Folgen
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Format di variazione tonale.
Anche questa è una delle simpatiche prove che abbiamo ricevuto che mette in gioco il conduttore con variazioni di tono, rumori e una divertente chiusura che augura ansia perenne a tutti!
Da notare, in questo tipo di trasmissioni, che il conduttore non prende mai parte o deride una delle opinioni trattate, perché l’ironia rimane al di fuori di uno schieramento. La trasmissione assume sempre un carattere super partes.
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Format per una lettura modulata
Abbiamo già parlato dell'utilizzo di questo "dispaccio" di agenzia per esercitarsi nella registrazione della propria voce.
Perché questo esercizio è così importante e non è affatto banale? Be' soprattutto perché non conosciamo la nostra voce, prima di tutto. E quindi dobbiamo sorprenderci di quel che la nostra voce è in grado di fare.
E poi ci dobbiamo sorprendere per la modulazione e le tonalità che può assumere. La voce è, prima di tutto, Eros. Per questo ne siamo un po' spaventati o l'affrontiamo con timore. Ma, come mostra anche questo esperimento vale la pena provare, i risultati vi stupiranno!
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Fehlende Folgen?
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Format della "variazione"
Abbiamo già parlato dell'importanza del ritmo in una trasmissione, specialmente di news. Parliamo anche del tono che varia che ha la sua importanza, dato che in questa trasmissione si nota.
Il conduttore può esercitarsi a variare il tono della sua conduzione e anche il volume della voce. Tenete conto che l'ascoltatore recepisce molto meno rispetto alla variazione che l'autore pensa di aver applicato. Se crede di aver cambiato molto in realtà può darsi che l'ascoltatore recepisca molto meno.
Perciò... dateci dentro con i cambiamenti!
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Format di esercitazione con rivisitazione del contenuto
Questo format è un chiaro e riuscito tentativo di esercitarsi con un media nuovo mettendoci del proprio, come si suol dire. Mi dà l'occasione di specificare una cosa: che cos' è il target di un podcast?
Dipende dallo scopo. Può essere delle persone che ascoltano le prove dell'autore e forniscono dei feedback. Il nostro podcast ha come target noi stessi che parteciperemo al wenbinar del 22 novembre. Non ha alcun interesse per altre persone e noi non interessa che abbia interesse al di là di noi stessi.
Il fatto che un podcast sia pubblico non significa che debba avere milioni di ascoltatori. Il suo successo risiede nel raggiungere le persone a cui aspira.
Se creo un podcast per imparare a parlare in pubblico o per aiutare i miei allievi a esercitarsi, quegli stessi allievi saranno il target del podcast! Se ho 10 allievi e 10 ascolti, sono al 100% di ascolti. Il mio podcast ha più successo di Barbero, che si rivolge a tutti ma non lo ascoltano tutti.
Non è una questione di numeri ma di scopi. Ragionateci e non fatevi fuorviare dai media.
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Format disciplinare (seconda lingua)
Il format può essere identificato anche con la tipologia di contenuti che si trasmettono. In ambito scolastico abbiamo quindi dei format relativi alle discipline insegnate. Questi format possono variare anche molto fra loro, pensate a un format di laboratorio che deve presentare attraverso il canale audio qualcosa che si fa toccando e vedendo! Una bella sfida.
Questo format linguistico in spagnolo (bravo Paolo), è un esempio basato sul racconto totalmente ideato in lingua. Pensate a quanto si mette in gioco un allievo registrando un podcast in lingua.
Pensate anche a tutti i valori pedagogici e didattici che sostengono un format in lingua.
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Format news caratterizzato
In questa trasmissione spicca la presenza della conduttrice che ha voluto lasciare una sua precisa impronta. Questa impronta è articolata in due modalità°:
rivisitazione della news ;assunzione di uno stile preciso e personale.Possiamo riflettere sull'importanza della presenza stilistica del conduttore per la caratterizzazione del podcast. Non è detto che questa presenza debba sempre essere così evidente, dipende dai casi.
Certo è che ci dobbiamo però porre la questione della caratterizzazione della trasmissione: si, no, in che modo, quanto? Quando progettiamo il podcast rispondiamo anche a queste domande.
L'ironia di fondo di questa trasmissione a mio parere si sposa molto bene con il suo tono e con l'impatto dello slogan finale: W le donne! (e si noti bene: in una news dove i contendenti sono maschi!)
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Format new veloce
Questo format è un Instant News. Esprime il ritmo di una news che interrompe le trasmissioni in onda per annunciare rapidamente una notizia.
Notiamo che dura circa 1 minuto rispetto alle altre trasmissioni ricevute è la più rapida.
Questa trasmissione dice al pubblico che vuole essere ascoltata, che sarà breve e ficcante, che non perderà il suo tempo durante l'ascolto.
