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In seguito alla Summer School di RENA 2020, un gruppo di socie e soci di nuovo in lockdown ha deciso di proseguire la riflessione sulla parola cambiamento, forse anche troppo sdoganata durante la prima fase della pandemia. L’intento era capire come e quanto in Italia fosse davvero possibile dare vita a un cambiamento strutturale e sociale, partendo da iniziative locali che, a volte, si propagano a livello nazionale.
Quali sono le sfide, le opportunità e soprattutto quali le differenze tra le varie aree del Paese? Cosa possiamo imparare da questə narratorə impegnatə in progetti diversi per obiettivi, struttura e pubblico di riferimento? Quali consigli si possono dare a coloro che vogliono intraprendere percorsi di cambiamento attraverso iniziative locali?
Giunto all'ottava puntata della prima stagione di Rifrazioni, che coincide con la pausa estiva, il gruppo di lavoro, in questo finale di stagione, si interroga sul percorso di ricerca e scoperta che sta cercando di realizzare con questo podcast.
Non solo da dove nasce l’idea del contenuto e del canale, ma anche cosa e come si è voluto raccontare dell’innovazione sociale: permettendo cioè che emergesse una contro-narrazione, fatta delle voci di un ecosistema forse poco noto e ancora frammentato ma che invita al cambiamento.
Realtà che, attraverso la creazione di comunità, danno vita a modelli culturali ed economici alternativi e, così facendo, tentano di erodere le difficoltà strutturali del nostro Paese. Una narrazione che è di ispirazione per l’associazione e che speriamo possa esserlo anche per tante realtà analoghe. -
Cosa rende possibile una rigenerazione urbana efficace? Come favorire il dialogo tra luoghi e comunità? A partire da queste domande, l’ospite della puntata di Rifrazioni, Luca Pinnavaia, ci racconta l’esperienza dell’associazione di promozione sociale Infiorescenze. Nata nel 2008 nella Val Lagarina, a sud di Rovereto (TN), si occupa di promuovere un ripensamento dello sviluppo del territorio attraverso produzioni culturali e creative e nel rapporto tra la comunità e la montagna.
Per saperne di più www.infiorescenze.eu
Traccia audio http://dig.ccmixter.org/files/VJ_Memes/55416 -
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Intervista a Carlo Boccazzi Varotto, presidente e coordinatore delle attività di Hackability.
In questa puntata andiamo alla scoperta di Hackability, un‘associazione no profit nata per far incontrare le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni e la creatività delle persone con disabilità e fare crescere delle comunità che, tramite la digital fabrication, la co-progettazione, l’uso di stampanti 3D e di schede open source, realizzino soluzioni nuove, personalizzate, in grado di soddisfare i bisogni delle persone con disabilità nella vita quotidiana. Per raggiungere questo obiettivo l'associazione ha sviluppato una metodologia di co-design per realizzare oggetti d’uso comune o complessi, a basso costo e scalabili. Hackability, infatti, utilizza la co-progettazione come strumento per creare comunità, inclusione sociale e come occasione di ricerca per produrre casi studio che aumentino la conoscenza delle problematiche di accessibilità legate alla disabilità e all’invecchiamento della popolazione. I risultati, poi, rimangono a disposizione dei gruppi che li hanno realizzati ma sono liberati in rete sotto licenza Creative Commons in open source.
Carlo Boccazzi Varotto, presidente dell'associazione, ci racconta come è nata, quali sono stati i punti di svolta e le rifrazioni di Hackability, e si è sviluppata l'idea di utilizzare il digitale per creare soluzioni su misura con un metodologia scalabile. Cruciali sono stati l’incontro con il Politecnico di Torino, che ha fatto propria la metodologia della co-progettazione, e la scelta di entrare in contatto con i grandi gruppi industriali non solo in Italia, ma anche in Francia e in Cina. Spostando l’attenzione dalla creazione dell’oggetto fino a includere le relazioni tra le persone e l’ambiente vissuto, l’associazione è stata in grado di soddisfare i bisogni di innovazione sociale più profondi per gli attori coinvolti, realizzando progetti di impatto con aziende come Barilla, Juventus e Toyota. Hackability è riuscita quindi a creare valore allargando lo sguardo alle questioni sociali, economiche, di conoscenza, di innovazione, al contempo contenendo i costi di ricerca e sviluppo degli oggetti personalizzati e mantenendo la cifra del progetto, dunque la metodologia della co-progettazione. In questo modo l’attenzione si sposta dall’oggetto, che resta l’output concreto di ogni iniziativa, al processo, sviluppando un modello di sostenibilità originale, sensibilizzando le imprese su tematiche cruciali e liberando risorse per fare formazione sui territori su questi temi. Un esempio è la creazione dell’Hackability Summer Camp, giunto alla sua terza edizione, in cui i giovani lavorano in co-progettazione con le persone con disabilità, superando gli stereotipi e imparando a progettare con un metodologia che mette in discussione i propri punti di vista.
