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I Democratici vincono il ballottaggio in Georgia e ampliano la loro maggioranza al Senato. Per i Repubblicani è una Caporetto.
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Commentiamo i risultati delle elezioni di metà mandato. Ospiti Mario Del Pero, Valentina Clemente, Alessandro Tapparini e Benedetta Albano.
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Fehlende Folgen?
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L'onda rossa non c'è stata. I Repubblicani, con ogni probabilità, dovrebbero vincere di misura alla Camera e perdere al Senato, andando contro tutti i pronostici che li davano in vantaggio in entrambi i rami del Congresso. Si prospettano due anni difficili per la tenuta del GOP, in attesa di conoscere le intenzioni dei candidati alle prossime presidenziali.
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Dall'aborto alla cannabis, l'8 novembre i cittadini degli Stati Uniti saranno chiamati a esprimersi anche sui referendum locali e statali. Ecco i più i significativi e bizzarri.
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Nell'ultraprogressista Oregon i Democratici controllano tutto, dalle assemblee statali alle cariche più alte dello Stato, ma dopo 35 anni i Repubblicani potrebbero eleggere un governatore conservatore.
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La notte del 3 novembre 2020, a scrutinio ancora in corso, Donald Trump dichiarò alla stampa di aver chiaramente vinto le elezioni, essendo in vantaggio in quasi tutti gli Stati chiave, ma con ancora decine di migliaia di schede da contare. Tre giorni dopo, al termine del conteggio, Joe Biden avrebbe vinto le elezioni. Il Red Mirage, il miraggio rosso, aveva illuso gli elettori repubblicani di aver trionfato sui democratici. Ci sarà anche quest'anno?
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Il tempo scorre e le possibilità che i Democratici vincano il Senato diminuiscono con l’avvicinarsi dell’Election Day. In Nevada questa possibilità appare piuttosto remota: la senatrice uscente, la Democratica italo-americana Catherine Cortez-Masto, rischia una batosta. La colpa però non è nemmeno sua.
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Nella puntata uno parliamo di sondaggi elettorali, dandovi qualche indicazione su quella che è la situazione generale. La domanda che sorge spontanea è: di chi ci dobbiamo fidare per avere delle buone e plausibili proiezioni?