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Sapete chi è stata la prima donna italiana a fare coming out?
Mariasilvia Spolato, docente universitaria e attivista femminista, nel 1972 ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente “Io amo una donna”. Questo suo gesto le è, purtroppo, costato molto e l’ha segnata duramente, ma l’ha anche resa una pioniera del movimento per i diritti LGBTQIA+ e per la liberazione omosessuale, in cui credeva fermamente. Oggi vogliamo ricordare la sua storia, a cui dobbiamo molto ancora oggi.
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Otto mesi fa è mancata Michela Murgia, scrittrice e attivista tra le intellettuali italiane più importanti del nostro tempo: voce di una generazione che lotta ogni giorno per l’uguaglianza, il superamento degli stereotipi di genere, l’inclusione, un mondo del lavoro meno escludente. Michela Murgia ci ha lasciato tanto, dai romanzi, ai saggi, alle inchieste, ai post sui social ma la sua eredità più grande è il suo pensiero libero, battagliero e accogliente. Vogliamo ricordare lei e l’impatto che le sue parole continuano ad avere nella nostra società
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Il caso Montesi, avvenuto nel ’53, ha contribuito a cambiare il modo in cui raccontiamo la cronaca del nostro Paese.
Quando Wilma Montesi, una giovane attrice romana, è stata trovata senza vita sulla spiaggia di Torvajanica, la stampa e l’opinione pubblica si sono unite in un comune giudizio: se l’è cercata.
Wilma Montesi era una ragazza indipendente, frequentava la vita notturna, voleva essere libera e sfidare la morale della società; le indagini per il suo omicidio sono state a lungo influenzate dall’idea che il suo stile di vita fosse una colpa e che quello che le era accaduto fosse normale. Su di lei si diffusero gossip e speculazioni. Il processo, poi, rivelò che personaggi influenti della politica italiana fossero probabilmente coinvolti: questo portò le persone comuni a rendersi conto che alcuni personaggi pubblici di spicco nascondessero molti segreti. Per Wilma, alla fine, non è stata fatta giustizia e il suo caso è rimasto irrisolto.
Questa storia può farci riflettere su come ci poniamo nei confronti dei casi di cronaca, in particolare quando la vittima è una donna, e sul perché vogliamo scandagliare tutti i particolari della sua vita privata per trovare un motivo che giustifichi la sua morte
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Vi piace lo stile di Vivienne Westwood?
Vivienne Isabel Swire, vero nome della stilista, è stata una donna anticonformista e coraggiosa, attivista per l'ambiente, la moda etica e supporter dei diritti LGBTQIA+. Icona della moda punk londinese, è stata citata in film e serie tv in tutto il mondo (Sex and The City e Nana solo per citarne alcuni) come simbolo di uno stile audace e originale.
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Trotula, conosciuta anche come Trotula de Ruggiero, visse nel XII secolo e fu con ogni probabilità la prima dottoressa della storia specializzata in ostetricia e ginecologia. Proveniente da un un’importante famiglia normanna, si dedicò agli studi di medicina e, successivamente, sposò un medico entrando nella ristretta cerchia di studiose attive attorno alla Scuola Medica di Salerno, la prima e più importante istituzione medica d’Europa nel Medioevo.
A lei dobbiamo studi dedicati al parto, al concepimento e alla sterilità che sono rimasti in vigore per secoli.
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Tina Rocci è stata la prima divorziata in Italia, che si è battuta contro una cultura che imponeva il matrimonio a ragazze giovanissime e che non permetteva il divorzio, in nessuna condizione. Questa è la sua storia ed è anche grazie a persone come lei, che hanno lottato per la propria autodeterminazione, che oggi viviamo e vediamo il matrimonio in maniera completamente diversa
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Nella prima metà dell’Ottocento, in un’epoca in cui la scrittura era un’occupazione quasi esclusivamente maschile, tre sorelle sono riuscite a entrare nella storia della letteratura, cambiandone per sempre le sorti.
Emily, Charlotte e Anne Brontë, pubblicarono nello stesso anno 3 romanzi usando pseudonimi maschili: sfidarono il canone del tempo e diventarono un’ispirazione per le future scrittrici. In una società in cui solo gli uomini avevano una voce e potevano raccontare l’interiorità umana, le tre sorelle sono riuscite a creare personaggi femminili controcorrente e coraggiosi, con i loro lati oscuri e i loro difetti
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Il 7 agosto del 1990 doveva essere l’ultimo giorno di lavoro di Simonetta Cesaroni prima delle vacanze ma qualcuno, ancora oggi rimasto ignoto, la assalì e la uccise mentre era ancora in ufficio
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Ripercorriamo la carriera musicale e il talento di Nilla Pizzi, vincitrice della primissima edizione del Festival della Canzone Italiana nel 1951 con la canzone “Grazie dei fiori”.