Per saperne di più su: http://www.hackability.it/ -
Chi di noi non ha sentito parlare di south working durante la pandemia e chi di noi non conosce almeno una persona tra i suoi amici che lo ha sperimentato in prima persona, anche grazie alla portata mediatica che ha avuto? In questa puntata di Rifrazioni cerchiamo di approfondire la riflessione su questo fenomeno, che va bene oltre il lavorare dal Sud e, in particolare, ci concentriamo sui risvolti di innovazione sociale.
Protagonista di questa puntata è Elena Militello, fondatrice e presidente dell’associazione South Working®.
Nata come associazione di promozione sociale e movimento culturale nel primissimo lock down nel marzo 2020, South Working® nasce con l’idea di innovare il modello tradizione di sviluppo del mezzogiorno e delle aree interne del paese, con una nuova consapevolezza emersa proprio dall’esperienza del telelavoro ma anche con una proposta per il futuro post pandemico.
Il progetto si basa su tre pilastri, strettamente interconnessi tra loro: il primo è un lavoro costante di advocacy, che significa dialogare costantemente con una pluralità di attori per portare un cambiamento all'interno delle istituzioni; questa prima azione è collegata con il secondo pilastro, l’osservatorio, per studiare il fenomeno del lavoro agile e i temi ad esso associati in profondità, con un forte approccio interculturale grazie a ricerca accademiche, tesi di laurea e pubblicazioni; il terzo pilastro, ma non l’ultimo, è quella di creare reti e progetti di sviluppo sostenibile tra i soggetti coinvolti.
South Working® non è dunque solo un modo diverso di parlare di telelavoro ma di un volano per i territori marginalizzati; concentrandosi molto sul concetto di presidi di comunità, intesi come punti di scambio di competenze e dialogo non solo tra i south workers stessi ma anche soprattutto con la comunità, dove i “rientrati” hanno restituito alla comunità il sapere maturato durante i periodi di studio e di lavoro al Nord o all’estero Il modello, a due anni dalla sua nascita, si sta dimostrando più efficace di tanti tentativi arrivati dall’alto, come Elena Militello ci racconta nel dettaglio nella puntata, non nascondendo anche le criticità e le difficoltà affrontate, diventando una risorsa di cui quei territorio non possono più fare a meno come leva di trasformazione e di innovazione.
Per saperne di più su:
- South Working https://www.southworking.org/
- Global Shapers https://www.globalshapers.org/
- Global Shapers Palermo https://www.globalshapers.org/hubs/palermo-hub
- Fondazione Con il Sud https://www.fondazioneconilsud.it/ -
Continua l'esplorazione di “Rifrazioni” nei luoghi dell'innovazione sociale. In questa puntata ci occupiamo della dimensione urbana, della città in quanto ecosistema di cambiamento civico e sociale, esplorando la realtà di Torino Social Impact con Elisa Rosso, responsabile del coordinamento del progetto.
Torino Social Impact è una piattaforma che aggrega oltre 180 soggetti per costruire e promuovere progetti, iniziative e infrastrutture volte a rendere Torino uno dei principali ecosistemi europei per l'imprenditoria sociale e l'impact investing.
Elisa Rosso racconta la storia, l’evoluzione, l'intuizione che ha portato alla creazione della piattaforma, il coinvolgimento e il ruolo attivo delle imprese che hanno aderito, il funzionamento e le ragioni della forza dell'iniziativa che hanno portato, anche grazie a questa realtà, alla nomina di Torino come “Innovation Competence Centre” dalla Commissione Europea, prima volta per una città italiana.
Nell'intervista emerge bene l’esperienza di questa città come esempio di terreno fertile per l'innovazione sociale anche grazie alla mappatura che Torino Social Impact ha realizzato per delineare anche graficamente le dinamiche dell'innovazione sociale torinese per meglio comprenderne la loro natura, i loro punti di intersezione e identificarne le sinergie.
Per saperne di più su:
- Torino Social Impact http://www.torinosocialimpact.it/
- Social Fare http://socialfare.org/
- Competence Center for social innovation https://ec.europa.eu/european-social-fund-plus/en/competence-centres-social-innovation -
Quali sono i luoghi dell’innovazione e della rigenerazione sociale? Esistono contesti locali, regionali o nazionali che possono agire da catalizzatori di esperienze, energie e competenze per cambiare la realtà? Ci sono realtà che si attivano più facilmente di altre? Ostacoli e opportunità diverse a seconda di questi spazi?
In questa puntata abbiamo deciso di concentrarci sulla dimensione dello spazio per l’innovazione, come punto di partenza della nostra riflessione sulle “Rifrazioni” di politiche innovative.
Ne abbiamo parlato con Roberta Franceschinelli, autrice del recente libro “Gli Spazi del Possibile” e responsabile e ideatrice del progetto Culturability e con Davide Agazzi, esperto di tematiche di rigenerazione sociale e attivazioni di energie civiche e presidente di ActionAid Italia.
