Folgen
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Fehlende Folgen?
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Per conquistare il titolo mondiale Pecco deve vincere e sperare che altri piloti si piazzino davanti a Martin. Mission impossible o quasi… Nel finale più appassionante della nostra storia, Imola 1983, Roberts vinse la gara ma perse il titolo per due punti: Lawson doveva precedere Spencer e invece...
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Il dominio schiacciante di Ducati nella top class colma un vuoto storico: non abbiamo dimenticato la fatica che la Cagiva degli appassionati fratelli Castiglioni fece nella 500 degli Ottanta e Novanta. Ora sono i giapponesi ad inseguire a distanza
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“I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti” ha detto il noto giornalista che magari voleva solo fare una provocazione. Ma le parole pesano e pensieri di questo genere eccitano il dilagante odio sociale. Le città diventano una giungla e servono ben altri messaggi
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La morte dell’amico Luca Salvadori ha colpito tutti e solleva interrogativi difficili. I piloti che amano queste gare si prendono rischi enormi, lo fanno coscientemente e li rispettiamo. Ma è opportuno esaltarli come gli unici “veri” piloti nelle sole “vere” corse? Non è pericoloso farlo?
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Il secondo successo consecutivo del 93 vale il doppio del primo: ad Aragon era il re, qui domina sulla pista di Bagnaia, staccando il campione del mondo. A questo punto Marc è in lizza per il titolo? Certamente sì, anche se il gap è importante
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Chi lascia la linea ideale e quindi perde velocità, non può tornare in pista senza controllare gli spazi. L’incidente tra Alex Marquez e Bagnaia è roba già vista e forse è giusta la decisione della Giuria, ma occorre andare oltre: con le MotoGP di oggi ci vuole una nuova regola
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Pecco entra nella top ten di tutti i tempi e mi piace affiancarlo a questo e a quel campione. Trovo tante analogie tra lui e Mick Doohan, per carattere e anche per contesto. Ma perché tutti amano Doohan e Bagnaia invece non “sfonda”? Perché sono cambiati i tempi, e non in meglio
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Un inchiesta de La Repubblica scopre un giro vastissimo di compravendita delle patenti, a Roma e in sette province italiane. Bastano dai 3.000 ai 4.000 euro. Coinvolte le autoscuole, gli esaminatori, i vigilanti. E poi parliamo di ridurre le vittime della strada...
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Il dominatore della SBK non può svincolarsi da BMW a fine anno, i contratti vanno (o andrebbero) rispettati. Però dispiacerebbe se la categoria prototipi dovesse rinunciare a un talento del genere. Per contro nostro Ratzga sarebbe all’altezza di puntare alle vittorie anche in MotoGP
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Costruttori, associazioni, federazione, concessionari e semplici motociclisti: dobbiamo sentirci tutti coinvolti. Ogni fine settimana è un disastro, occorre fermare questa tragedia
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Dal prossimo 7 luglio gli ADAS, cioè i sistemi di assistenza alla guida, diventano obbligatori su tutte le vetture di nuova immatricolazione nel rispetto del regolamento UE 2019/2144, che vuole ridurre fino a zero nel 2050 il numero delle vittime degli incidenti stradali. E si rinnovano le nostre paure: che accadrà ai motociclisti nel prossimo futuro?
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