Folgen
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Il 70% della superficie della Terra è coperta da acqua e sul mare si sviluppa la gran parte delle attività produttive proprie dell’uomo: i trasporti lungo le linee di comunicazione marittime, il flusso di petrolio e gas, l’attività di pesca, lo sfruttamento delle risorse energetiche e minerarie al di sotto dei fondali marini sono solo alcuni esempi. Dal Mediterraneo all'Indopacifico, portiamo alcuni esempi di strategia geopolitica fondata sui mari. Ne parliamo con Giuliano Noci, professore in Ingegneria Economico-Gestionale e prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, Antonio Leandro, professore di Diritto del Mare all’Università di Bari, e con Alessio Patalano, professore di War & Strategy in East Asia al Dipartimento di War Studies del King’s College di Londra.
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Elon Musk domina l'amministrazione Trump: qual è il progetto dell'uomo più ricco del mondo? Ne parliamo con Mario Del Pero, professore di Storia degli Stati Uniti a Sciences Po, e con Fabio Chiusi, giornalista, autore di “L’uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk” (Bollati e Boringhieri Editore).
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Fehlende Folgen?
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Lo chiamano già “il dream-team anti-Cina dell’amministrazione Trump”, ed è formato da alcune persone nominate a ruoli-chiave nel prossimi gabinetto Usa. Si tratta di Marco Rubio, futuro segretario di Stato, Mike Waltz, prossimo Consigliere per la Sicurezza Nazionale, e Robert Lightizer che va verso una seconda nomina al Commercio. Ma quale impatto potranno avere queste nomine sui rapporti tra Stati Uniti e Cina? Ne parliamo con Alessandro Aresu, autore di "Geopolitica dell’intelligenza artificiale” (Feltrinelli), Lorenzo Lamperti, direttore editoriale di China Files e giornalista per La Stampa e Il Manifesto, e con Emilio Cozzi, giornalista esperto di Spazio, ha scritto “Geopolitica dello Spazio. Storia, economia e futuro di un nuovo continente” (Il Saggiatore).
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Ultimo giorno di esami per i futuri commissari europei. Dal 4 novembre ad oggi, i 26 sono stati infatti esaminati in Parlamento per - dice la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsila - "Una valutazione delle competenze individuali". E mentre, in Europa si scelgono i nuovi membri della Commissione, negli Stati Uniti, Trump procede alla nomina dei suoi collaboratori di fiducia. Ne parliamo con Sergio Nava, giornalista di Radio24, Marco Valsania, corrispondente de Il Sole 24Ore a New York, e con Matteo Villa, ricercatore e responsabile del Data Lab dell’ISPI.
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Dopo aver dichiarato di aver parlato al telefono con Vladimir Putin, Donald Trump è stato smentito direttamente dal portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Ma quali sono i piani di Trump sul fronte ucraino? E su quello mediorientale? Ne parliamo con Riccardo Alcaro, responsabile del programma "Attori globali" di Iai, Davide Maria De Luca, giornalista a Kiev, Francesco Petronella di Ispi, e con Andrea Ghianda, responsabile Comunicazione di ECCO, think tank italiano per il clima.
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«È inaccettabile» - afferma il ministro degli Esteri francese Jean-Nöel Barrot (nella foto), a conclusione di un intervento sull'ingresso della polizia israeliana nel Santuario francese di Eleona, a Gerusalemme. «L'accaduto - continua - non aiuta in un momento in cui dovremmo tutti lavorare alla pace in Medio Oriente». E mentre si inaspriscono le tensioni tra Israele e Francia, ad Amsterdam ieri sera decine di tifosi israeliani sono stati aggrediti al termine della partita di calcio tra Ajax e Maccabi. Ne parliamo con Anna Sergi, professoressa di Criminologia alla Essex University, Eveline Rethmeier, giornalista olandese, Danilo Ceccarelli, nostro collaboratore a Parigi, e con Giuseppe Dentice, analista Nord Africa e Medio Oriente per il CeSi.
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La coalizione del semaforo si spegne. Oggi tre dei quattro ministri in quota liberale dell’esecutivo di Olaf Scholz hanno rassegnato le loro dimissioni, dopo mesi di pesanti scontri interni tra il cancelliere tedesco e il leader del partito liberale Fdp, Christian Lindner. Ne parliamo con Daniel Mosseri, voce di Radio24 da Berlino, e con Arturo Varvelli, direttore della sede romana dello European Council on Foreign Relations.
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Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti d'America. «Dio mi ha risparmiato la vita per rendere grande l'America - ha detto». E ancora: «Ci sarà una nuova età dell'oro». Ma quali saranno le reazioni dei leader mondiali? Lo chiediamo a Mario Del Pero, professore di Storia Internazionale a Sciences Po di Parigi, Pejman Abdolmohammadi, professore di Storia e Istituzioni del Medio Oriente all’Università di Trento, Alessia Melcangi, professoressa di Storia contemporanea all’Università Sapienza, Antonio Missiroli, docente a Sciences Po e analista Ispi, Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia, Giorgio Borrini, giornalista a New York, Anna Zafesova, giornalista esperta di Russia, Giorgio Semprini, giornalista a New York, e a Giulia Sciorati, ricercatrice della London School of Economics, esperta di Cina.
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Dalla Costa Est a quella Ovest, gli elettori americani si stanno recando alle urne per una delle elezioni più importanti e divisive degli ultimi anni. Ma come funziona il voto americano? E cosa accadrebbe in caso di pareggio tra i due candidati? Lo chiediamo a Francesco Clementi, professore di Diritto comparato all'Università La Sapienza, autore con Gianluca Passarelli del libro “Eleggere il presidente” (Marsilio).
