Folgen

  • Vieni Spirito Santo,

    apri i miei orecchi e il mio cuore, perché possa ascoltare la Tua Parola lasciandomi sorprendere in modo nuovo.

    Vieni Spirito Santo e introducimi nella comunione d’amore tra il Figlio e il Padre,

    perché nella preghiera possa sperimentare la dolce forza del Tuo amore

    e divenire creatura nuova, primizia del Regno che viene.


    Mi sorprende sempre che Filippo, che dall’inizio del vangelo di Giovanni ha seguito Gesù e ha anche invitato altri a vederlo e seguirlo, dopo tutto il cammino fatto, chieda di vedere il Padre. Probabilmente ha visto tante cose in Gesù ma non è ancora entrato in quella relazione di intimità che fa entrare nella comunione d’amore tra Gesù e il Padre.

    Possiamo essere cristiani da una vita, andare a tutte le Messe e recitare tutte le preghiere del buon cristiano ma non entrare mai in una relazione viva con il Signore, rimanendo come spettatori. L’esperienza di fede chiede invece di lasciarsi coinvolgere nella relazione d’amore

    che esiste tra Gesù e il Padre. L’essere-in, è questo il fondamento della fede. Gesù è nel Padre, noi siamo in Gesù. Non è sufficiente essere-con, è necessario lasciarsi portare dentro. Allora quello che facciamo nella nostra vita quotidiana diventa opera di Dio, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, e le nostre opere racconteranno a quanti incontriamo quell’amore in cui la nostra vita si innesta. La nostra esistenza è il luogo in cui si può manifestare la gloria di Dio, se viviamo in quell’atteggiamento di fiducia di chi sa di essere amato e ascoltato dal Padre. Ma davvero poniamo la nostra fiducia nel Signore o

    cerchiamo sempre di cavarcela in qualche modo da soli, dimenticandoci che Lui ha cura di noi?


    Provo oggi ad aprire gli occhi, a raffinare lo sguardo e questa sera scrivere tutti i passaggi del Signore dentro la mia giornata, dove lo ho visto all’opera, in me e negli altri.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Spirito Santo, aiutaci a riconoscere in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, la via, la verità e la vita.


    È sempre grandissimo Tommaso, con questo suo bisogno di concretezza, di indicazioni pratiche per vivere la sua fede. Mi riconosco in lui: come posso seguire il Signore nella mia esistenza quotidiana, senza scivolare nella retorica, se non so dove va? Ecco che il Signore ci offre indicazioni necessarie al nostro cammino. Innanzitutto Egli deve andare, perché deve prepararci un posto. Il Suo non è un abbandono finalizzato a darci sofferenza, ma la richiesta di accettare la fatica della Sua mancanza perché Lui possa andare a preparare il posto per noi nell’eternità di Dio, dove nulla e nessuno viene perduto. Poi, ci dona l’indicazione fondamentale: la strada da percorrere per andare dove lui si trova è…Lui stesso! Rendere la nostra vita immagine di quella del Buon Pastore, morto e risorto per noi, vivendo quella carità che è principio fondante del Vangelo, è la strada per accogliere il Suo Amore, che al termine del nostro pellegrinaggio terreno ci accoglierà tutti per custodirci con sé. E io? Vivo la mia vita da vagabondo senza meta o da pellegrino, che si fida di Dio e conosce la strada per giungere a Lui?


    Mi impegno, oggi, a vivere un atto di carità verso una persona bisognosa, perché non gli manchi il pane quotidiano.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Fehlende Folgen?

    Hier klicken, um den Feed zu aktualisieren.

  • Spirito Santo, accendi in ciascuno di noi la fiamma della missione per proclamare a tutti l’amore per il Signore.

     

    Mi piace molto l’esclamazione: «Andate per le strade in tutto il mondo!» perché con questa esortazione capisco che il Signore chiama ciascuno di noi, in maniera tale da rivolgere lo sguardo verso il Suo cuore e successivamente per guardare nel profondo l’anima del prossimo, amico e non, per renderlo partecipe di questa gioia immensa che c’è nell’essere in comunione con Colui che ci ama e ci accompagna nella quotidianità. È proprio speciale sapere che il Signore ci affida questa, non sempre semplice, missione che però può farci scoprire la nostra autentica vocazione.