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5 Modello per palinsesto
Questo format riprende la traccia del comunicato e la inserisce in un palinsesto dedicato alle forme d'ansia, trattate, in questo caso, in modo serio e ironico.
Il format presuppone una concezione più ampia rispetto alla registrazione di un singolo episodio.
Questo implicherebbe una fase di progettazione per definire le caratteristiche del podcast per tutti gli episodi. Ogni episodio poi si distinguerebbe per uno stile differente: a volte potrebbe essere drammatico, a volte ironico, divertente o surreale, ma sempre sullo sfondo dello stesso filo conduttore, rappresentato dall'ansia.
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4 Modello radiogiornale
Questa trasmissione prende spunto dal dispaccio di agenzia per trasformarlo in una notizia radiofonica.
Si tratta di una trasmissione creata dal singolo podcaster. Ottimo esercizio di trasmissione che implica la costruzione di una narrazione dedicata all'ascolto, mentre il dispiaccio di agenzia proposto come attività non è rivolto a medium specifici.
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3. Trasmissione collettiva in classe di simulazione redazionale
Questo è il format del regista. Senza il regista non è possibile produrre un format che simula una redazione con i tempi stabiliti a comporre un determinato clock. Chi è il regista? Un bambino, l’insegnante, un esperto, due ragazzi, il gruppo stesso che discute ed elabora il clock della trasmissione… non importa chi sia fisicamente, ma deve esserci una regia strutturata. Questo format può tranquillamente finire in un fiasco. Infatti: per chi lo metto in scena? A chi si rivolge la regia? Ovviamente a un pubblico. Quale pubblico? Eh be’ chi lo sa, lo sapete voi. Ma la questione, di cui sto proprio trattando in questo terzo libro proprio oggi, è la seguente: prendo in considerazione prima i contenuti o prima il target? Detto in altri termini: a che cosa serve la regia? Serve a un’impresa di marketing o a una produzione autoreferenziale? La seconda che hai detto è la soluzione migliore. C’è troppo marketing oggi, troppo svilimento e svuotamento di contenuti in favore di un pubblico sempre più povero, ignorante e privo di gusto. Se avete dentro di voi una bellezza prorompente, siate autoreferenziali, la strada della bellezza è sempre la migliore!
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2. Trasmissione individuale basata su una reinterpretazione della traccia
Questo format è il format del narratore, cioè del soggetto che da qualsiasi spunto, traccia, evento, storia, ipotesi, documento… ne ricava una narrazione. Per raccontare qualcosa di nuovo o di già raccontato occorre rivedere completamente la narrazione. I cambiamenti devono essere dal 40% in su (regola cinematografica che funziona anche per il podcasting), poiché il narratore deve mettere del suo nella storia e questo suo è lo stile e l’intreccio del racconto a cui si aggancia anche il genere. Ne è capace? Non importa, se non si prova non lo si scoprirà mai. Quello che è difficile è mettersi nei panni del narratore: sarò capace? Sarò ascoltato? Andrà bene questo punto? Si capisce questo collegamento? L’ironia è abbastanza chiara? Queste e tante altre sono le domande di chi si mette in gioco come narratore che diventa anche autore, dato che manipola quello che ha visto e letto trasformandolo in un nuovo racconto.
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1. Trasmissione individuale basata sulla lettura della traccia.
Questo tipo di trasmissione ha un valore eccezionale per il soggetto che la prepara.
Nel nostro caso il testo è stato proposto da me, ma normalmente è l’autore stesso che lo scrive. Questo pone un problema: come si scrive per l’oralità? Esistono metodi, accorgimenti, indicazioni? Certo che esistono ma non basta, bisogna porsi anche un’altra domanda: Come si legge un testo? Il podcast individuale basato sulla lettura della traccia è una grandioso strumento di formazione e di crescita personale.
Parlo di crescita perché il podcasting, cioè l’oralità in genere e quindi anche la radiofonia, implicano un rapporto con se stessi estremamente diverso dalla produzione di un video, per esempio, o dallo scrivere. In questi due casi l’oggetto è esterno al vostro corpo: lo è la grafia (se è scrittura a mano, altrimenti manco quella rappresentazione di voi potete trasmettere), e lo è un fotogramma video se siete nel video (e se non siete nel video quello che avete filmato non rappresenta certo il vostro corpo o la vostra “essenza”).
Al contrario, la voce invece è un “pezzo” del vostro corpo che giunge a tutti. La voce è fisico, materia è come stringere la mano a qualcuno pur senza l’effetto biunivoco corrispondente.
Dunque il podcasting è il media più materiale fra quelli immateriali e per fortuna è anche il più semplice da utilizzare.
Non mi dilungo su questo, ho appena pubblicato (qualche giorno fa), due libri sul podcasting e di un terzo ne sto curando la pubblicazione. γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón, dicevano i Greci. Bene, questo, per semplificare al massimo, è il format della conoscenza, la conoscenza di sé.