Per saperne di più su:
- Il libro “Gli Spazi del Possibile” https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?id=27258
- Il progetto Culturability https://culturability.org/
- Le attività di ActionAid Italia https://www.actionaid.it/ -
Una finestra virtuale per un futuro brillante, disegnato dai giovani. Ecco come possiamo immaginare la nascita di Officine Italia, nel 2020.
Nel pieno lockdown e durante una pandemia mondiale, la voglia di cambiare le cose diventa per questi ragazzi un bisogno urgente che non può più attendere. L’Italia ha bisogno di una nuova narrativa, nuove idee per cambiare il modo in cui pensiamo e parliamo del mondo che ci circonda. Un vecchio mantra sì, che oggi acquista forza dopo i mesi colpiti da un’epidemia che ha messo a nudo i sistemi fallimentari del passato.
Officine Italia è un’associazione nata per contribuire alle sfide economiche e sociale del paese, e comincia organizzando un evento dal 15 al 17 maggio 2020, interamente online, dove riesce a coinvolgere più di 1400 partecipanti, più di 50 aziende e più di 100 associazioni giovanili. L’associazione prosegue con altri progetti, come ad esempio, “Young Is Future” l'evento di Regione Lombardia ideato con l’obiettivo di coinvolgervi direttamente nella costruzione del Manifesto “Generazione Lombardia”, una carta di valori nella quale esprimere i bisogni, le aspettative, le richieste ed i temi che i giovani ritengono prioritari nell’azione dell’istituzione regionale.
In questo terzo podcast di Rifrazioni ne parliamo insieme a Margherita Carusi e Janira Grillotti, che fanno parte della squadra di Officine Italia.
Per saperne di più sul progetto https://www.officineitalia.org/ -
Nel 2018 un gruppo di ragazzi e ragazze di San Vito dei Normanni (BR) si incontra e sogna di riprendere vecchi terreni agricoli sequestrati alle mafie, unendo le proprie forze per contribuire a migliorare la propria realtà locale.
Si può innovare imparando attraverso la rigenerazione agricola, riprendendo vecchi terreni dismessi per dare nuova vita al territorio?
In questo secondo podcast di Rifrazioni ne parliamo con Marco Notarnicola, economista pugliese e amministratore di X-Farm. X-Farm è una comunità solidale e sostenibile che mira al recupero del territorio e della biodiversità salentina.
Per saperne di più sul progetto https://www.xfarm.me. -
La prima puntata di Rifrazioni ci porta ad Alcamo (TP) per conoscere una realtà relativamente giovane, ma in piena crescita: Landescape. Un complesso di attività che vanno dalle residenze artistiche, a un luogo in cui fare turismo lento e fuori stagione, a un’azienda agricola, in un dialogo in perenne equilibrio tra l’Europa e il territorio circostante.
Ce ne parla Leonardo Ruvolo, artista, attivista e avvocato, uno dei vulcanici fondatori di Landescape.
Per saperne di più https://www.landescape.eu/wp -
Ci sono storie che, attraverso deviazioni e traiettorie curve, propagano la propria energia e mostrano un percorso “altro” nella realtà che viviamo.
Sono sogni collettivi reali e in linea con la mission di Rena, il laboratorio di protagonismo civico che mette insieme persone consapevoli dell'importanza di lavorare sulle condizioni che “danno forma alla società”.
Siamo Ginevra, Ilaria e Mariachiara e con Rena abbiamo deciso di raccontare queste storie che hanno sulla società lo stesso effetto che la superficie dell'acqua ha sulla luce. Sono appunto Rifrazioni, i percorsi non lineari dell'innovazione sociale.
Rifrazioni, i percorsi non lineari dell'innovazione sociale.
In questo podcast connettiamo e raccontiamo storie di persone che sfidano i vecchi miti di immobilismo culturale, sociale e strutturale. Persone che si scontrano con una realtà a volte difficile e resistente al nuovo.
Sono storie simili al fenomeno ottico, perché attraverso deviazioni e traiettorie curve propagano la propria energia e mostrano un percorso “altro”. Sono sogni collettivi reali che dimostrano che nel nostro paese cambiare si può, impegnandosi insieme per realizzare ciò che ancora non c’è.
Rifrazioni è un podcast a cura di Rena.
Rena è un laboratorio di protagonismo civico che mette insieme persone consapevoli dell'importanza di lavorare sulle condizioni che “danno forma alla società”.
Come associazione, immaginiamo un Paese aperto a sperimentare politiche innovative, in cui le soluzioni ai problemi siano formulate e gestite in modo più collaborativo e trasparente, nel quale gli attori pubblici e privati si sentano responsabili delle proprie azioni verso la comunità.
Ammiriamo le persone che percorrono percorsi non battuti, le loro storie hanno lo stesso effetto che la superficie dell'acqua ha sulla luce: sono rifrazioni, quelle che di puntata in puntata troverai in questo podcast.
Puoi ascoltare Rifrazioni sulle principali piattaforme di podcasting. Se vuoi saperne di più visita https://www.progetto-rena.it/rifrazioni