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Il manicomio del nostro immaginario è quello di fine Ottocento, quando i pazienti, soprattutto donne, subivano umiliazioni e torture anziché assistenza. Ma non molti sanno che a mettere in discussione i metodi di allora è stata Nellie Bly, prima donna a diventare giornalista investigativa
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Lea Pericoli è stata campionessa di tennis per 27 volte, restando tutt'oggi la sportiva con il record più alto in Italia. Ma oltre che per il suo talento viene ricordata anche per aver portato l'uso della minigonna nel tennis: nel 1955 gareggiò a Wimbledon con un outfit ancora oggi iconico, sfidando i costumi dell'epoca per esprimere il suo desiderio di libertà.
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La storia italiana è attraversata dal fenomeno della criminalità organizzata, ma ci sono anche esempi di persone che con coraggio hanno provato davvero a cambiare le cose, con tutte le proprie forze. Una tra queste fu Lea Garofalo che decise di ribellarsi al sistema omertoso che caratterizza la criminalità organizzata, e denunciarne le illegalità. Questa è la sua storia, che per noi è importante raccontare e ricordare
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Il 21 novembre 2004, Gelsomina Verde, una giovane donna impegnata nella lotta alla camorra, venne uccisa da una banda criminale. Quella del 2004 è conosciuta come la prima faida di Scampia, perché era in corso una guerra tra clan camorristi per il controllo del territorio. Gelsomina Verde si trovò suo malgrado coinvolta in questa lotta di potere e venne uccisa nel tentativo di estorcerle informazioni che, con ogni probabilità, non conosceva. A soli ventidue anni, Gelosima dedicava il suo tempo libero al volontariato, per offrire ai giovani della sua città un'alternativa alla criminalità; il suo esempio ispira ancora oggi molte persone nella lotta contro le mafie
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Gabriella Parca, giornalista e scrittrice, ha documentato per decenni la condizione femminile italiana, in un periodo storico in cui alle donne era impedito condividere pubblicamente i propri pensieri più intimi e reali, parlando di relazioni e sessualità.
Con le sue inchieste, Gabriella Parca ci ha donato uno specchio della società italiana dell’epoca, permettendo alle generazioni del futuro di capire quanta strada è stata fatta (e quanta ce n’è ancora da fare) per raggiungere l’uguaglianza
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In pochi sanno chi era Francesca Morvillo, magistrata coraggiosa che lottava per la giustizia e contro la mafia, moglie di Falcone, morta, insieme a lui, durante la strage di Capaci
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Alcuni diritti sono il risultato di una storia molto lunga, fatta di contestazioni, lotte e cambiamenti. Altri, invece, sono il risultato dell’azione di qualcuno, che, per la prima volta, riesce a sfidare un sistema di credenze e “valori”, e a dire no. È il caso, ad esempio, della storia di Franca Viola, la prima donna che, in Italia, ha rifiutato il matrimonio riparatore, dando avvio a quel processo che l’ha poi fatto diventare illegale
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Oggi parliamo di Franca Rame, un'artista che ha dedicato la sua vita al teatro e che tutt'oggi è un'esempio per tutte le donne sopravvissute alla violenza.
Nel 1973, infatti, mentre Franca Rame e il marito Dario Fo erano impegnati nel sostegno dei detenuti di estrema sinistra, Franca venne rapita, torturata e violentata da un gruppo di fascisti che volevano punirla e umiliarla per il suo impegno politico. Negli anni seguenti, Franca Rame condivise la sua drammatica esperienza in un monologo teatrale, parlando con coraggio di libertà e militanza
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Elena Lucrezia Cornaro Piscopia è stata la prima donna laureata al mondo, nel 1678.
Oggi, trecento anni dopo il suo esempio, le donne laureate in Italia sono più dei loro colleghi uomini (23,1% contro il 16,8%). Nonostante questo, il mondo del lavoro continua a preferire gli uomini quando si parla di assunzioni e promozioni. I dati, infatti, dimostrano che l’occupazione femminile, a parità di competenze e conoscenze, è inferiore a quella maschile (55,7% contro il 68,5% della media europea) e che le donne guadagnano in media il 20% in meno dei loro colleghi, a parità di mansione e responsabilità.
Il divario è ancora molto presente soprattutto nelle grandi aziende e nella pubblica amministrazione.
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Ancora oggi, siamo affascinati dalle storie dei pirati e dalle loro avventure: ma quanti conoscono la vita di Anne Bonny?
Fin dalla giovane età, Anne ha sfidato le convenzioni sociali del suo tempo, ha seguito la sua volontà e l'istinto, arrivando a mascherarsi da uomo pur di salire a bordo di una nave dei pirati e viaggiare con loro
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Alda Merini è una delle più importanti poetesse della letteratura italiana: abbiamo voluto ricordarla raccontando con la sua storia e la sua eredità.
Merini scriveva di se stessa, della mente umana e delle sue difficoltà legate alla salute mentale. Le sue opere, infatti, sono una rielaborazione delle sue lotte personali e delle sue esperienze, che toccano argomenti sempre attuali, come l'alienazione, la solitudine e la fragilità umana. Alda Merini ha contribuito a sfatare i pregiudizi e gli stereotipi sulle malattie mentali e rimane, ancora oggi, una figura fondamentale per la sua lotta contro i tabù
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