Folgen
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La Maturità è ancora utile? Cos'è l'Esame di Stato, la maturità con le parole che usano tutti? Un rito di passaggio? Una prova che certifica qualcosa? Un adempimento burocratico? Un tassello fondamentale nella crescita degli studenti? Con Francesco Luccisano proviamo a dire la nostra, tra il serio e il faceto.
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Fehlende Folgen?
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In questa puntata si spiegheranno le ragioni dello sciopero della scuola del 30 maggio.
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In questa puntata daremo i veri dati sulla dispersione implicita e racconteremo, con le parole che useresti tu, cosa è e perché è comunque un dato allarmante. E come sempre avanzeremo qualche proposta per non lasciare soli gli studenti più fragili.
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Dal 20 al 22 maggio 2022 alla Fortezza da Basso di Firenze si svolgerà la quinta edizione di Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico sull’innovazione del mondo della scuola. Abbiamo chiesto a Anna Paola Concia che coordina il comitato organizzativo di raccontarci la storia, lo spirito e le finalità di questo importante evento e di illustrarci tutte le novità di quest’anno.
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Prima la scuola - Consiglio di Istituto, Collegio docenti, Consiglio di classe… Cosa sono? A che servono? Potrebbero funzionare meglio? Lo abbiamo chiesto a Paolo Fasce, Dirigente scolastico del Nautico di Genova. E in conclusione un breve aggiornamento sul decreto PNRR scuola che è arrivato al Senato.
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La segretaria della CISL Scuola e il parlamentare di Italia Viva si confrontano ai microfoni di Prima la scuola sulle disposizioni relative alla scuola del decreto PNRR, approvato in Consiglio dei ministri la scorsa settimana, Continua il nostro viaggio per conoscere meglio pregi e difetti del provvedimento sulla scuola più atteso e importante della Legislatura
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Il Ministro Bianchi ha presentato una bozza del decreto scuola su formazione iniziale, selezione e formazione in servizio dei docenti: un provvedimento molto atteso e previsto dal PNRR con molti pregi, evidenti difetti e qualche incognita di troppo.
Ma cosa prevede? Lo spieghiamo in questa puntata con le parole che useresti tu; e - con lo spirito costruttivo di sempre - senza tralasciare critiche e apprezzamenti.
In sintesi? Buone idee (non tutte nuovissime: molte sono la dimostrazione che la Buona Scuola aveva visto giusto), ma che rischiano di cadere per una scarsa cura dei dettagli che spesso dettagli non sono (per esempio le coperture). -
Continuiamo il nostro viaggio tra i fattori che determinano la qualità del personale scolastico. Dopo formazione e selezione dei docenti, oggi è il turno della loro valorizzazione. Approfondiamo quindi il tema della carriera, anzi delle carriere: scopriremo che esistono almeno tre modi diversi per introdurre elementi di differenziazione, ma anche che a volte lo stesso termine può significare cose molto diverse. Le parole chiave di questa puntata? Carriere, ovviamente. Ma anche tempo, complessità, organizzazione. Buon ascolto!
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La qualità del personale scolastico dipende dalla qualità di queste
componenti: formazione iniziale, selezione, formazione in servizio, valutazione in itinere. Oggi parliamo, come sempre con le parole che useresti tu, di due di questi: formazione iniziale e selezione. Ne parliamo districandoci tra concorsi ordinari orfani di padri e madri e concorsi straordinari non selettivi. Senza sottrarci al dovere di avanzare qualche possibile soluzione, altrimenti - come recita la saggezza popolare - anche noi faremmo parte del problema. -
Dal 2020 sono cambiati governi e ministri, ma i problemi sono ancora tutti lì e il dibattito pubblico su come provare a risolverli è tornato a essere solo "quantitativo" e assai poco "qualitativo". Può essere un problema non da poco: oggi infatti abbiamo il PNRR, nel quale la parte quantitativa, gli investimenti, è subordinata a quella qualitativa, le riforme.
Una puntata nella quale scopriremo che per la politica scolastica del nostro paese questi due anni rischiano davvero di essere un'occasione persa. -
Pubblicate finalmente le ordinanze per l'esame di stato del I e del II ciclo (la maturità, con le parole che useresti tu). Purtroppo il ministro Bianchi ha deciso di cedere alle pressioni di parte della politica: la seconda prova (quella che più rispecchia le scelte degli studenti, quella preparata da chi i ragazzi li conosce davvero) è stata ridotta ai minimi termini. In questa puntata ricostruiamo l'iter travagliato dell'esame di quest'anno e raccontiamo tutta la delusione per un passo indietro incomprensibile.
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Abbiamo intervistato il Presidente di Invalsi, Roberto Ricci, per farci raccontare se è vero che il governo vuole usare le prove per il numero chiuso in Università (spoiler: è falso) e per farci dare qualche vera anticipazione sulle novità che si profilano all’orizzonte. Ne abbiamo approfittato per ribadire che la battaglia ideologica contro Invalsi penalizza soprattutto i più deboli.
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Il PNRR per quel che riguarda la scuola prevede sei riforme: a che punto siamo? In questa puntata rispondiamo a questa domanda, facendoci aiutare da Valentina Chìndamo, e avanzando qualche preoccupazione per una certa indeterminatezza che avvolge alcune di quelle riforme. I soldi del PNRR sono presi in prestito e sono proprio gli studenti di oggi che dovranno ripagare quel debito: spenderli bene è un nostro dovere, che gli adulti non sprechino questa occasione per cambiare veramente la scuola è un loro diritto.
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Con questa puntata inauguriamo una serie di "puntate speciali" nelle quali ascolteremo le voci di chi vive la scuola ogni giorno: studenti, personale della scuola, genitori… Con uno sguardo sui temi d’attualità (oggi la seconda prova dell’Esame di Stato), ma cercando di volare alto, per dare voce ai protagonisti che ci racconteranno la scuola come è, ma soprattutto come dovrebbe essere. Oggi sentiamo Emanuele Contu, dirigente scolastico e curatore con Marco Campione di Liberare la scuola (il Mulino)
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Il governo ha preso due decisioni importanti e attese: le ordinanze sugli esami di stato e le nuove regole per la gestione dei contatti stretti a scuola. Se vogliamo trovare un tratto comune a questi due provvedimenti, e all'azione del governo in generale, è quello della volontà di riportarci progressivamente a una forma di normalità, pur nella condivisione con il Covid.
Non perché l'emergenza sia finita, ma perché non possiamo permetterci di aspettare l'azzeramento dei contagi per iniziare a immaginare una gestione ordinata della situazione. In questa puntata la spiegazione, con le parole che useresti tu, delle novità e il commento dell'On. Gabriele Toccafondi. - Mehr anzeigen