotesi sul loro funzionamento.
Riferimenti scientifici:
Jiang Q. et al. Cochrane Database of Sys. Rev.2021
Akaishi et al. 2008-2010
O'Brien et al, 2013
Textbook on scar management, Springer 2021 -
Una carrellata di 10 principali cose da sapere in caso di parto cesareo!
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Il primo bagno di realtà da fare parlando di cicatrici è: le cicatrici non possono sparire, è materialmente impossibile. Questo assunto è chiaramente una prima grande barriera da superare quando si parla di aspetto estetico di una cicatrice. E, siccome una cicatrice è per sempre sarebbe importantissimo che venisse sempre considerato l’impatto estetico, ove possibile, anche per tutelare il benessere mentale.
L'atto chirurgico, la cura della cicatrice e la riabilitazione sono fattori che ne influenzano l'aspetto e la guarigione. Dopo un intervento o un trauma, in presenza di una cicatrice si è costretti a ridefinire, modificare la propria immagine corporea, ci si deve confrontare con il prima. Le storie dietro alle cicatrici sono così complesse che il processo di accettazione prende tante forme e strade quante sono le persone. -
Perché trattare una cicatrice che non dà problemi? Ha senso?
Sappiamo che le cicatrici proprio per loro intrinseca natura, sono aree di disequilibrio, il nostro corpo può gestirle in maniera più o meno efficiente.
Per questo valutare una cicatrice, qualunque cicatrice, andrebbe sempre fatto. Dovrebbe essere consigliato di farlo dopo qualunque intervento chirurgico, a qualunque età. Spesso invece ci troviamo di fronte alla normalizzazione di tutta una serie di disturbi che si accompagnano alla cicatrice e all’intervento stesso. Alle volte una valutazione e un trattamento adeguato, con un minimo investimento di tempo e risorse risparmia tanta fatica in futuro e permette di lavorare nell’ottica della prevenzione di tutta una serie di disturbi e fastidi che ancora non si sono strutturati. -
Cosa hanno a che fare le cicatrici e il dolore postchirurgico con la privazione del sonno?
Molti studi ci raccontano che:
•i disturbi del sonno rendono più suscettibili a sentire il dolore e riducono l’effetto dei farmaci analgesici
•La capacità di autoregolazione della pelle viene alterata
•Le ferite rallentano il processo di guarigione
•Aumenta lo stato infiammatorio generale e locale con conseguenze sulla cicatrizzazione
Un riposo adeguato è quindi uno dei moltissimi fattori che entrano in gioco nella guarigione. Nelle prime fasi è terapeutico tanto quanto il movimento. Per questo una madre nel primissimo post parto dovrebbe poter godere del supporto necessario a garantirle un riposo sufficiente. Ricorda queste cose a chi ti dice che il sonno è sopravvalutato ed è sufficiente armarsi di forza di volontà perché “ce l’hanno fatta tutte”. -
Quando ho dato il nome a questo Podcast e l’ho battezzato SCRITTO SULLA PELLE intendevo dare voce anche a questi aspetti più bui che si celano dietro le cicatrici da parto cesareo e che legano temi quali violenze ostetrico/ginecologiche, parti traumatici, ambiente sanitario poco supportivo etc… e le cicatrici. In questo Podcast parlo di questi temi relativamente all'esperienza del parto cesareo. Toccherò il tema del gender bias e di come queste dinamiche influenzino la cicatrice da cesareo e l'esperienza del dolore.
TW: se sei sensibile a queste tematiche puoi scegliere di non ascoltare l'episodio. -
Perché una crema, anche la più costosa, non è sufficiente per garantire una completa guarigione della ferita e una buona cicatrizzazione?
Oli e creme per cicatrici costituiscono una piccola parte del trattamento delle cicatrici. Anche se spesso vengono dipinte come la soluzione definitiva a svariate problematiche in questo episodio vi spiego quale ruolo possono avere nella cura della cicatrice ma anche dove non possono arrivare. Le cicatrici sono complesse e coinvolgono l'intero sistema fisico, emotivo ed energetico. Per questo non basta una crema. -
Come ti senti rispetto all’aspetto della tua cicatrice?
Riesci a guardare o toccare la tua cicatrice? Se non riesci, perché questo accade? Cosa si può fare?
Se ti senti la sola sulla terra a non riuscire a toccare o guardare la cicatrice da cesareo o ad avere difficoltà, tranquilla, non è così. E' più comune di quel che si pensi.
L’evitamento della cicatrice influenza la salute mentale, il recupero e la guarigione e anche la percezione del dolore.
Nel podcast parlo delle ragioni per cui può accadere e dò alcuni strumenti per poter cominciare a riprendere contatto con la cicatrice.
Reintegrare la cicatrice nel corpo è importantissimo per regolare meglio il movimento, la postura, la percezione di sé, l’immagine del corpo, la salute mentale ed emotiva, ridurre il dolore, migliorare la sensibilità, riappropriarsi della propria storia.
Non si può toccare una cicatrice senza toccare le emozioni che si accompagnano ad essa. -
In questo episodio affronto l'argomento dello scalino sulla cicatrice da cesareo posando il giudizio sul corpo delle donne e guardando ad alcune delle ragioni (le più frequenti) per cui si forma questo "scalino" e accennando a quali professionisti e trattamenti possono aiutare ad affrontare questo aspetto. Lo faccio ricordando la complessità dei fattori che influiscono sulla cicatrice.
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In questo episodio parlo di alcuni dei fattori che differenziano la cicatrice da cesareo dalle altre. Un elenco non esaustivo che serve per cominciare a riflettere sulla necessità di riconoscere la complessità dei fattori che agiscono sulla guarigione dei tessuti e sulle uniche condizioni individuali di ciascuna donna e del particolare momento della vita a cui è legata questa cicatrice.
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Perché parlare di cicatrici? Cosa hanno di così interessante? Cosa ci sarà di così importante da dire sulle cicatrici?
Possiamo considerare guarita una cicatrice che non riusciamo a guardare o toccare, una cicatrice che ci fa “senso”? E una cicatrice che ci rievoca sofferenze al solo pensiero? Sono domande retoriche…Ovviamente no.