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La presidente in carica della Moldova, l'europeista Maia Sandu, è stata rieletta alla presidenza per un secondo mandato, ottenendo il 55,41% dei voti. Ne parliamo con Isac Mihai, giornalista moldavo ed esperto della regione del Mar Nero, collabora con TVR Moldova e con l'agenzia di stampa Karadeniz.
Manca un giorno alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti e gli ultimi sondaggi mostrano un sostanziale testa a testa. Tra i sette stati contesi, Kamala Harris è in leggerissimo vantaggio in tre, Nevada, North Carolina e Arizona, mentre Donald Trump è in testa in Arizona. L'analisi di Roberto Menotti, vice direttore di Aspenia.
Infine andiamo in Spagna, dove re Felipe VI e il premier spagnolo, arrivati nelle zone più colpite dall'alluvione, sono stati accolti da una folla che ha lanciato loro fango e insulti. Il commento di Steven Forti, professore di Storia Contemporanea all'Universitat Autònoma de Barcelona.
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Nessun luogo è lontano del 1 novembre 2024
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Spagna: confermati finora 158 morti in alluvione. Ci colleghiamo con Elena Marisol Brandolini, Giornalista italiana, vive in Catalogna. Ha collaborato con L’Unità e Il Fatto Quotidiano. Attualmente scrive anche per Il Messaggero e East West Mondo.
Harris-Trump: testa a testa negli states, in 7 stati in bilico, tanti gli argomenti sul tavolo per i due candidati. L'opinione e l'analisi di Paolo Magri, presidente del comitato scientifico di ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) e docente di Relazioni Internazionali all' Università Bocconi.
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Kamala Harris ha tenuto martedì sera, a Washington, il discorso finale della campagna elettorale. La vicepresidente, che non si è trattenuta dal definire Donald Trump un «tiranno capriccioso», «ossessionato dalla vendetta», ha esposto i temi principali del suo programma, compreso un progetto di legge per l'immigrazione e il diritto all'aborto. Ne parliamo con Federico Romero, professore emerito all’Istituto Universitario europeo, e con Nilsa Alvarez, coordinatrice nazionale per la comunità ispanica di Faith & Freedom Coalition.
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Possiamo dire con certezza che alcune unità militari nordcoreane sono sono state dispiegate nella regione di Kursk". Sono le parole del segretario generale della Nato Mark Rutte (nella foto) che ha parlato anche di "una pericolosa espansione della guerra russa". Ne parliamo con Nello Del Gatto, giornalista, nostro collaboratore a Gerusalemme, e con Elisa Cardillo del dipartimento "Comunicazione" di Unrwa.
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È uno scenario di scontro politico quello che si apre in Georgia all'indomani delle elezioni parlamentari. Secondo i risultati ufficiali, infatti, la vittoria va al partito di governo “Sogno georgiano”, ostile al percorso di adesione del Paese all’Ue. L'opposizione però ha gridato fin da subito allo scandalo e la presidente Salomé Zourabichvili ha parlato di «elezioni rubate». Ne parliamo con Federico Baccini, giornalista per Osservatorio Balcani Caucaso, e con Eleonora Tafuro, ricercatrice Ispi, esperta di Russia, Caucaso e Asia Centrale.
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Le elezioni di domani, sabato 26 ottobre, metteranno la Georgia di fronte a un bivio: Unione Europea o Russia. Bidzina Ivanishvili non è più premier e neanche deputato. Ma con il suo «Sogno georgiano» dalle posizioni filorusse continua a essere l'ombra che si proietta su un Paese dove comunque almeno l'80% dei cittadini sembrerebbe volere l'ingresso nell'Unione europea. Ne parliamo con Federico Baccini, giornalista per Osservatorio Balcani Caucaso, e con Nona Mikhelidze, ricercatrice Iai.
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Non c'è ancora una rivendicazione, ma subito dopo l'attacco armato contro la sede delle Turkish Aerospace Industries, alle porte di Ankara, il presidente Erdogan ha parlato di "terrorismo". Sono quindi seguiti raid aerei contro obiettivi del Pkk, considerato organizzazione terroristica dal governo di Ankara, nel nord dell'Iraq e in Siria. Ne parliamo con Marta Ottaviani, giornalista di Avvenire esperta di Turchia.
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L'attacco delle Forze di Difesa Israeliane a Al Qard al Hassan, la "banca di Hezbollah", è un duro colpo per l'organizzazione ma anche per migliaia di libanesi che erano soliti gestire le loro finanze attraverso l'associazione che, a differenza degli istituti di credito riconosciuti, aveva continuato ad erogare il denaro anche dopo la crisi del 2019. Di questo, del conflitto in Medio Oriente e di altri temi parliamo con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, con Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24Ore ora a Beirut, e con Filippo Dionigi, Senior Lecturer in Relazioni Internazionali all’Università di Bristol.
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A Kazan, in Russia, è iniziato oggi il Brics Summit 2024, il vertice dell'organizzazione delle economie emergenti che proseguirà fino al 24 ottobre. Oggi era in programma l'evento più atteso, l'incontro bilaterale tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping. Ne parliamo con Filippo Fasulo, condirettore dell'Osservatorio Geoeconomia dell'Ispi.
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Meno di un punto percentuale di differenza a favore del sì. Sembrerebbe davvero esigua la distanza tra chi in Moldova vorrebbe l'ingresso nell'Unione europea e chi invece preferirebbe mantenere lo status quo. Quello che doveva rappresentare un momento politico decisivo per il Paese si è insomma trasformato in un boomerang che ha portato nuove ombre e incertezze. Ne parliamo con Eleonora Tafuro di Ispi e con Isac Mihai, giornalista moldavo esperto della regione del Mar Nero.
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