Episodi
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Chi è a lamentarsi, principalmente, del fatto che con l’editoria non si mangia? Ne abbiamo tutti diritto, attenzione, ma se questo non vuole essere un lamento fine a sé stesso, se non ci lamentiamo per il gusto di farlo ma speriamo di migliorare concretamente la nostra condizione, dobbiamo chiederci: in un mercato importante ma fragile, visibile ma non compreso, noi che partita stiamo giocando? Quanto lo conosciamo? Quanto lo meritiamo?
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Cosa serve, davvero, per vivere di libri? Sono dieci anni che me lo chiedo e, dopo essere passata da 200€ a 250.000€ di fatturato annuale, mi sono data una risposta. In questo episodio racconto la mia storia, dal primo lavoro alla creazione della mia agenzia di servizi. Con tutte le vittorie e gli sbattimenti annessi.
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Episodi mancanti?
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Confidenziale vuol dire segreto, riservato, familiare. E credo che il titolo di questo libro funzioni molto bene: Storia confidenziale dell’editoria italiana. Ci fa subito intendere che ci sarà una condivisione, magari ci saranno cose dette a mezza voce. L’autore dice che non si tratta di un libro di pettegolezzi, ma di certo ci sono tante opinioni. Non bisogna dimenticarsi - e devo dire che è difficile farlo - che questa storia è confidenziale perché è personale, è la storia di un uomo che dell’editoria italiana della seconda metà del Novecento ha visto molto, si è fatto una sua idea e, muovendosi all’interno di alcune delle realtà più importanti del panorama nazionale, ha anche avuto l’occasione di plasmarne i connotati.
Questa è una riflessione a partire dalla lettura di Storia confidenziale dell’editoria italiana di Gian Arturo Ferrari, io sono Maddalena Mariani e state ascoltando ‘Vivere di libri', il podcast per chi lavora o sogna di lavorare in editoria.