    Perché non è sempre semplice? Perché si possono trovare animi da subito molto accoglienti e altri molto meno. Infatti, sta a noi riuscire a prendere per mano queste persone un po’ come Maria, che con i suoi gesti comunica bontà e amore. Da soli però non si arriva da nessuna parte. Io, ma forse ciascuno di noi, almeno una volta ha tentato di provare da solo a compiere anche un’opera di bene; ma poi, quando si incontra l’ostacolo, ecco che ci sentiamo persi e non sappiamo cosa fare. Ed è qui che la preghiera e l’affidamento all’Altissimo ci fa andare avanti e portare a conclusione qualsiasi cosa, con la certezza di non essere mai soli. Sono certo di non essere mai lasciato solo?

     

    Oggi mi impegno ad affidarmi completamente al Signore e a Maria, anche con un piccolo segno di croce e uno sguardo verso il cielo, nella frenesia della giornata, e con un grazie quando arriva sera.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Spirito Santo, abita in me con la tua luce perché, guardando a Gesù, io veda il volto del Padre.


    Io credo, Signore Gesù, che Tu e il Padre siete una cosa sola, che chi vede Te vede il Padre, che chi ascolta Te ascolta il Padre. Tu e il Padre, una cosa sola: una Luce interiore che dissipa le tenebre del cuore, e non permette al buio di parlarmi, ma piuttosto allarga il cuore per rendermi capace di accogliere il Tuo amore. 

    La Parola di oggi mi conduce in modo molto semplice e naturale ad esprimere di nuovo la mia professione di fede con fiducia: io credo in Te, Signore.

    Quali sono le tenebre che mi abitano? Quanto il mio credere e l’ascolto della Sua Parola dissipano le mie tenebre? 


    Oggi individuo e chiamo per nome due o tre delle tenebre che mi abitano (rancore, invidia, gelosia…) e cerco la Parola di Gesù che mi può aiutare a dissiparle.

    Concludo la mia giornata con la professione di fede in Gesù: “io credo…”.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Spirito Santo, aiutami a conoscere sempre di più Gesù Cristo come pastore amorevole, stando tranquillo con Lui, ascoltandolo, seguendolo con fiducia.


    "Ma voi non credete": Gesù lo dice due volte in questo brano.

    E non mi pare con tono giudicante o risentito, ma più per rendere consapevoli i suoi interlocutori (di allora come di oggi).

    Questa cosa del credere/non credere mi interroga sempre di più, ed è quasi paradossale per un cristiano.

    Quante volte ho detto a messa: "credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio"?

    Ovviamente, da cristiano, ci mancherebbe non dirlo. Non mi sento di essere nell'incertezza, come quei giudei, eppure questo brano mi serve eccome.

    Posso essere certo che Gesù è il Cristo, e sapere anche molto su di lui, ma posso anche fermarmi più o meno lì.

    E’ come se dovessi passare da "parole da sentire" (forse anche troppe) ad una "voce da ascoltare", che rimanda alla persona che parla, e che chiede una relazione.

    Che tipo di relazione? Magari gravosa, fatta più che altro di doveri da osservare, e dove si sente tutta la distanza tra noi e Lui?

    Eppure questo Cristo si definisce come un pastore. Che sta sempre con le sue pecore, le conosce, dà loro la vita, non lascia che si perdano o vengano strappate via. E in questo coinvolge il Padre: Lui una cosa sola col Padre, le pecore una cosa sola con Lui.

    Non è quasi incredibile un Cristo così?


    Oggi voglio credere fermamente che la buona provvidenza di Dio si occupa di me come di nessun altro esistente al mondo.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • In quel tempo, disse Gesù: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un'altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
    Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
    Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita a l'abbiano in abbondanza».


    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Dal Vangelo di Giovanni 10,11-18

    In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario - che non è pastore e al quale le pecore non appartengono - vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 6,60-69

    In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».

    Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

    Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

    Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Dal Vangelo di Giovanni 6,44-51

    In quel tempo, disse Gesù alla folla:

    «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.

    Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno istruiti da Dio". Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.

    Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.

    Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 6,35-40

    In quel tempo, disse Gesù alla folla:

    «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.

    Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

    E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

    ---

    Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message

  • Dal Vangelo di Giovanni 6,22-29

    Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, vide che c'era soltanto una barca e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.

    Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

    Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».

    Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Luca 24,35-48

    In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

    Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.

    Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

    Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 6,16-21

    Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.

    Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.

    Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».

    Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 6,1-15

    In quel tempo, Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

    Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

    Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

    Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d'orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

    Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 3,31-36

    Chi viene dall'alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.

    Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui.



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 3,16-21

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

    E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Giovanni 3,7-15

    In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito».

    Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».



    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
  • Dal Vangelo di Luca 1,26-38

    Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

    A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

    Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

    Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

    --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message